La sveglia cominciò a suonare ripetutamente vicino al mio orecchio.
La lanciai a caso per la stanza, tanto non si sarebbe rotta a prescindere, è tipo i telefonini della nokia vecchi quanto mia nonna.Mi rimisi sotto le coperte non accorgendomi della porta aprirsi rilevando la presenza di un piccolo essere avvicinarsi per poi buttarsi di peso su di me.
"Sveglia sorellona! Devi andare a scuola!"
Il mio fratellino Hoseok, con il viso angelico da fuori ma satana dentro.
Era un vero putiferio.
Però devo ammettere che fosse l'unico a farmi sorridere e ridere davvero.
Insomma un bambino di appena 7 anni che la mattina ti si butta di peso addosso per poi scoprirti e mostrare il suo bel visino beh... sceglierebbe il cuore anche alla persona più dura di questo mondo.Però era un segreto nostro.
Solo lui mi vedeva sorridere pensando fosse un premio per ogni cosa buona che faceva."Quante volte ti ho detto di non saltarmi addosso così la mattina?"
"Ma la sorellona deve andare a scuola!" alzò le braccia al cielo per poi abbracciarmi come fossi un orsacchiotto.
"Si ma ora la sorellona ti stacca la testolina che ti ritrovi." lo minacciai con la mia vocina inquietante.
"Sono troppo carino per far si che tu mi stacchi la testa." ribatté.
"Piccolo ma perspicace. E bravo il mio fratellino."
"La mamma ti aspetta in cucina!" avvisò alzandosi e andando via.
Mi alzai frottolosamente dal letto e dopo aver scelto cosa indossare mi diressi in bagno.
Quando vidi la porta chiusa capì subito che avrei dovuto lottare per averlo.
"Chan! Fammi entrare in bagno."
"Scusa non ti sento, sono impiegato a farmi i cazzi miei."
"Dai Chan farò tardi così!"
"E cazzi tuoi. Ti potresti svegliare prima."
"Quanto tempo ci metti?" chiesi sbuffando.
"10 minuti minimo."
"Ahhhhh sei impossibile!" sbattei un pugno contro la porta andandomene.
Presi un asciugamano da camera mia e andai in cucina.
Se non potevo lavarmi il viso in bagno lo avrei fatto li."Che stai facendo?" mi chiese mia madre.
"Chan ha occupato il bagno e se non si muove faccio ritardo."
Mi lavai velocemente e dopo essere tornata in camera per vestirmi, presi il mio zaino dove infilai il mio laptop e lasciai la camera.
Raggiunsi la porta di casa non trovando Chan ad aspettarmi.
"È già andato. Forza vai prima che tu faccia tardi." mi disse mia madre.
"Ah!" mi fermò. "Chan ha dimenticato il suo compito di musica qui sul tavolo. Daglielo tu appena lo vedi."
"Va bene mamma."
"Ciao Y/n a dopo!" mi salutò Hoseok abbracciandomi la gamba.
"Ciao satana!" gli scossi i capelli.
Uscì di casa e controllando l'orario del telefono mi accorsi che mi mancavano 15 minuti per arrivare in orario.
Sarei arrivata in classe giusto in tempo quindi me la presi abbastanza comoda.
Quando la prima campanella suonò io stavo giusto salendo le scale per arrivare alla mia classe.
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Apatia//Seo Changbin
Hayran KurguStoria di un'apatica a cui non piace essere definita tale. L'apatia è uno stato psicologico contraddistinto da un calo o da un'assenza di motivazione, da un evidente disinteresse verso la vita e da un'indifferenza generalizzata nei confronti del mon...