6|Madama Piediburro

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Draco era pronto per andare, indossava uno dei suoi soliti completi neri, ma sotto mise una camicia bianca leggera. Voleva scappare dal suo passato, ma l'unica cosa che avrebbe portato con sé erano i suoi amati completi. Lo facevano sentire un vero uomo, anche se infondo pensava di non esserlo ancora del tutto.
Aveva deciso di custodire la lettera inviatagli da Hermione nel suo cassetto, così per essere certo che fosse tutto vero e non l'avesse solo sognato. Prese dei soldi, visto che non sapeva dove sarebbero andati ma in caso decise che avrebbe offerto qualcosa alla Grifondoro.
Non c'era un vero motivo per cui farlo, si sentiva solo di doverlo fare, o più probabilmente di volerlo fare.
Tra le altre cose che lo preoccupavano quel giorno c'erano il fidanzato di Hermione, che si sarebbe infuriato se avesse saputo di loro due lì, e la nuova giornalista della Gazzetta del Profeta: Aileen Powell.

Finalmente anche la ragazza arrivò, e quando Draco la vide senza l'uniforme di scuola, ma con dei vestiti normali, pensò che la Granger fosse diventata davvero una bella ragazza.
Ora capì anche perché tutti in sua presenza erano ammutoliti, non era solo per le sue gesta durante la guerra, ma perché era diventata di una bellezza disarmante.
I lineamenti leggeri, la pelle chiara e il fisico asciutto, e i capelli non erano più quelli crespi che aveva da piccola, ma si erano trasformati in semplici boccoli.
Decise di smetterla di pensare e le andò in contro.
"ciao..." disse Draco, che  si sentiva insicuro davanti a lei.
"andiamo?" chiese la ragazza, che sembrava stranamente tranquilla.
"certo, vuoi fare colazione?" chiese il ragazzo, voleva portarla alla sala da tè di Madama Piediburro. Draco sapeva che di solito lì ci andavano le coppiette, ma era l'unico posto ad Hogsmeade dove fare una colazione decente.
La ragazza annuì, così si avviarono verso il villaggio.
"al tuo ragazzo glie l'hai detto che sei venuta qui?" chiese Draco mentre i due erano in cammino.
"ragazzo? di cosa stai parlando?"
"Beh...di Weasley, no?"
"ah...beh ci siamo lasciati da molto ormai, quest'estate" disse la ragazza, e ora Draco capì perché ultimamente non li aveva visti così vicini.
"mi dispiace" sussurrò Draco.
"non importa, stiamo bene così" disse la ragazza sorridendo. Era il primo sorriso che gli faceva, e si sentì stranamente leggero.
"a te va bene qui?" chiese il ragazzo una volta arrivata alla sala da té, con tutto il cuore sperava che lei dicesse di sì.
Hermione ci pensò, ma d'altronde anche lei sapeva che avevano una scelta limitata.
Dopo la guerra non tutti i negozi avevano ancora aperto, e non avevano molte opzioni.
"si, entriamo" così si fece strada, ed entrati vennero accolti dalla proprietaria che li fece sedere ad un tavolo. Draco si guardò intorno e vide che c'erano poche persone, ma si preoccupò lo stesso.
Ma non per sé, ma per la Granger che non voleva fosse vista in giro con lui dalle altre persone e dalla Powell.
"forse è troppo affollato?" disse Draco sghignazzando, ma non trovò nessuna risposta dalla ragazza che piuttosto l'aveva guardato in cagnesco.
"ok non faceva ridere...io prendo una fetta di crostata ai mirtilli e un succo di zucca grazie" ordinò il ragazzo, per poi guardare la ragazza che aveva ancora gli occhi sul menù.
"lo stesso grazie" disse infine lei, per poi posare il menù.
"vado un secondo al bagno" disse Draco e alzandosi, ma non andò al bagno, bensì alla cassa.
Hermione non gli avrebbe mai fatto pagare tutto, così decise di pagare prima così dopo non avrebbe potuto far niente.
"ecco a lei" disse il ragazzo a Madama Piediburro, che le sorrise.
"io so chi siete...non vi avrei mai immaginati insieme!" disse la signora sempre con un sorriso sgargiante mentre incassava la sua vendita.
"oh no no, non stiamo insieme, siamo solo..." cos'erano loro due? Amici? conoscenti?
Draco non lo sapeva, e fece fatica a rispondere.
"tranquillo mio caro, arriverà il vostro momento" disse la signora per poi girarsi e andare verso la cucina del suo negozio.
Ma cosa intendeva con il vostro momento?

