19|Errore di percorso

264 6 0
                                    

Un frastuono, la musica improvvisamente cambiò e Hermione si ritrovò per terra con addosso una ragazza.
Tutti ridevano, persino la ragazza sopra di lei che in fretta si alzò e le chiese scusa, dandole una mano ad alzarsi.
Hermione sorrise dicendo che era tutto apposto, ma non era così.
Pochi secondi prima le sue labbra e quelle di Draco si erano sfiorate, e un secondo dopo era per terra con una studentessa addosso.
Era arrabbiata, furibonda.
Il biondo nel frattempo era fermo in piedi a guardare tutto quello che stava succedendo, ed Hermione ebbe il tempo di guardare la sua espressione: era cupa e delusa.
Entrambi volevano che quello fosse un momento magico, ma era stato rovinato.
"perché la musica è cambiata?" disse la ragazza, guardando verso lo stereo e vedendo che però lì non c'era nessuno. Qualcuno aveva cambiato la musica con un incantesimo, ne era certa.
I due si guardarono intorno, ma non videro qualcuno con la bacchetta in mano pronto a escogitare un modo per allontanarli, nessuno avrebbe avuto motivo di farlo.
Hermione guardò Draco, il momento ormai era passato e lei era triste e sconsolata.
"senti io vado un secondo da Ginny, ti dispiace?" disse la ragazza, sperando di non offenderlo.
"no vai tranquilla, io andrò da Potter" disse il ragazzo forzando un sorriso, e così i due si diressero verso le loro direzioni.
Finalmente Hermione trovò la migliore amica, intenta a riempire la vasca del punch e ad aggiungere bibite al tavolo.
"Ginny possiamo parlare? è importante" e le due si guardarono negli occhi, la giovane Grifondoro aveva già capito tutto.
Insieme si allontanarono.
La stanza delle necessità, per l'occorrenza della festa, era diventata davvero enorme e c'erano molti posti dove stare in tranquillità, sempre decorati con divanetti, sedie e quant'altro.
Le due si sedettero l'una accanto all'altra, ed Hermione notò l'impazienza di Ginevra.
"io e Draco ci siamo quasi..." iniziò a parlare la mora.
Il volto di Ginevra allora divenne confuso, aggrottò le sopracciglia.
"solo quasi?"
"qualcuno ha cambiato la musica e una ragazza mi è cascata addosso..." spiegò Hermione, ma poi ci pensò sù.
Perché Ginevra non era così sorpresa di sapere che i due si erano quasi baciati?
"Ginny..." sussurrò la ragazza.
"si?"
"perché non sei sorpresa?" chiese Hermione, e la rossa divenne paonazza.
Cosa sapeva più di lei?
"Ginevra parla" la intimò l'amica, che nel profondo pensava già di aver capito.
"ma certo ora ha tutto senso!" Hermione si alzò, rossa in viso dalla rabbia.
"ecco perché non siete venuti alla cena di Lumacorno, il lento e il tuo continuo insistere...stavi architettando un modo per farmi innamorare di lui!"
Era delusa, un simile comportamento da lei non se lo sarebbe aspettato. La sua migliore amica!
"no mia cara, io l'ho fatto solo per te!" disse Ginevra alzandosi e puntandole il dito contro, ora era anche lei infuriata.
"io sapevo benissimo cosa provavi per Draco molto prima di te, e sai benissimo che è così! è stata la prima cosa che ti ho detto quando mi hai chiesto di perdonarlo!"
"ma hai organizzato tutto in modo di farmi innamorare di lui! io non sono un burattino Ginevra!"
"io ho fatto quello che dovevo fare!" disse a denti stretti la rossa.
"dovevi? forse che volevi fare!"
"voi due vi amate, e non è grazie a me!"
Hermione non potè rispondere. Draco la amava? La amava veramente?
Lo aveva sempre pensato, ma ora ne aveva la conferma e non era solo nella sua testa.
Si buttò a peso morto sul divano, poggiandosi sul bracciolo con una mano sulla fronte a sostenersi.
"Hermione smettila di rimanere aggrappata al passato" continuò a parlare, ma la ragazza la guardò confusa aspettando spiegazioni.
"so che stai ancora male per mio fratello, forse provi ancora qualcosa per lui, ma non è amore"
Si sedette accanto e lei e le prese la mano.
"io so cos'è l'amore... è quando io guardo Harry e penso di poter essere felice nonostante tutto, quando sto con Harry e mi sento a casa" la rossa sorrise, cercando di confortarla.
Ginevra aveva ragione.
Lei amava Draco, lo amava più di qualsiasi altra cosa, e non sarebbe stato uno stupido errore a rovinarle la serata.
"ora andiamo, i nostri accompagnatori ci staranno aspettando..."

Le due erano dirette verso il gruppo, quando però furono fermate dall'altro Weasley: Ronald.
In quel momento lui era l'ultima persona che Hermione avrebbe voluto vedere.
Ronald con una parola era capace di confonderle i pensieri, e aveva bisogno di rimanere lucida.
"Herm possiamo parlare?" E la ragazza guardò preoccupata la migliore amica, che però non sapeva come reagire.
Non poteva dirgli di no, non ne avrebbe avuto motivo.
"certo Ron" disse la ragazza incerta, e così Ginevra di congedò, raggiungendo il fidanzato.
"che volevi dirmi?" chiese la ragazza, una volta rimasti soli.
"in realtà volevo solo chiederti se ti andasse di ballare con me, è strano?" disse il ragazzo con un sorriso a trentadue denti.
Hermione in quel momento sarebbe voluta correre dal suo accompagnatore, ma allo stesso tempo il sorriso del rosso non le faceva fare un passo indietro.
Avrebbe accettato, ma poi sarebbe corsa da Draco e avrebbe passato le ultime ore del 1998 con lui, era l'ora che quell'anno finisse.
Non era stato un anno felice, ma avrebbe voluto iniziare il 1999 con solo una persona e nessun altro.
"non è strano...andiamo" rispose la ragazza sorridendo, e così i due si avviarono in pista.
La musica non era certo la migliore, ma ciò non impedì a Ronald di prenderle le mani e iniziare a muoversi, facendo ridere Hermione.
"sei stupenda!" urlò il ragazzo cercando di farsi sentire vista la musica.
"anche tu!" rispose, e lo pensava davvero.
Non vedeva Ronald vestito così bene da tempo, e la giacca e la cravatta gli donavano tantissimo.
Ma non come a Draco, nessuno come lui.
Il ragazzo le mise le mani intorno alla vita e avvicinò i loro corpi, Hermione si sentì però imbarazzata, quello non solo era il suo ex ragazzo, ma anche il suo primo amore.

"Potter! Chi diavolo ha cambiato la musica?" urlò Draco all'amico. Era infuriato, il sangue gli ribolliva nelle vene.
"non lo so!" rispose Harry, guardandosi intorno.
"presuppongo che non siate riusciti a baciarvi..." continuò a parlare, cercando di farsi sentire ancora con la musica alta.
Draco faceva avanti e indietro.
Era a così poco dal baciarla e invece era andato tutto in fumo.
"è stato Weasley!" sbottò il biondo, iniziando a guardarsi intorno alla ricerca del rosso, glie ne avrebbe dette quattro.
"ma cosa dici Malfoy? perché Ron avrebbe dovuto farlo?" chiese Harry, portando Draco in un posto più isolato e tranquillo, in modo che avrebbero potuto parlare con un tono di voce normale.
"è ovvio che è stato lui, sta facendo di tutto per riconquistarla!"
"stai dando i numeri!" urlò Harry, spingendo il ragazzo a sedersi su un divanetto, poi prese una sedia e si mise dinanzi a lui poggiandosi con le braccia sulle gambe.
"tu devi assolutamente calmarti, è soltanto un errore di percorso, mancano ancora tre ore e passa alla mezzanotte, hai ancora tempo"
"ma lei non vuole stare con me!" sbottò Draco.
"ma la vuoi smettere con questa storia?"
Draco lo guardò, la tristezza incombeva come sempre ormai, come faceva a smettere?
"vi siate appena quasi baciati, se lei non avesse voluto ti avrebbe rifiutato, non pensi?"
Forse il ragazzo aveva ragione.
Doveva trovarla: voleva passare quelle ore con lei, voleva finire l'anno con lei, ad ogni costo.
Si alzò di scatto dal divano, era intento ad andarla a cercare.
"vado a cercarla"
"vengo con te" parlò il moro, e i due tornarono in pista.
"la vedi?" disse Draco, cercando con lo sguardo Hermione tra le tante teste che ballavano.
"no, e non vedo nemmeno Ginevra"
Poi però Draco vide quello che sperava non gli capitasse mai di vedere.
Battè la mano sulla spalla dell'amico, indicando Ronald Weasley e Harry si girò verso il punto che il biondo stava indicando.
"non può essere..." disse il moro.
Ma era proprio così.
Draco stava assistendo al riavvicinamento della coppia.
Il rosso teneva stretta a sé Hermione, e i due erano uniti in un bacio.
"non doveva finire così"

Un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora