Capitolo 15 - Vecchi Amici

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Il telefono continuava a vibrare nelle mani di Georgia. Guardò attentamente lo schermo e vide che era un numero sconosciuto. Toccò la cornetta verde e portò il cellulare all'orecchio, poi con voce bassa rispose: -Pronto?-.

Una voce maschile, dall'altra parte del dispositivo, rispose. – Ciao Georgia, ti ricordi di me?-.

Georgia riconobbe subito la voce e sorrise, sedendosi sullo sgabello del suo pianoforte. Appoggiò un gomito sul bordo dello Steinway e salutò il ragazzo. – Ma ciao! Certo che mi ricordo! È passato un po' dall'ultima volta che ci siamo visti...come stai?-

Le chiacchiere andarono avanti per un po'. Era un ex compagno di conservatorio di Georgia, che si era laureato in pianoforte qualche mese dopo di lei. Parlarono di molte cose, dato che non si erano sentiti da tempo; Georgia sembrava felice di sentirlo, ma allo stesso tempo, si chiedeva il perché di quella chiamata.

Un po' in ansia, si alzò e prese a camminare avanti e indietro per il salotto, ogni tanto faceva scarabocchi su un block notes (come faceva di solito quando parlava al telefono), sfogliava alcune pagine di qualche libro di piano. - Senti, ho sentito che hai trovato lavoro alla Symphony. Prestigiosa orchestra, davvero...e inoltre, prestigioso anche il tuo incarico. Beh, me l'ha detto un mio amico, flautista dell'orchestra...- disse lui, e Georgia smise di fare tutto quello che stava facendo.

- Ti volevo chiedere un favore- aggiunse poi il ragazzo.

Forse la nostra giovane pianista aveva finalmente trovato la risposta alla sua domanda.

La serata proseguì in modo stranamente piacevole: Georgia si sentì un po'sollevata da tutta quella pressione di quei giorni passati, causata dalle prove e da tutto il resto. Così quella sera, decise di prendersi una pausa: divano, un bel film su Netflix e una bella pizza margherita con un bel bicchiere di Coca Cola.

Ma cosa succedeva dall'altra parte del quartiere? Precisamente...a casa Davidson? Peter era seduto sulla sua poltrona di pelle, nel suo salotto. Fumava la sua solita lucky strike, beveva il brandy, e ogni tanto tossiva a causa del troppo fumare. Ma quella sera era differente. Non era come tutte le altre, al Sun Liquor, seduto su uno dei pouf in fondo al locale a godersi i suoi cocktail preferiti...non ne aveva proprio avuto la voglia. Era rimasto a casa, a pensare. A pensare alle parole di Georgia, che gli ingombravano la testa dal momento in cui aveva lasciato il teatro. "Scappare dal pericolo, allontanarsi dall'ostacolo senza saltarlo? Preferisci morire in mezzo ad un oceano in tempesta piuttosto che cercare di lottare e cercare di salvarti? Sei un vigliacco".

Sì. Era un vigliacco, un codardo, un irresponsabile. Cosa aveva fatto quei giorni, per essersi dimenticato di chiamare un pianista? In cosa era stato così tanto impegnato? A bere, a fumare, a frequentare il Sun Liquor, a pensare a Cathy, e nel frattempo la sua orchestra l'aveva abbandonata. Aveva lasciato tutto in mano a Georgia, tutto il peso di mille cose in mano a lei, in mano ad una sola persona, organizzare il concerto, dirigere, suonare...ma lei non si era arresa, aveva stretto i denti e aveva continuato la sua scalata su quel monte ripido...e lui cosa aveva fatto? Aveva solo creato problemi, grazie alla sua stupidità. Ci teneva davvero alla musica? Era un bravo direttore? In quel momento no. Si era dimostrato semplicemente un coglione, che scappava dai casini creati da lui stesso. Dov'era finito il Peter di una volta? Non c'era più, era sparito. Era sparita la persona forte, la persona autoritaria che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno...quella persona, era ben lontana da lui. Era lontano dal suo essere, dal suo vero lui.

E quella sera passò così: mentre Georgia era crollata sul divano, con ancora il cartone di pizza sulle ginocchia e la tv ancora accesa, Peter era ancora sveglio e pensava a come poteva sistemare un po' la situazione, mentre guardava il cielo stellato di Capitol Hill dalla finestra del suo salotto.

Mi Scorderò Di Te - [Lontano da me] |Piero Barone|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora