Non fidarti di lui

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Come programmato Changbin e Y/n uscirono da scuola e appena fuori dalla vista di chiunque li potesse riconoscere il ragazzo si avvicinò a lei.

"Aspetta che ti tengo altrimenti cadi in terra..."

"Y/n cazzo stai tremando... vuoi la mia giacca?"

"Se poi non hai freddo tu..."

Senza dire altro gliel'ha avvolse intorno dandole anche la sua cuffia.
Aprì la portiera della macchina facendola accomodare e poco dopo partirono verso casa sua.

"Sai, non sembri poi così apatica come tutti dicono." ammise in macchina.

"La gente a volte si fa opinioni sbagliate sulle persone sbagliate." si appoggiò al finestrino.

"Sono solo solitaria..."

"Molto direi. Anche l'anno scorso ti ho sempre vista da sola. E Felix?"

"Lo conosco da sempre. È il mio migliore amico."

"E perché non si siede mai vicino a te?"

"Non mi piace avere la gente intorno. Io accendo il mio laptop, sto a guardare cose a caso e non voglio essere disturbata mentre mangio."

"Non sei arrabbiato con mio fratello?"

"Per averti nascosta? Nah."

"Lo avrà fatto per una buona ragione ed essendo uno dei miei migliori amici cerco di capirlo come posso."

○●○                                                         ○●○

"Siamo arrivati. Ce la fai a scendere?" mi svegliò dai miei pensieri.

"P.. penso di si." mi affaticai a dire uscendo dall'auto.

Purtroppo per me caddi miseramente sulle ginocchia stando solo più male di prima.

"Aspetta, ti aiuto." mi prese in braccio.

"Non devi prendermi in braccio..."

"Vuoi rimanere fuori tutto il giorno per caso?"

Stetti zitta e dopo aver preso le chiavi di casa aprì la porta.

"Dove ti metto?"

"Sul divano va bene..."

"Vado a cercare qualcosa in bagno.
Stai qui."

"Non mi muovo di certo."

Mi coprì con tutte le coperte che avevo a disposizione sul divano fino alla testa.

Quando tornò Changbin lo sentì ridere silenziosamente facendomi alzare lo sguardo su di lui.

"Che hai da ridere?" chiesi scorbuticamente.

"Niente niente. Prendi." mi passò una tachipirina.

"Io questa non la bevo fa schifo." la poggiai sul tavolo davanti a me.

"Non vuoi stare meglio?"

"Posso anche morire che fidati non mi interessa."

"Uhh come siamo pessimisti." si sedette affianco a me.

"Bevila."

"No."

"Bang. Avrai anche 16 anni ma ne dimostri 4 in questo momento."

"Felice di dimostrarli allora." mi ricoprì stendendomi per bene.

"E non chiamarmi Bang." gli dissi prima di chiudere gli occhi.

Apatia//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora