14|"si vede"

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"ieri non ti ho vista per niente, è successo qualcosa?" chiese Draco a Hermione, stringendola sotto un braccio. Erano nella stanza delle necessità, quei giorni si erano visti poco e avevano deciso di chiacchierare un po' per fatti loro.
Allora Hermione pensò a quando il giorno prima era seduta proprio lì dov'era in quel momento. Non aveva smesso nemmeno per un secondo di piangere, doveva sfogarsi per un'intera estate. Aveva sempre cercato di trattenersi il più possibile per cercare di dare forza agli altri, non pensando a sé stessa. E quel giorno non aveva pianto solo per Ronald, ma per tutto quanto. Ogni cosa che le venisse in mente, aveva bisogno di tirare fuori tutto.
Quando era uscita da lì era persino passata l'ora di cena, e la mattina seguente dovette spiegare a tutti la sua assenza, dicendo che non si era sentita bene.
"te l'ho detto, avevo un mal di testa assurdo e sono venuta qui a riposarmi"
Il ragazzo però non era convinto, ed Hermione lo vide dai suoi occhi preoccupati.
Il ragazzo allora la prese per le spalle costringendola a guardarlo negli occhi.
"Hermione, sai che puoi dirmi tutto vero?"
"certo..."
"no davvero, se hai bisogno di sfogarti, io ci sono" e poi l'abbracciò.
Hermione rimase piacevolmente sorpresa, e strinse il ragazzo a sé.
Con molta probabilità non gli avrebbe detto nulla, o comunque prima di farlo ci sarebbe voluto del tempo, ma era felice di aver trovato una persona fidata in Draco.
La ragazza fu la prima a staccarsi, e i due rimasero a guardarsi negli occhi, con le teste poggiate al cuscino del divano e con le mani strette le une nelle altre.
Hermione ora sentì quelle che erano chiamate "le farfalle nello stomaco".

Una volta usciti dalla stanza delle necessità i due ragazzi si salutarono, Hermione aveva una lezione e invece Draco sarebbe andato in biblioteca a studiare.
Appena la vide girare l'angolo, girò le spalle anche lui diretto alla biblioteca.
Draco aveva capito che la Granger non gli aveva raccontato tutto, aveva parlato con Ginevra la sera prima e la ragazza gli aveva detto che mentre le due stavano insieme lei era scappata da un momento all'altro, senza dare troppe spiegazioni e questo non era da lei.
Nel frattempo, il ragazzo continuava a decidere a chi chiedere un aiuto, se a Harry o a Ginevra. Da una parte temeva che il ragazzo non l'avrebbe preso sul serio, temeva addirittura di essere deriso per questo, dall'altra aveva paura che Ginevra avrebbe detto tutto a Hermione, facendogli fare una figuraccia.
Nonostante fossero passate settimane da quando aveva iniziato a far parte del gruppo, faceva fatica a fidarsi se non per Hermione e talvolta Neville.
Draco vedeva ancora Harry troppo attaccato all'idea che si era fatto di lui passata, e non più alla sua nuova personalità. Il ragazzo non sapeva più come fargli capire che ora potevano fidarsi di lui, si sentiva ancora escluso in parte, e questo non lo faceva star bene.

Arrivato in biblioteca la trovò stranamente quasi del tutto vuota, così prese i libri che doveva studiare e scelse un posto, poi si sedette. Tutto il suo "gruppo" era a lezione, quindi non avrebbe incontrato nessuno per almeno tutta la prossima ora, anche se il ragazzo in quel momento sentiva di voler la compagnia di qualcuno, non gli importava chi.
Si arrese all'idea di provare a parlare con qualcuno, notando che intorno a lui c'erano solo ragazzi molto più piccoli, e tornò a studiare.

"hey ciao!" sentì parlare, e quando alzò lo sguardo vide Harry e Ginevra.
"ciao ragazzi, appuntamento al buio?" chiese il ragazzo, e i due risero.
"no in realtà ti stavamo cercando, Ron voleva andare a bere qualcosa ai Tre Manici e abbiamo pensato di venirti a chiamare, vieni?" disse la ragazza.
Draco rimase sorpreso. Di solito era Hermione che veniva a chiedergli di passare il tempo con il gruppo, mai un'altro componente di esso.
Non se lo fece ripetere due volte, se avesse detto di no gli avrebbero attribuito l'idea che fosse una persona noiosa, e non è quello che voleva. Si alzò e, dopo aver sistemato i libri, lì seguì fuori dal castello fino al giardino.
"ciao ragazzi!" disse Draco, salutando Hermione, Ronald e Neville che lo salutarono a loro volta.
Allora il gruppo insieme si diresse al loro pub preferito.
Draco era raggiante, quel piccolo gesto lo aveva fatto sentire finalmente parte di qualcosa. Un'altra volta sarebbe venuta Hermione a cercarlo, e il resto del gruppo alla sua presenza avrebbe storto il naso, anche se poi avrebbero anche cercato di non farglielo notare.
Invece quel giorno sentiva che qualcosa era cambiato, persino Ronald erano rimasto sereno per tutto il tempo sin da quando il ragazzo era arrivato.
Prese Hermione sotto al suo braccio, e lei lo guardò negli occhi sorridendo.
"com'è andata la lezione?" chiese il ragazzo.
"stranamente noiosa" disse la ragazza ridendo, quando poi arrivarono al pub e trovarono un posto per sedersi.
I ragazzi, dopo aver ordinato, iniziarono a parlare di tutto e di più e Draco riuscì a integrarsi in ogni singolo discorso.
Il ragazzo in quel momento non poteva che fare a meno di sorridere.

