Poco dopo uscì da camera mia "presentabile" così come voleva Felix... giuro che un giorno lo ammazzo.
Trovai i ragazzi compreso Hoseok seduti sul divano comodamente e la prima cosa che mi venne in mente fu di dare un coppino ad ognuno di loro tranne al più piccolo, ad Hoseok riservai i suoi grattini personali perché rispetto a loro è un amore.
"Buongiorno eh." scherzò Chan lamentandosi del mio gesto.
"Buongiorno a te fratellone." dissi sarcasticamente uscendo di casa.
Presi a braccetto Felix com'ero solita fare e cominciammo a dirigerci verso questo maledetto bar.
Fui sorpresa quando entrando ci ritrovai la persona alla quale avrei tirato un pugno dritto in faccia in quel momento.
Jiheon.
"Vi prego no. Siete seri?" guardai i ragazzi.
"Non me ne frega se ci sta lei. Litigate fuori." disse semplicemente Chan entrando tenendo per mano Hoseok.
Changbin che fu l'ultimo ad entrare mi fece ricordare il bacio di 2 giorni prima che ci scambiammo agli armadietti.
E se Jiheon ne avesse parlato davanti a Chan e Felix?
Mi avevano espresso la loro esatta opinione su Changbin e sul fatto che gli dovessi star lontano.
Di conseguenza ero nella merda totale."Appena ti siedi dì che devi andare in bagno poi ti raggiungo." bisbigliai a Changbin.
Quando ci sedemmo per cominciare a guardare i menù esattamente come richiesto Changbin si alzò senza dire parola.
"Dove vai?" chiese Jisung.
"In bagno." rispose per poi voltarsi e andare.
"Vado anche io visto che non mi avete lasciato il tempo a casa!" mi alzai.
Non mi piaceva entrare nei bagno dei ragazzi ma doveva essere per forza li.
"Chang... Changbin dove sei?" chiesi bisbigliando sperando di non farmi sentire da qualcun altro che non fosse lui.
Una mano mi prese il polso trascinandomi in un bagno.
"Che c'è?" mi chiese con nonchalance.
"Che c'è? Ohhh niente. Solo la tua ex che 2 giorni fa ha visto baciarci." scherzai sull'accaduto.
"Beh e allora? Ti ricordo che mi hai baciato tu, non io che ho baciato te." se ne uscì così.
"Come scusa?"
"Tu mi hai baciato. Ora affronti le conseguenze delle tue azioni."
Quell'ultima frase mi persuase nel profondo facendomi abbassare lo sguardo.
Ero consapevole che quella frase era uno dei miei punti deboli.
Ho sempre vissuto senza pensare alle conseguenze delle mie azioni e fu l'ultima frase che mio padre mi disse prima di andare a lavoro e non tornare più.Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Avevo iniziato la seconda media da poco e avevo una compagna di classe che mi dava perennemente fastidio così un giorno alzai troppo la voce e la feci piangere.
Quella sera lo raccontai a tavola mentre cenavamo insieme, Chan andava in seconda superiore mentre Hoseok andava all'asilo.
Quella sera avrebbe avuto il turno di notte a lavoro e mentre raccontavamo delle nostre giornate dissi anche quello che era successo.
Posso sentire ancora le sue parole.
"Se tu hai alzato la voce è perché ti sei sentita di farlo. Non te ne devi fare una colpa, ti ha fatta arrabbiare? Allora hai fatto bene a rispondere più forte. Ma ora devi affrontare le conseguenze delle tue azioni."
STAI LEGGENDO
Apatia//Seo Changbin
FanfictionStoria di un'apatica a cui non piace essere definita tale. L'apatia è uno stato psicologico contraddistinto da un calo o da un'assenza di motivazione, da un evidente disinteresse verso la vita e da un'indifferenza generalizzata nei confronti del mon...