Apatia//Seo Changbin

Segreti da mantenere

Ci sedemmo in cucina guardandoci tutte e tre negli occhi.

"Quindi che sta succedendo qui?" chiese Hyunjin guardando entrambi.

"Beh ecco..." cominciai.

Changbin mi prese per mano facendo sussultare Hyunjin che sgranò gli occhi.

"O mio dio... voi 2 quindi..."

"Io e Y/n stiamo insieme da 2 mesi." parlò Changbin guardandomi.

"Chan lo sa?"

"Chan sa che ho un ragazzo... non sa chi sia..."

"Changbin... Chan ti ammazza lo sai?"

"Non mi importa..."

"Come fa a non importanti?!"

"Sai perfettamente che Chan è iperprotettivo con Y/n e poi cazzo sei tu! Come pensi che possa reagire?!"

"Scusate se vi interrompo ma Changbin non è come è stato descritto." lo difesi.

"Y/n, io e Changbin ci conosciamo da molto, moltissimo tempo. Con Jiheon..."

"Lei non è Jiheon. Smettetela di paragonare qualsiasi mia relazione a quella con lei!" alzò la voce.

"Changbin io non voglio paragonare le tue relazioni. Ma tu per primo ci hai sempre detto ciò che pensavi di Jiheon e..."

"Me ne ha parlato anche a me.
Me lo ha detto ancora prima che ci mettessimo insieme."

"Quindi mi vuoi dire che tu ti sei messa con lui nonostante tutto quello?"

"Mi ha dato la dimostrazione che è una persona diversa. Diversa da ciò che dite voi tutti."

"Sono stufa di sentire sempre dire da Chan o Felix le stesse cose."

"Non avvicinarti a lui, lui gioca con i tuoi sentimenti! Dio ma ce la fate?!" sbottai.

"E Chan non lo sa..."

"No non lo sa." risposi.

"Avete intenzione di dirglielo?"

"Ne stavamo parlando giusto prima..." parlò Changbin.

"Se ne gliene parlerete vi lascerò il tempo necessario e non dirò nulla a nessuno..."

"Grazie Hyunjin..." lo ringraziai.

"Non ringraziarmi... lo faccio solo perché mi hai convinto tu."

"Ti accompagno alla porta." si alzò Changbin dal suo posto.

"Si... passo domani per il compito allora... sperando di non trovarvi in situazioni imbarazzanti..."

"Non vengo domani." risi leggermente.

"Ci vediamo lunedì allora. Ciao Y/n, Changbin."

"Ciao!"

Rimanemmo di nuovo io e Changbin che ritornò in cucina sistemandosi accanto a me.

"Hai ancora sonno?" gli chiesi.

"Un po'..."

"Vuoi che andiamo a dormire?"

"Insieme?"

"Insieme." mi alzai prendendolo per mano.

"Però non con quei vestiti... ti passo qualcosa di mio."

Alla fine ci addormentammo insieme abbracciati, io con i suoi vestiti caldi e larghi che sapevano di lui.

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