Peter's pov
A distogliermi dai miei pensieri fu il bussare alla porta. Così mi alzai piano, spostando delicatamente Katie nel cuscino. E mi diressi verso la porta, che con scatto veloce ma silenzioso aprii.
Davanti a me c'era un essere nero trasparente con occhi gialli. L'ombra.
Essa anche se mi ha trasformato in quello che sono, di conseguenza è diventata la mia "spalla", perché da quando sono sull'isola lei è sottomessa ai miei comandi.
Gli feci cenno di indietreggiare e seguirmi.
Scesi le scalette, e poi saltai negli ultimi due scalini.
Mi girai verso l'ombra e gli feci cenno di poter parlare.O= Padrone, lo trovato...
A quella affermazione sorrisi. Ma non un sorriso felice, malinconico. Ero consapevole di dover rovinare un'altra vita, per il bene di tutta la magia e tutti gli esseri creati da essa.
P= dov'è?
Chiesi schietto. Nel mentre l'ombra gallegiava nell'aria davanti a me.
O= in una cittadina nel Maine, a Storybrook.
Storybrook.
Mi è familiare. Li c'è Tremotino. Mio figlio.
Lo abbandonato quando il Demone è il potere hanno preso il sopravvento su di me. Ma anche la consapevolezza che non potevo essere un bravo padre a quei tempi, ero un codardo e un imbroglione. E lui anche se ha sofferto non meritava un padre come me, un mostro.P= avvisa subito i nostri complici sulla terra, ora metteremo in atto il nostro piano.
Poche ore dopo...
Il sole è nel bel mezzo del cielo, sono seduto su un tronco e accanto a me c'è Katie. Sorridente. Che parla con i bimbi di 5/6 anni. Sta raccontando un storia, come faceva mia madre.
La mia mano e sul suo fianco e la stringo sempre più vicina a me. Non è di nessun altro. Solo mia.
All'improvviso sento una scossa sotto i piedi. Segno che le persone che stavo aspettando sono arrivate.
È ora.
Henry's pov
Le due persone accanto a me, stringono le mie braccia con presa ferrea. Ammetto che alcune volte, mi stringono così tanto forte che mi fanno un pò male.
Li conosco,ma non tantissimo.
La donna alla mia destra si chiama Tamara, so il suo nome perché è la fidanzata di mio padre, e invece l'altro è Greg, e credo che lui si stia vendicando verso la mia madre addotivva Regina, la regina cattiva.
Dinanzi a noi c'è una foresta cupa, e dietro invece e sotto i nostri piedi c'è la sabbia e il mare. Il mare è strano sembra come disegnato è scuro anche in riva. D'altronde credo sia un posto magico delle fiabe, ma non capisco proprio dove mi trovo.
Siamo arrivati da un portale creato da un faggiolo magico. Ho provato a scappare appena arrivato ma Greg mi ha preso dal polso all'istante.
G= non puoi scappare da nessuna parte
Mi disse quasi in sussurro. E poi con fare rapido mi spinse in avanti.
T= c'è l'abbiamo fatta...
Disse esultando fermandosi e poi continuando
T= missione compiuta!
Allora a quelle parole mi venne distinto e mi girai verso di loro.
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«𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐞𝐯𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐚𝐧» 𝑜𝑢𝑎𝑡
Fanfiction✓• completa • 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 Katherine una ragazza normale all'apparenza, deve fare front contro suo padre manescho, ma un giorno, si ritroverà sull'isola che non c'è, incontrerà un ragazzo a quanto immaginario dovrebbe essere, che tutti ch...