"Guardate qui!" disse Ronald, indicando una foto su un giornale che Draco identificò come la Gazzetta del Profeta, ancora quello stramaledettissimo pezzo di carta.
Ron posò la Gazzetta sul tavolo in modo da farlo vedere a tutto il gruppo.
La foto, ovviamente in movimento, ritraeva l'intero gruppo, compreso Draco, ad Hogsmeade qualche giorno prima.
"Pace fatta tra Malfoy e Potter?" disse Draco ridendo, non si aspettava di comparire sulla gazzetta, soprattutto con un titolo simile.
"si mettono a fare i gossip sugli studenti?" disse Harry ridendo seguito dal resto del gruppo.
"Beh non siamo studenti comuni, non è così prescelto?" parlò Ronald sottolineando in modo comico l'appellativo dell'amico.
"Fa leggere a me" disse Ginevra prendendo il giornale dal tavolo e iniziando a leggere l'articolo.
"sembra che ci sia un nuovo membro nella stretta cerchia del ragazzo che è sopravvissuto, niente popo di meno che Draco Malfoy, figlio dell'ex mangiamorte Lucius Malfoy e di sua moglie, Narcissa Black Malfoy.
Dalle mie ultime visite ad Hogsmeade e nei pressi di Hogwarts, non ho potuto non notare questo strano avvicinamento del giovane Serpeverde, ma che ne penseranno i genitori?"
Draco non riuscì a trattenersi, ridendo di gusto a quello che la rossa aveva appena letto.
"Firmato Aileen Powell immagino" disse Hermione ridendo appresso al biondo.
Infatti Ginny girò la Gazzetta e proprio sotto l'articolo, la foto di quella ficcanaso di Aileen Powell.
"non ci lascerà un secondo in pace!"

Era passata più di un'ora da quando erano arrivati, e Neville e Ron se n'erano andati, lasciando i quattro lì ancora a parlare.
Draco allora iniziò a pensare a chi parlare tra i due della sua situazione di Hermione, visto che sapeva che la ragazza di lì a momenti sarebbe andata via.
Dopo non molto però capì. Era inutile parlare solo con uno dei due. Parlavano di tutto tra di loro, e se lui avesse detto qualcosa a una l'altro l'avrebbe saputo e viceversa. Era agitato, non sapeva come affrontare la situazione, ma sentiva di volerlo fare.
Guardò Hermione, era bellissima mentre parlava e nel frattempo iniziava a mettersi la giacca, stava andando via anche lei per andare a studiare poiché domani aveva un compito importante.
Non voleva perdere tempo, voleva stare con lei e avrebbe fatto di tutto pur di riuscirci.
Lei lo rendeva felice, era probabilmente l'unico motivo per cui dedicava così tanto tempo allo studio, più degli altri anni. Voleva renderla fiera di lui in qualsiasi cosa, perché così pensava che lei lo avrebbe iniziato a guardare con occhi nuovi. Magari innamorati, perché no.

"va bene ragazzi, ci vediamo a cena" disse Hermione alzandosi e lasciando un bacio sulla guancia di Draco, che subito avvampò sorridendo. Ancora non aveva fatto l'abitudine alle loro effusioni. Le amava, ma per lui era tutto nuovo.
Aveva avuto questo tipo di affetti, e anche di più, con altre ragazze. Ma loro non erano come la Granger, da lei questo tipo di cose non te le aspetteresti e perciò il ragazzo aveva sempre paura di essere troppo "appiccicoso" con lei.
Questo era un suo difetto con le ragazze, amava mostrare le sue emozioni in questo modo, facendo sentire la sua presenza.
Probabilmente era grazie alla madre che era così, visto che la donna non perdeva mai occasioni per stringere il ragazzo a sé.
"a dopo" disse Harry, e poi la ragazza andò a pagare la sua parte e andò via, sotto lo sguardo di Draco che si assicurava che fosse tutto ok.
Quando il ragazzo si girò trovo Harry e la fidanzata a fissarlo.
"tutto ok?" chiese il biondo, tra il preoccupato e il divertito per le facce dei due.
"sappiamo che ti piace Hermione" disse Ginny, lasciando il ragazzo sorpreso.
Come facevano a saperlo? si notava tanto? forse aveva fatto brutte figure con Hermione visto che si notava così tanto?
"e voi come fate a saperlo?"
"si vede amico" disse il moro, facendo agitare però ancora di più Draco, iniziando a farsi ancora più domande.
"e cosa devo fare?" chiese preoccupato e i due fidanzati si guardarono.
Ginevra tornò a guardare il biondo e sorrise, sapeva che aveva già tutto in mente.

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