«Cosa?! Mi stai prendendo in giro, vero?!» urlò Minho scattando in piedi.
«Minho calmati...»
«Col cazzo che mi calmo, Jeongin!»
Minho venne bloccato da Jeongin prima che uscisse di casa. Lo sbatté contro la porta. «Ti devi calmare! Jieun me l'ha detto, ma tu non devi andare a spifferare tutto! Ho pensato che avresti preferito saperlo subito!» parlò tenendolo per la maglietta.
«Certo che avrei voluto saperlo subito, ma avrei preferito che me lo avesse detto Minjee!» Minho spinse via Jeongin, passandosi le mani nei capelli per la frustrazione. «Merda!» calciò uno dei cuscini caduti a terra poco prima, quando si era alzato di scatto. «Aveva detto che stavano facendo le cose con calma!»
Jeongin si sedette sul letto dell'amico. «A quanto pare Renjun glielo ha chiesto due giorni fa. Ma nessuno l'ha notato perché Renjun la baciava anche prima...»
«Speravo che quel "stiamo facendo le cose con calma" durasse quantomeno finché il sigillo non si fosse rotto...e sappiamo che abbiamo poco tempo. Invece quello stronzo non ha aspettato per niente!» esclamò tirando un pugno alla porta.
«Dovresti parlare con lei.» suggerì Jeongin.
«Parlare con lei?! Speravo di riprendermela appena questo sigillo del cazzo non mi ostacolasse!» Minho iniziò a camminare avanti e indietro per la camera. «Se lei vuole stare con Renjun però non ho più molto da fare.» sbuffò sedendosi senza grazia sulla sedia girevole della scrivania.
Jeongin lo guardò dispiaciuto. «Minho non fare così... ti ricordo che aveva chiuso con Mingi per te, e quando si è risvegliata ha-»
«Sì, questo prima che quello stronzo biondo tinto si mettesse in mezzo e passasse del tempo con lei...e anche prima che io la allontanassi cazzo.» il castano incrociò le braccia sullo schienale della sedia, appoggiando il mento sugli avambracci. «Cavolo deve stargli iniziando a piacere davvero tanto se gli ha detto di sì...»
«Non avevi detto che eri sicuro che fosse ancora innamorata di te?» domandò Jeongin, ricordando di quando Minho gli aveva raccontato del loro ritorno insieme in metro.
«Pensavo di sì. Non aveva negato quando ho insinuato che mi amasse ancora, e quando le ho chiesto se amasse Renjun aveva risposto che le piaceva...»
«Minho, hai voluto usare l'incantesimo e ci stai solo perdendo...» gli fece notare.
«Anche tu l'hai usato. Non è stata solo mia l'idea.»
«Sì, ma anche se Jieun è uscita con Seonghwa, l'ha fatto per dimenticarsi di me, come ho fatto io con Ryujin, e tu con Yoojung... Minjee l'ha fatto con Renjun, ma a quanto pare non sta finendo bene per te.»
«Non serve ricordarlo. Lo so perfettamente.» ribatté Minho con tono brusco.
«Ne ho parlato un po' con Jieun, perché sinceramente ero convinto che lei volesse te. A quanto pare sta ragionando con la testa. Se continuasse a provare qualcosa per te, ci starebbe male. Non sappiamo quanto questo sigillo durerà. Non molto tecnicamente, ma se tu e Minjee non avrete più contatti durerà sicuramente di più.» lo informò il più piccolo. «Sono sicuro che se non ci fosse il sigillo, ti sceglierebbe di nuovo. Ha solo paura.»
«Non posso vederla con Renjun...» borbottò Minho, appoggiando la fronte sugli avambracci, per nascondere la faccia. «Qualche settimana fa li ho visti in camera, mentre lui le faceva i grattini... Innie non capisci? Era un momento di coccole che avevamo noi due la sera prima di andare a dormire. Ci dovrei essere io al posto di Renjun.»
«Lo so.» ripose semplicemente Jeongin, consapevole che non ci fosse molto altro da dire.
«Quando ho visto il palazzo crollare, sapendo che lei era lì dentro...in quel momento non importava più niente. Non importava sapere che non saremmo più stati insieme. Ero convinto che vederla viva sarebbe bastato. E per i primi mesi hai potuto notare che sono rimasto a Gimpo. Però dopo è diventato così difficile.» mormorò Minho con tono triste.
Jeongin si alzò andando verso il suo amico abbracciandolo. «Si risolverà tutto Minho...»«Ragazzi che bello rivedervi!» Hongjoong entrò velocemente in casa, dopo che Seungmin gli aprì la porta. Avevano recuperato quasi tutti i ricordi ormai, soprattutto Seungmin.
«Hongjoong!» esclamò Renjun andando ad abbracciare quello che era il suo leader.
«Renjunnie che bello rivederti!» il più grande stritolò il biondo in un abbraccio. Quando si staccarono, si guardò intorno. «Dov'è Hyunjin?»
«Hyunjin è in ospedale con Felix. Stamattina c'era Han, e questa sera ho il turno io.» rispose Minjee. Aveva accennato qualcosa la ragazzo per telefono in quei giorni, come la morte di Yugyeom e Jaehyun, e la condizione di Felix.
Hongjoong annuì, prima di fare una domanda su un argomento off limits. «E come va tra voi due hm?»
Minjee e Minho si guardarono, distogliendo immediatamente lo sguardo. «In realtà-»
«In realtà stiamo insieme.» intervenne Renjun, prendendo la mano della ragazza. Minho roteò gli occhi, spostando lo sguardo da un'altra parte.
«Cosa? Sul serio ce l'hai fatta?» domandò incredulo Hongjoong.
«In che senso "ce l'hai fatta?"» scattò immediatamente Minho, girandosi verso l'ex leader.
«Beh, ora che state insieme penso che non ci sia nessun problema. Ero l'unico a conoscenza della grossa cotta che il nostro Renjun aveva per Minjee, ma non l'aveva mai fatto notare a nessuno consapevole che tra te e lei ci fosse qualcosa.» rispose il ragazzo, con un'alzata di spalle, mentre guardava Minho.
«Come scusa? Tu avevi una cotta per lei già da prima?» il castano si alzò in piedi, avvicinandosi a Renjun.
Jisung sospirò. «E via che si parte col drama...»
«Sì, e allora?» rispose Renjun, mettendosi davanti a Minho. «Non mi pare fosse un problema, anzi non ti eri nemmeno accorto. Nessuno si era accorto.»
Minho si accigliò, puntandogli l'indice contro il petto. «Se tu avessi continuato a startene nel tuo e non ti fossi messo in mezzo-»
«In mezzo? Ti ricordo che tu uscivi con un'altra e Minjee ci stava male, quindi cosa c'è di male se ha provato ad andare avanti per non star male per colpa tua?!» Renjun schiaffeggiò via la mano di Minho, iniziando ad arrabbiarsi. «Ho solo cercato di fare quello che tu non hai fatto.»
Minho venne spinto lontano. «Senti tu-»
«Adesso basta!» Jeongin prese Minho per le braccia tenendolo fermo. «Se io mi fossi messo a urlare contro a Seonghwa quando usciva con Jieun allora saremmo tutti sottoterra!»
«Ti ricordo che hai fatto anche tu delle scenate di gelosia.» disse Jieun.
«Sì, ma non come sta facendo Minho.» ribatté il rosso con un broncio in faccia.
«Ehi ma... dov'è Minjee?» domandò Chenle guardandosi attorno.
«Minjee?» Renjun si voltò dove prima si trovava la ragazza, trovando solo il vuoto.
«Vado io. Arrivo subito.» Jieun si alzò, sparendo dal salone.
Andò in una parte della villa in cui non avevano mai portato i ragazzi. Nella parte posteriore avevano una piccola piscina interna. Sicuramente sua cugina era andata lì. Aprì la porta, trovando Minjee seduta su una delle poche sdraio poste intorno alla piscina. Si avvicinò e prese posto accanto a lei senza dire niente.
Jieun la guardò con un sorriso. "Tre, due, uno..."
«Lo detesto.» parlò Minjee, dopo il conto alla rovescia che l'altra aveva fatto mentalmente. «Detesto quando inizia a fare così. Anche io rispondevo male a Yoojung, ma non esageravo come fa Minho... oppure sì?»
«Dipende dalle volte, ma non così come sta facendo Minho. Diciamo che facevi notare quanto non ti piacesse quella ragazza. Però non le davi addosso come sta facendo quell'altro.» rispose Jieun, sedendo più comodamente e incrociando le gambe sopra la sdraio. «Ma dimmi, c'è un motivo per cui non hai aspettato Minho?»
«Che intendi?»
«Sai benissimo cosa intendo.»
«Mi piace Renjun.» rispose Minjee senza guardare la cugina.
Jieun le punzecchiò la guancia. «E questo tu a Renjun l'hai detto come lui ha fatto con te? E intendo chiaro e tondo in faccia.» Minjee non rispose. «Pensa che potevo avere Seonghwa... eppure continuo ad andare dietro a Jeongin.» sospirò Jieun, cercando di farla ridere. «Cosa mi dice la testa proprio non lo so.»
«L'amore è cieco.»
«Infatti hai le fette di prosciutto sugli occhi. E anche belle spesse direi.»
Dopodiché calò il silenzio. Restarono sedute sulla sdraio per una decina di minuti senza dirsi nulla, finché la porta non cigolò.
«Salve!» la voce di Han rimbombò nella piscina.
«E voi cosa ci fate qua?» domandò Jieun, mentre Minjee si sbatteva una mano sulla fronte. Tranquillità mai in quella casa.
«Siamo venuti ad informarvi che abbiamo convinto Minho a chiedere scusa a Renjun.» disse la voce squillante di Han.
«Chiedere scusa è un parolone.» brontolò Minho sullo stipite della porta.
«Solo perché i nostri maknae si sono incazzati. Jisung ha sbattuto Minho al muro, e Chenle ha atterrato Renjun, prima che sti due passassero alle mani.» parlò Seungmin.
«Qualunque cose abbiate fatto per farli calmare, i miei complimenti, sul serio.» Jieun si alzò in piedi, facendo un applauso.
«Bravi i miei bambini. Ora devo fare una cosa.» Minjee sorrise. Nel mentre si era alzata, e spinse Jieun dentro la piscina.
La castana tornò velocemente in superficie, tossendo. «Testa di minchia!»
«Scusa, ma era troppo allettante.»
«KIM MINJEE TAO. Ora vengo a prenderti!»
Hongjoong trattenne una risata. «Cosa? Hai un secondo nome? Come quel Tao?!»
«Oh non doveva saperlo nessuno!» esclamò Minjee, frustrata. «Sì, è il mio secondo nome. L'avevano... fatto decidere a mio fratello prima che nascessi...aveva tre anni, quindi potete immaginare. Anche se in questi giorni lo sto apprezzando particolarmente.»
«Eravamo solo in tre a sapere quel nome. Io, Felix e Jieun.» aggiunse Seungmin.
«Ti chiamerò così da oggi.» rise Han.
«E smettila!»
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𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐘𝐨𝐮 𝐁𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞
Fanfiction🔻Attenzione: SECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA MINT🔺️ 【 𝓘'𝓶 𝓽𝓱𝓮 𝓸𝓷𝓮 𝔀𝓱𝓸 𝓾𝓷𝓭𝓮𝓻𝓼𝓽𝓪𝓷𝓭𝓼 𝔂𝓸𝓾, 𝓫𝓮𝓮𝓷 𝓱𝓮𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓵𝓸𝓷𝓮 𝓼𝓸 𝔀𝓱𝔂 𝓬𝓪𝓷'𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓼𝓮𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓫𝓮𝓵𝓸𝓷𝓰 𝔀𝓲𝓽𝓱 𝓶𝓮? 】 ❮ Tratto dal libro ❯...