Era appena tornato dal bagno, ma Hermione capì che aveva pagato il conto. Non era così ingenua, aveva persino sentito parlare Madama Piediburro, ma non aveva capito cosa si erano detti.
"so che hai pagato tu" disse la ragazza guardandolo per storto, ma il ragazzo non fece in tempo a rispondere perché la proprietaria era già arrivata con i loro ordini.
"grazie Malfoy" disse Hermione per poi bere un sorso del suo succo.
La ragazza guardò il biondo di fronte a lui che aveva iniziato a mangiare la sua torta e non aveva ancora detto niente. Ad Hermione quello sembrava un vero e proprio appuntamento, ma sapeva benissimo che non lo era.
"allora io ci ho pensato a quello che mi hai chiesto..." iniziò a parlare la Grifondoro, e vide il ragazzo fermarsi per guardarla, aveva lo sguardo pieno di speranza.
Ci aveva rimuginato su tutta la notte e aveva deciso di aiutarlo, tutti meritano una seconda possibilità.
"ho deciso che ti aiuterò" finì di parlare, e il ragazzo fece un sorriso a trentadue denti.
"grazie! grazie davvero Granger!" disse ad alta voce Draco, creando l'interesse di tutti.
Per fortuna non c'erano altri studenti oltre a loro, ma solo persone che vivevano nel villaggio.
"Contegno per favore" disse Hermione, calmandolo, e i due ragazzi risero.
"qual è il piano?" chiese il ragazzo.
"non so, dimmelo tu, cosa vuoi fare?" disse Hermione, che non sapeva veramente da dove cominciare.
"per prima cosa...tu mi hai perdonato?" chiese Draco, ma la ragazza questo ancora non lo sapeva.
Sapeva che voleva aiutarlo, ma non sapeva se si sarebbe lasciata andare indietro tutto.
"io non lo so Malfoy, è difficile dimenticare tutto" rispose Hermione sincera.
Guardò in basso pensando a come continuare la conversazione.
"senti, io ti aiuterò comunque. Ma a delle condizioni" concluse la ragazza.
"certo, tutto quello che vuoi" rispose Draco, avrebbe fatto di tutto.
"per prima cosa non dovrai mai più, e dico mai più prenderci in giro"  disse Hermione seria, non voleva mai più sentire un offesa uscire dalla sua bocca.
"ovviamente"
"e poi dovrai fare quello che dico io" concluse la ragazza. Il ragazzo annuì e poi continuò la sua colazione.
"quindi cosa vuoi fare tu?" chiese Hermione a Draco, visto che nemmeno lei sapeva che cosa aveva intenzione di fare.
"voglio chiedere scusa a tutti voi, e vorrei che tu gli alleggerissi la pillola. Mi ci è voluto tanto per parlare con te e sei solo una, per parlare con il resto del gruppo potrei metterci un anno intero..." Hermione ci pensò su, doveva trovare un modo per farlo parlare con il resto del gruppo.
"senti, per primo iniziamo da Harry. Domani abbiamo lezione con Lumacorno e venerdì il solito incontro serale, cerca di essere il più gentile possibile...e poi penseremo agli altri, mi inventerò qualcosa" disse Hermione e a Draco gli si illuminarono gli occhi.
Poi fece una cosa che Hermione non si sarebbe mai aspettata: mise la sua mano su quella di lei e la strinse, per poi sorriderle.
Era un po' troppo per lei, così la tolse e decise di non dire niente, forse era solo il suo modo di fare.
Il ragazzo risultò visibilmente imbarazzato, ma non dissero niente e finirono la colazione.

Arrivarono di nuovo ad Hogwarts, si erano fatto le 11.30 pensò Hermione, date le tante persone che giravano per il giardino.
"bene..." disse Hermione, poi le venne in mente una cosa.
"ma tu hai qualcuno con cui stare?" gli chiese.
Il ragazzo si guardò le scarpe, Hermione pensò di sapere la risposta.
"in realtà no, nel mio dormitorio mi sono ritrovato con ragazzi più piccoli di me e i miei ex amici non parlano più" ammise finalmente.
Hermione non sapeva che fare, le dispiaceva per lui.
Poi si ricordò che Neville sapeva tutto di quella storia, e che probabilmente non si sarebbe fatto problemi.
"senti...vuoi stare con me e Neville oggi pomeriggio?" chiese Hermione.
E nel profondo non sapeva qual era la risposta che si aspettava, o quella che voleva.
"ma non dovevamo cominciare da Harry?" disse Draco, probabilmente nemmeno lui sapeva cosa rispondere pensò Hermione.
"beh...possiamo fare uno cambio, così ci aiuterà anche lui, che ne pensi?"
"penso che tu gli hai detto che ho chiesto il tuo aiuto" disse ridendo il ragazzo.
Hermione sospirò ma poi iniziò a ridere anche lei.
"si è vero glie l'ho detto, colpa mia" disse alzando le braccia come in segno di resa.
"mi piacerebbe stare con voi" disse infine Draco guardandola, poi sorrise.
Hermione ebbe come un sussulto, ma non capì il perché. Decise di non pensarci, sarà stata una cosa passeggera.
"ci vediamo dopo pranzo qui?" chiese Draco, ed Hermione annuì.
"a dopo" disse la ragazza, e così i due si divisero, ed Hermione non fece a meno di pensare a quello che era successo durante la mattinata.
Ma più di tutto non riusciva a capire cosa le stesse succedendo, perché si sentiva strana in presenza del Serpeverde.

Draco la guardò andare via, senza smettere di pensare a quanto fosse fortunato ad aver avuto una seconda possibilità, soprattutto con lei.

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