"come sto?" chiese Hermione sistemandosi il vestito.
Era lungo e di seta, color grigio quasi argento, aveva uno scollo morbido sul davanti e le spalline erano sottili.
Hermione si sentiva quasi a disagio con quel vestito, mostrava troppo secondo lei. Invece Ginny continuava a ribadirle che era bellissima e, per una sera, poteva andare più che bene.
"sei perfetta" disse Ginevra affiancandola vicino allo specchio e guardandola.
"Draco non ti leverà gli occhi di dosso nemmeno per un attimo" sussurrò poi, scuotendo Hermione per un braccio.
"Ginny dovresti lasciar perdere con questa storia"
"e tu dovresti ammettere i tuoi sentimenti" disse la rossa girandosi e tornando alla sua postazione trucco.
"io non devo ammettere un bel niente!" la ribeccò Hermione, allora Ginevra si girò sulla sedia a guardarla.
"Hermione smettila, io non vedo il problema ad ammettere che lui ti piace!"
"a me lui non piace!"
Ma Hermione sapeva che non era così, sapeva che aveva iniziato a provare qualcosa per lui.
Ginevra tornò a truccarsi e non rispose all'amica, che si mise i tacchi e poi si sistemò i capelli.
Ginny ora era pronta e si guardava allo specchio, stava per uscire dal dormitorio per andare alla stanza delle necessità: lei, Harry e Ron sarebbero andati prima per accogliere gli invitati alla festa.
Ma prima di aprire la porta la ragazza si fermò e si girò verso l'amica.
"Hermione io so che tu non vuoi soffrire"
Questo spiazzò la mora, che si girò a guardare Ginevra pensando che le avesse letto nel pensiero.
"ma se non esprimi ciò che provi...soffrirai di più" poi andò via, lasciando la ragazza con mille dubbi per la testa.
Cosa avrebbe dovuto fare?Hermione era davanti la stanza delle necessità, stava aspettando il suo accompagnatore con cui aveva appuntamento.
Molti studenti nel frattempo erano arrivati e molti si erano fermati a congratularsi con lei.
"che bel vestito!" "Hermione sei davvero stupenda!" e altri commenti simili che però alla ragazza non erano piaciuti.
Si sentiva quasi un oggetto, non le piacevano tutti quei commenti lusinghieri solo perché per una sera aveva deciso di vestirsi bene e truccarsi a modo.
Hermione non voleva esser apprezzata solo per la sua bellezza, ma per il suo carattere.
A lei non importava esser bella, lei voleva essere felice, e sapeva che la felicità l'avrebbe trovata in un solo modo: ammettendo a sé stessa i propri sentimenti.
"hey" si girò e ad interromperla dai suoi pensieri c'era lui: bello come il sole, raggiante e con un sorriso che avrebbe fatto innamorare chiunque.
I due si abbracciarono e allora Hermione si ricordò le parole di Harry, e finalmente capì cosa intendesse. Lui per primo aveva capito la chimica tra i due.
'abbi cura di lei, Draco" in quel momento avrebbe voluto abbracciare l'amico e ringraziarlo di tutto quanto, perché Hermione ora lo sapeva: lei amava Draco Malfoy, e lo amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
L'ha amato dal primo scusa e non aveva mai smesso, solo che non l'aveva ancora capito.
Lo guardò negli occhi.
"Io non ti lascio andare" disse la ragazza tra sé e sé, ed era una promessa.Draco arrivò davanti alla stanza delle necessità e la vide. Era stupenda, ma lei lo era sempre. In tutto, nella sua bellezza, la sua intelligenza, il suo carisma. Non c'era cosa che le mancasse, aveva tutto ciò che il ragazzo sognava e l'amava.
Nessuno l'avrebbe superata, nessuno mai.
I due si abbracciarono e poi si guardarono negli occhi.
Nonostante il discorso che gli avevano fatto Ginevra e Harry lui rimaneva convinto dei suoi pensieri, probabilmente la ragazza amava Ronald Weasley e non lui, e vederla lì dinanzi gli fece male. Avrebbe voluto averla tutta per sé. Ma quella sera non se la sarebbe lasciata scappare, voleva passare tutto il tempo con lei.
"Hermione ha invitato te stasera, non lui!" le parole di Harry gli risuonavano in testa e si meravigliò del fatto che proprio lui per primo aveva capito quello che il ragazzo provava per l'amica.
"andiamo?" disse Draco, porgendole la mano.
Hermione annuì e strinse la mano del suo cavaliere e insieme entrarono al party.I due si guardarono intorno, la stanza era già piena di ragazzi e ragazze, principalmente i più grandi, che già ballavano sotto la musica che Draco ed Harry avevano preparato per la festa.
"guarda! stanno già mangiando!" disse Hermione indicando il tavolo con i vari spuntini che le due ragazze avevano ordinato da Madama Piediburro, e Draco si ricordò di quel loro primo "appuntamento" e ricordò la conversazione che aveva avuto con quella dolce signora: "io so chi siete...non vi avrei mai immaginati insieme!"
"oh no no non stiamo insieme, siamo solo..."
"tranquillo mio caro, arriverà il vostro momento"
Com'era mai possibile che tutti, persino una pasticciera che li conosceva solo per nome, si fossero già accorti della chimica tra i due, ma a loro ci era voluto molto più tempo?
Draco guardò la ragazza accanto a lei che nel frattempo stava salutando la migliore amica e il suo fidanzato Harry Potter, era piena di vita e bellissima.
"Hey, vi state divertendo?" una chioma rossa bloccò i pensieri di Draco: Ronald si era appena palesato davanti a loro e il serpeverde per la prima volta dopo anni lo vide in giacca e cravatta, pensò che non sembrasse nemmeno lui.
Aveva un sorriso da un orecchio all'altro e in mano teneva un bicchiere contenente un liquido rosso che Draco non riuscì a identificare, nonostante le sue grandi doti in pozioni.
"siamo appena arrivati, in realtà" parlò il biondo sorridendogli, ma notò che il rosso aveva occhi solo per la sua ex ragazza.
E come dargli torto? tutti vorrebbero una ragazza come lei e tra i due c'era un'attrazione che Draco poteva solo immaginare.
Si sentì triste a quel pensiero, e decise che per quella sera avrebbe fatto finta di niente: il giorno dopo sarebbe tornato alla triste realtà ma, per quella sera, volle far finta di pensare che Hermione provasse qualcosa per lui.
"oh stai bevendo il mio punch!" disse la mora indicando il bicchiere del rosso.
"il cosa?" chiese il biondo, non aveva mai sentito parlare di quella bibita.
"è una bevanda babbana, dovresti prenderne un po'" rispose Harry, guardando verso il tavolo delle bevande dove Draco vide una grande ciotola in vetro con dentro quel liquido rosso.
Così il gruppo andò al tavolo e ognuno si servì del suo bicchiere, decidendo di proclamare il primo brindisi della serata.
In quel momento li raggiunsero anche Neville e Luna, che si accodarono a loro.
Hermione sollevò il bicchiere in aria e prese la mano di Draco, che ebbe un sussulto.
I due si guardarono, sarebbe stato difficile dimenticare tutto per una sera.
"a noi" disse semplicemente, ma con il calore e le sensazioni che solo lei sapeva dare. Aveva detto due semplici parole, ma aveva racchiuso tutto in esse.
A loro, un gruppo di adolescenti che aveva passato di tutto e di più.
A loro che avevano sconfitto il signore oscuro, a loro che avevano deciso di guardare avanti alla vita perdonando e amando.
Draco guardò uno ad uno le facce del suo gruppo, e pensò che tutti avrebbero meritato molto di più dalla vita, ma erano comunque felici.
"a noi" ripetè Ginevra seguita poi dagli altri, che sollevarono il bicchiere e poi bevvero il contenuto all'unisono.
"e ora divertitevi, ed Hermione tu non preoccuparti di niente che riguardi la festa, ci penso io! " disse la rossa alla migliore amica facendola ridere, poi ognuno si allontanò."secondo i miei calcoli, tra poco ci sarà un lento...Ginevra ha obbligato Harry ad aggiungerlo alle canzoni di stasera" disse Draco guardando la ragazza e ridendo, erano seduti su un divanetto e da quando erano arrivati non avevano smesso di parlare un secondo. I due insieme si divertivano un mondo. Avevano scommesso su un paio di coppie che si sarebbero lasciate entro la serata,e su altre tre che invece si sarebbero formate.
Hermione si alzò e porse la mano al ragazzo.
"vuoi ballare con me?" chiese la ragazza divertita, ma come poteva dirle di no?
Il ragazzo si alzò prendendole la mano e insieme andarono verso la pista, aspettando quella canzone che, dopo qualche minuto, finalmente arrivò.Draco stringeva le mani intorno alla vita della ragazza, le dita gli scivolavano sul tessuto di seta del vestito che quella sera aveva suscitato l'interesse di tutti.
La ragazza stringeva le sue mani sulle spalle del ragazzo e insieme si muovevano sulle note della musica, i due si guardavano negli occhi non smettendo nemmeno per un secondo di sorridere.
"ti ricordi la prima volta che abbiamo ballato?" sussurrò la ragazza.
"quella volta ti ho invitato io" i due risero all'unisono e poi Hermione poggiò la testa sul petto del ragazzo.
In lontananza Draco vide Ginny e Harry guardarli, i due ballavano insieme eppure non smettevano di preoccuparsi per loro due.
Forse è così che si comportano gli amici veri, pensò Draco sorridendogli, cercando di rassicurarli e i due tornarono a ballare tranquilli.
Il Serpeverde poteva sentire da lì la chimica tra i due, poteva sentire quanto erano innamorati e quanto entrambi fossero felici di essere lì. L'una nelle braccia dell'altro, ad amarsi e sostenersi ogni giorno.
Draco voleva lo stesso, e l'avrebbe ottenuto.
Si fece coraggio e si preoccupò sentendo il suo cuore battere all'impazzata, la ragazza se ne sarebbe accorta.
"Hermione" sussurrò Draco, facendo incontrare gli occhi di Hermione con i suoi.
"si?"
In quel momento per il ragazzo c'erano solo loro due, il resto delle persone alla festa erano spariti, invisibili.
Voleva solo stare stretto a lei e baciarla.
Le mise due dita sotto al mento e avvicinò il viso a quello della ragazza, erano a pochi centimetri di distanza, tanto che i loro nasi quasi si sfiorarono.
Hermione sorrise, forse lo voleva anche lei?
Forse Draco non ci aveva capito niente davvero, come diceva Potter, forse la ragazza provava veramente qualcosa per lui.
Guardò le sue labbra, erano carnose e rosa, non vedeva l'ora che si congiungessero alle sue in un dolce bacio.
Un bacio che desiderava, bramava da ormai troppo tempo.
Draco si avvicinò ancora e le loro labbra si sfiorarono.
Dentro di lui sentiva che il suo cuore si stava riparando. Sentiva che di lì a momenti, sarebbe stato felice davvero.
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Un nuovo inizio
أدب الهواةGli ultimi mesi del 1998 incombevano, l'estate era finita e il valoroso gruppo dei Grifondoro portava ancora alle spalle i fantasmi della guerra. Dall'altra parte, un pentito Serpeverde cerca la sua redenzione, cercando l'onore per il nome della sua...