Inaspettate

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Era passato un mese dalla sua morte. Non si era mai trovato il corpo né di lui né di tremotino.

L'unica cosa che so è che senza di lui la mia vita, la vita che dovevamo avere insieme si è dissolta come cenere.

Ho un forte mal di testa sento le tempie pulsare, come se piccoli martelli mi picchiettassero la testa ogni secondo sempre più forte. Il pianto mi ha distrutto, come mi ha distrutto la morte di Peter.

La mia testa piena di ricordi non fa altro che mostrarmi tutti i bei momenti passati insieme, dal falò all'incontro sotto la quercia, fino a quello di un mese fa, il più brutto ricordo della mia vita, indelebile come inchiostro.

Sento un senso di malessere in tutto il corpo, che mi costringe ad andare in bagno a Vomitare. In un certo senso mi sento libera, però l'unica cosa di cui mi Sono Liberata si sa è solo la colazione a base di uova strapazzate.

Mi siedo a terra portando le mani alla testa e le ginocchia al petto.

La mia ipotesi del mio malessere è molto strana, la quale potrebbe essere una gravidanza, ma io sono stata con lui solo una volta non di più quindi è da scartare.

Mi riviene un conato di vomito. E da lì che entra Emma in bagno e mi alza i capelli, mentre vomito quasi anche l'anima.

E= stai male? Che hai?

Mi alzo con il suo aiuto, e mi lavo la bocca.

K= è da una settimana che vomito..

Si gira verso un cassettino e ne tira fuori una scatolina.

K= cos'è?

E= un test di gravidanza, magari sei rimasta incinta di James..

K= quante volte devo dirvelo che io e James non stiamo insieme? L'unico con cui sono stata...

E= Peter pan, meglio se fai il test, questo è un test speciale è magico incaso dovessi aspettare più di un bambino ti dovrebbe dire anche da quanto tempo.

Così dicendo uscì dalla stanza e mi diede il test. Chiusi la porta e lo guardai meglio. È mai possibile che sia incinta?

Lo feci e mi misi ad a spettare che suonasse.

Bip-bip

E se fossi incinta? E se dovessi crescere un bambino da sola? E se non fossi una brava madre e se....

Guardai lo schermino del bastoncino bianco e lessi.

Bambini: 2
Tempo passato in gravidanza: 1 mese

Sono suoi....

Non so come mi stessi sentendo. Sia felice, che triste.

Felice perché aspetto due bambini di Peter, che sicuramente avranno i suoi occhi la sua risata dolce e le sue fossette. Ma triste perché non potrà mai tenerle in braccio.

Mi ricordai solo ora che peter mi aveva detto di leggere la lettere che aveva messo dentro il comodino così l'aprii e trovai una lettera.

Nessuno conosce il vero me.  Nessuno sa quante volte sono seduto nella mia stanza e ho pianto, quante volte ho perso la speranza, quante volte sono stato deluso.  Nessuno sa quante volte ho dovuto trattenere le lacrime, quante volte sono state sul punto di scattare, ma non l'ho fatto per il bene degli altri.  Nessuno sa i pensieri che sono passati nella mia mente quando ero triste, quanti orribili pensieri.  Nessuno mi conosce veramente. Tranne te.

Ho un rapporto strano con le porte. Non le chiudo mai a chiave. Piuttosto le accosto. È un difetto, credo. Mancanza di coraggio, forse. Ma mi succede di non chiudere le porte. Lascio che siano gli eventi a farlo. Dopotutto chi sono io per stabilire chi deve uscire per sempre dalla mia vita? In genere chi prende un'altra strada lo fa da solo. Piano piano. Un passo alla volta. Una scelta dopo l'altra. Così, io lascio aperto. Perché non si sa mai. Magari un giorno chi era uscito, si presenta davanti a quell'uscio.

Dal tuo Peter pan

«𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐞𝐯𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐚𝐧» 𝑜𝑢𝑎𝑡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora