15|Nessun errore

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Le vacanze di Natale erano alle porte, quell'anno tutto il gruppo sarebbe rimasto a Hogwarts per le feste.
Il motivo principale era stato Hermione: il gruppo non voleva lasciarla sola sapendo che non aveva nessuno con cui stare, e avevano deciso di rimanere a scuola. Persino Draco per la prima volta sarebbe rimasto. Era stato difficile convincere la madre, ma poi c'era riuscito dicendo che avrebbe dovuto studiare visto che era l'ultimo anno e doveva dare il meglio di sé.
Oltretutto quell'anno, Ronald e Harry, avevano deciso di organizzare una festa per capodanno per quelli che sarebbero rimasti a Hogwarts e ogni componente del gruppo aveva il suo specifico compito per organizzarla al meglio.
Harry aveva persino chiesto il permesso alla Mcgonagall, cosicché il signor Filch non li avesse interrotti nel bel mezzo dei loro preparativi e, con grande stupore di tutti quanti, la preside aveva detto di sì.
Anche se, probabilmente, era dovuto al fatto che Harry quando era andato a chiederlo alla preside si era portato dietro Hermione, la ragazza più responsabile che la McGonagall conoscesse, e si era fatta convincere.
Si sarebbe tenuta nella stanza delle necessità, così da non dare fastidio a chi non sarebbe voluto venire.
Hermione stava finendo di preparare gli inviti, quando Ginny irruppe in camera.
"che vestito metterai?" le chiese agitata. La rossa era davvero emozionata, era la sua prima festa dopo la guerra, aveva bisogno di uno sfogo.
Hermione dal canto suo non era contenta, di lì a qualche giorno avrebbe avuto anche la cena con il Lumaclub di Natale, e non era convinta di volerci andare.
"devo ancora decidere per il Lumaclub, manca ancora un bel po' alla festa, non preoccuparti Ginny!" disse Hermione, convincendo stranamente la migliore amica che si buttò sul suo letto a peso morto, facendola ridere.
"io ed Harry non verremo alla cena di Lumacorno" parlò la rossa.
"perché no?" chiese Hermione agitandosi, se i due non fossero venuti significava solo che Draco ed Hermione sarebbero andati da soli, e la cosa la spaventava.
"perché sei così agitata?" chiese Ginevra sorridendo, segno che aveva già capito tutto.
Ma Hermione non glie l'avrebbe data vinta, così sorrise a sua volta e tornò a fare gli inviti.
"niente tranquilla" sghignazzò la ragazza, e Ginevra rise di gusto.

Ginny sapeva che c'era molto di più di quello che Hermione diceva, ma sapeva anche che sarebbe rimasto un segreto. L'amica riguardo a certe cose era sempre stata una ragazza complicata, non esternava mai i suoi sentimenti, nemmeno con Ginevra con cui aveva un rapporto quasi fraterno.
Ma la ragazza capiva l'amica, la guardava negli occhi un secondo e già sapeva tutto.
Ginevra aveva visto negli occhi di Hermione quella scintilla che pensava non ci fosse più, ogni volta che era in presenza di Draco Malfoy.
Allo stesso tempo però la vedeva strana, come se le mancasse qualcosa, e stranamente non riusciva a capire cosa.
Per questo, insieme a Draco, aveva architettato tutto nei minimi particolari affinché i due fossero felici insieme, come lo erano lei ed Harry.

...

Hermione era diretta all'ufficio di Lumacorno, aveva in mano il regalo di natale per Draco che gli avrebbe dato prima della cena.
Visto che i suoi migliori amici avevano deciso di non venire,Hermione aveva deciso di non invitare nessuno ma piuttosto di andare con Draco.
Per la mente le era passata l'idea di invitare Ronald, ma il ragazzo si sarebbe annoiato e oltretutto aveva da fare con i preparativi per la festa di Capodanno, o almeno questo è quello che gli aveva detto Harry.
"hey Hermione!" si sentì chiamare da dietro la ragazza, che si voltò e trovò il suo accompagnatore.
"hey ciao" i due si raggiunsero e lei gli diede un bacio sulla guancia. Era il loro modo di salutarsi, e lei riservava questo trattamento solo a lui e a volte all'ex ragazzo.
"sei bellissima" ed Hermione arrossì, aveva indossato un vestito che le aveva prestato Ginevra per quella sera.
Era nero a maniche lunghe e sulla schiena, a coprire la parte aperte del vestito, c'era un pizzo piuttosto coprente ma che dava quel tocco in più ad un vestito molto semplice, lungo fino al ginocchio, e quel giorno la ragazza aveva deciso di finire il look con dei tacchi che slanciavano la figura già snella della ragazza.
"tieni, il tuo regalo" disse Hermione, impaziente di vedere la reazione del ragazzo.
Non era niente di speciale, ma per Hermione era importante che lo avesse lui.
Draco lo aprì e ne rimase sorpreso, ma non lo capì a pieno.
"è un libro babbano, è il mio preferito" disse Hermione, che dentro di lei iniziò a temere che il ragazzo non avesse apprezzato il regalo.
"se non ti piace lo posso cambiare..." continuò a parlare Hermione, visto che il suo interlocutore si era fermato a guardare il libro e non aveva ancora detto una parola.
"no è..." il ragazzo la guardò e sorrise.
"è il regalo più bello che qualcuno mi abbia mai fatto" e poi l'abbracciò, e il cuore di Hermione si scaldò.
"ora il mio!" disse Draco, porgendole il suo regalo.
Hermione alla sola vista del pacchetto capì che era un libro, e rimase felice al pensiero di quanto i due fossero più simili di quanto immaginava.
Lo aprì e si rese conto che era il libro che voleva leggere da tantissimo tempo, ma non aveva mai avuto il tempo di andare a comprare vista la scuola, ma come faceva a saperlo?
Hermione sorrise, era un gesto bellissimo.
Lo guardò e lo avvicinò a sé.
"è un regalo bellissimo, grazie" e gli diede un bacio sulla guancia.
La ragazza aveva capito, era stata ovviamente Ginevra a dirglielo.
Ma perché il ragazzo si interessava tanto a lei?

"signor Malfoy, signorina Granger benvenuti!" disse il professor Lumacorno, accogliendo i due  alla festa. Erano già tutti arrivati ed erano molti di più di quanto i due avessero immaginato.
"buonasera professore" disse Hermione sorridendo.
Draco era emozionato all'idea di esser venuto con lei quella sera, di essere il suo accompagnatore.
Ginevra aveva calcolato tutto ad occhio, sarebbe stata una serata speciale per i due, e Draco non voleva perdere l'occasione di dimostrare a Hermione i suoi sentimenti.
Era innamorato. Guardava la ragazza e vedeva l'unico motivo per svegliarsi ogni giorno e non mollare mai.
Voleva lei ad ogni costo, aveva bisogno di lei, e sta volta non avrebbe fatto errori.

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