capitolo 15: Baekhyun

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"I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape

'Cause I'm not fine at all."

«Arrivati a questo punto, dovremmo chiamare Sehun. Abbiamo capito che lui è coinvolto. Magari ci porterà da Baekhyun quando gli faremo vedere il libro.» propose Hyunjin.
«E se non lo facesse? Penso che dobbiamo arrivare direttamente a Baekhyun.» ribatté Felix.
Minjee e Jieun erano rimaste in silenzio, con gli occhi fissi sull'ultimo paragrafo di quell'incantesimo, mentre i due ragazzi discutevano fra loro senza nemmeno rendersene conto.

"Condizioni per soddisfare la magia di sigillo."

Era per quello che Jeongin e Minho avevano deciso di stare lontani da loro? Erano loro due quindi gli artefici di tutto quello che stava succedendo? Avrebbe sicuramente spiegato molti dei loro strani atteggiamenti.
Mentre i due ragazzi continuavano a discutere, le due cugine continuarono a pensare e riflettere sull'incantesimo. C'era sicuramente dell'altro, oltre a ciò che avevano letto. Ovviamente quelle non erano informazioni da poco, ma mancava una pagina, ciò voleva dire che la spiegazione dell'incantesimo era incompleta. Doveva sicuramente essere qualcosa di importante, altrimenti perché strappare una pagina e non direttamente tutte le pagine sull'argomento? Perché solo quella? Cosa c'era di così importante, scritto lì dentro?
Minjee venne risvegliata dalle sue riflessioni a causa del suo cellulare che iniziò a vibrare nella tasca dei pantaloni.

Jeongin🦊
Minjee
Come sta Jieun?

Minjee
Perché non glielo domandi direttamente tu?

Jeongin🦊
Non posso.
E poi ultimamente non parliamo molto...
Sta anche uscendo con Seonghwa, e dopo l'ultima
scenata che ho fatto, beh
è venuto direttamente Seonghwa a parlarmi.

Minjee
In ogni caso non sta bene
E non uscirà più con Seonghwa

Jeongin🦊
Come sarebbe a dire?

Minjee
Perché una testa di cazzo chiamata Yang Jeongin le
impedisce di scegliere Seonghwa.
Ti è più chiaro? Credo che sia una cosa che
pure i ciechi vedrebbero

Jeongin🦊
...

Minjee
Se pensi che starle lontano sia la soluzione, stai sbagliando.
E penso tu sappia di cosa sto parlando.

Jeongin🦊
...mi piace ancora

Minjee
Lo so, testa di cazzo
Lo sanno tutti anche se non te ne rendi conto

Jeongin🦊
Dammi venti minuti e sono lì

Jeongin non ricevette risposta, ma nemmeno gli interessava.
Infilò rapidamente il cellulare nella tasca della felpa e mise le scarpe, uscendo di casa in fretta e furia. Prima di andare a casa Kim, doveva assolutamente passare da Ryujin. Dovevano parlare e chiudere quella relazione malata che non faceva bene a nessuno dei due.
"Al diavolo tutto. Non posso rinunciare a Jieun." Pensò, mentre bussava freneticamente alla porta dell'appartamento della ragazza. Si sentiva egoista in quel momento, e molto probabilmente lo era, tuttavia non gli interessava. Non voleva più rinunciare a lei.
«Jeongin?» domandò la ragazza sorpresa.
«Ryujin, dobbiamo parlare.» disse con sguardo serio.

Mentre Felix stava per uscire dalla casa della sua amica, si imbatté in un Jeongin con il fiatone. Aveva decisamente fretta.
«D-dov'è Jieun?» domandò mentre riprendeva fiato.
Minjee non disse niente, semplicemente indicò il piano superiore. Jeongin si piegò qualche secondo, e appoggiando le mani sulle ginocchia fece un respiro profondo prima di rimettersi in posizione eretta e correre verso la camera della ragazza. Spalancò la porta senza bussare, trovandola alla scrivania con i libri di scuola, probabilmente stava iniziando a studiare.
«Jeongin? Che ci fai qui?» domandò sorpresa, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi al ragazzo perplessa. Jeongin non disse niente, la fece indietreggiare e la spinse sul letto, mettendosi sopra di lei. Jieun sgranò gli occhi. Le mani si appoggiarono sulle sue spalle mentre cercava di fare leva per spostarlo, ma niente, Jeongin non voleva minimamente saperne di muoversi da lì. «Che cazzo stai facendo?!»
«Ho chiuso con Ryujin.» disse secco, facendola rimanere a bocca leggermente aperta. «Credevo di riuscirci, che se fosse servito alla tua felicità ce l'avrei fatta, ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo perché non riesco a starti lontano nonostante ci abbia provato.» Jeongin deglutì, facendo una pausa, a causa della voce che iniziava a incrinarsi. Fece un respiro profondo. «Non posso starti lontano. Credevo ti saresti dimenticata in fretta di me, ma Minjee-»
Jieun aggrottò le sopracciglia. «Minjee cosa?»
«Fammi finire!» esclamò accarezzandole la guancia. «Minjee mi ha sbattuto in faccia quanto io sia stato stupido a credere che avresti scordato facilmente i tuoi sentimenti. E ho realizzato quanto io sia stato stupido a credere di poter smettere di provare questi sentimenti per te.»
«Sì, sì cazzo sei uno stupido!» esclamò Jieun con gli occhi lucidi, sbattendo dei leggeri pugni contro il suo petto.
Jeongin sorrise dolcemente avvicinandosi. «Uno stupido che non ha smesso di amarti.»
Senza aspettare una risposta, tagliò le distanze e la baciò impulsivamente, prendendole il viso tra le mani. Inutile dire con quale velocità Jieun ricambiò quel bacio che entrambi volevano da tanto. Jeongin premette maggiormente il corpo contro quello della castana, approfondendo il bacio e facendo scivolare la sua lingua contro le labbra di Jieun, la quale le schiuse incontrando il muscolo caldo di Jeongin. In quel momento lui non stava più pensando razionalmente. Non stava pensando al sigillo, né alle parole di Baekhyun e Sehun. Nemmeno alla predica che aveva fatto a Minho, quando lui stava facendo di peggio in quel momento.
Alzò leggermente la sua maglietta, accarezzandole la pelle bollente dei fianchi con le proprie mani fredde e facendola rabbrividire, per poi toglierle l'indumento qualche istante dopo e lasciarla solo con il reggiseno. Si staccò, giusto per alzare anche la felpa propria sopra la propria testa e buttarla da qualche parte sul pavimento, per tornare poi a baciarla con foga. Le mani più piccole di Jieun iniziarono a scorrere dal petto ai fianchi di Jeongin. Si staccò, quando toccò una parte del fianco destro non liscia come il fianco sinistro. Non ricordava che Jeongin avesse cicatrici o altro a marchiargli la pelle.
«Che hai fatto?» domandò lei, pensando che si fosse fatto male. Però, quando guardò il fianco del ragazzo, notò che la sua pelle candida era macchiata di nero. Avrebbe pensato ad un tatuaggio visto così, ma aveva già visto quel simbolo. Era sul libro che avevano letto solo poco prima. Solamente in quel momento, Jeongin tornò a pensare lucidamente e si ricordò del sigillo.
«Cazzo...» mormorò lui, guardandosi il fianco.
«J-Jeongin, quello è un sigillo?» domandò volendo averne una conferma.
«T-ti prometto che ti spiegherò tutto... al momento giusto.» disse rimettendosi sopra di lei e reggendo il peso sugli avambracci ai lati della sua testa della ragazza appoggiata sul cuscino.
«Promettilo.» mormorò accarezzandogli il viso.
Jeongin le lasciò un altro bacio veloce, con un sorriso ad incorniciargli il volto. «Te lo prometto.»
Dopodiché si sdraiò accanto alla ragazza, avvolgendole i fianchi con le braccia, e stringendola a sé. Gli era mancata. Gli era mancata davvero tanto.
La baciò un'ultima volta, promettendole che quella notte sarebbe rimasto con lei e non sarebbe sparito come l'ultima volta. Era consapevole di aver appena combinato un casino. Aveva resistito quella sera al compleanno di Jisung e Felix, ma questa volta no. Sapere che l'aveva scelto nonostante tutto. Sapere che l'aveva scelto nonostante Seonghwa l'avesse tratta meglio di quanto avesse fatto lui, l'aveva fatto ragionare non con la testa, ma con il cuore.
D'altra parte, quel sigillo ora sarebbe stato indebolito e la colpa era tutta sua. Una delle condizioni era "rinunciare alla cosa più preziosa che si ha", ma lui non ci era riuscito. Non aveva rispettato la condizione più importante, quindi il suo sigillo si sarebbe indebolito notevolmente.
Aveva combinato un gran casino.
Doveva solo sperare che non ci sarebbero state gravi ripercussioni e che Minho avrebbe fatto meglio di lui.

𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐘𝐨𝐮 𝐁𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora