-Potete andare- disse il direttore alla fine delle prove, e i musicisti, stanchi ma soddisfatti del duro lavoro svolto quella mattina, sciolsero l'orchestra e si diressero nei loro camerini.
-Georgia Williams- fece poi, quando tutti furono andati via, avvicinandosi alla pianista, che gli rivolse un lieve sorriso e per poi stringergli la mano.
Poi, Piero guardò l'orologio.
-L'ho vista arrivare con venti minuti di ritardo- gli disse, prendendo in mano degli spartiti che lei stava mettendo apposto.Georgia arrossì.
-Sarò clemente, d'altronde è il suo primo giorno di lavoro qui, deve abituarsi- gli sorrise, per poi sparire di nuovo dietro le quinte.
Georgia era pietrificata.
Scioccata, si affrettò a sistemare tutto e lasciò il teatro, salì in auto, e ripartì velocemente senza proferire parola.
Erano le 13:00 quando rientrò a casa e si buttò sul divano.
Il sole era sparito, ora i protagonisti del cielo di Seattle erano grossi nuvoloni neri, che avrebbero mandato giù acqua a non finire.Ma per Piero Barone, il sole se ne era andato e non era più tornato da quando se ne era andata lei.
A Capitol Hill, Piero si era chiuso in un mare di tristezza.
Seduto sulla sua poltrona di pelle, in salotto, rivedeva quel che era il suo passato tramite un album che racchiudeva quel che lui chiamava "felicità".
Ora, la felicità era finita, ed era entrata una triste monotonia che lo accompagnava da otto anni, e tutto quel che rimaneva erano quel paio di scatti incollati all'interno di quell'album.
Le giornate erano tutte uguali: si alzava, leggeva il giornale, usciva a fare qualche passo, lavorava con l'orchestra, e la sera si rinchiudeva al Sun Liquor, ad affogare i suoi dolori nell'alcol, mentre fumava.
Il Jack Daniel's e le Lucky Strike non lo abbandonavano mai.Otto anni prima, ad un concerto, conobbe Cathy Jones, la figlia del più grande imprenditore di New York, Peter Jones. Lui ne uscì pazzo. Non c'erano notti in cui non la sognava, o giorni in cui non la pensava.
Ma tutto c'era tranne che l'amore da parte di lei.
Quello che lei voleva era soltanto denaro, sesso, e un uomo per fare bella figura.
Gli uomini per lei erano come borse o scarpe firmate. Per lei gli uomini erano solo una sorta di moda.
Parlavano tutti di te, se ne avevi uno.Ma Piero la amò fino all'ultimo sospiro.
La amò fino al giorno in cui, rientrando in casa sua, la scoprì a letto con l'amante.E non aveva ancora smesso di amarla. Cathy era ancora lì, nel suo cuore, nella sua mente.
E molto probabilmente, non sarebbe mai uscita dai suoi pensieri.Ci stava dentro come un drogato. Cathy era la sua droga. Era la donna che aveva amato più di ogni altra cosa, e la rivoleva ad ogni costo.
Ma capiva che ormai, era troppo, troppo tardi per riaverla indietro.
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Mi Scorderò Di Te - [Lontano da me] |Piero Barone|
RomanceLei era tutte le sue canzoni, tutte le sue note scritte sul pentagramma. Era la persona a cui aveva dedicato tutto. Tutto. Le notti intere passate a scrivere testi e melodie a lei dedicate, i viaggi fatti insieme, le cazzate, le mattine a baciarsi...