7|Strane sensazioni

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"quindi dove ci aspetta?" chiese Neville ad Hermione, agitato per il pomeriggio che lo stava aspettando.
"in giardino, però calmati" disse Hermione che aveva sentito l'agitazione nella domanda del ragazzo.
"che devo dire io?" chiese di nuovo Neville, che a quanto pare non aveva sentito ciò che le aveva appena detto l'amica, e cioè di stare calmo.
"niente, parlerà lui ma ora fermati" Hermione lo prese per un braccio fermando la loro camminata verso Malfoy.
"che hai? sei stato tu a dirmi di dargli una possibilità" disse Hermione.
"si lo so ma non ho avuto il tempo di metabolizzare la notizia!" disse Neville, ma senza dire altro Hermione continuò a camminare seguita dal ragazzo che ormai ci aveva rinunciato. Finalmente lo videro da lontano, solo come al solito.
"capisci perché voglio dargli una possibilità? anche a te l'altra volta è sembrato solo, e questa ne è la prova" disse la ragazza, per poi andare spedita dal biondo.
"hey Malfoy!" e Draco alzò lo sguardo, diretto ad Hermione che l'aveva chiamato. Sorrise, ed Hermione si sentì stranamente leggera, e Neville se ne accorse.
"vieni Hermione, che fai li ferma?" disse il ragazzo attirando la sua attenzione.
Ed Hermione così si accorse di essersi fermata a guardarlo e sorridere.
"ma cosa mi sta succedendo?" disse tra sé e sé, sperando che i ragazzi non l'avessero sentita.
Arrivati davanti a lui i due ragazzi si guardarono negli occhi, non sapendo cosa dire o da dove iniziare.
"allora Neville, Malfoy ha qualcosa da dirti" incitò Hermione il ragazzo a parlare, dandogli una spinta sul gomito e mettendosi davanti tra i due. Draco iniziò ad agitarsi, ed Hermione lo notò da come si sfregava le mani.
All'inizio la ragazza non capiva il perché fosse così difficile per lui chiedere scusa, ma poi guardandolo bene in quella situazione capì: Chi perdonerebbe mai il bullo che ti ha tartassato per anni?
Hermione allora pensò che perdonare è facile a volte, ma chiedere scusa lo era ancora di più: Draco doveva mettere da parte l'orgoglio e buttare quella dignità che gli era rimasta, anche se la ragazza pensava che facendo così le persone lo avrebbero rispettato davvero.
Istintivamente Hermione gli prese la mano e la strinse cercando di rassicurarlo, e così i due si guardarono e il biondo le sorrise. Ora sembrava più tranquillo pensò la ragazza.
"Neville ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto passare, per tutti gli errori che ho fatto in passato...non ho scuse, ma ti chiedo di perdonarmi" disse finalmente Draco.
Hermione si sentì soddisfatta, guardava il ragazzo come se fosse una sua piccola creazione riuscita bene. Il ragazzo la guardò di nuovo sorridendo, si sentiva libero ed Hermione lo capì dal suo sguardo.
Quegli enormi occhi azzurri erano felici, non come li aveva visti a inizio anno: spenti e senza speranza.
Entrambi guardarono Neville, che sembrava indeciso sul da farsi, ma la ragazza sapeva che Neville era troppo buono per non perdonarlo.
"va bene Malfoy, ti perdono" disse infine sorridendo, così Draco lasciò la mano di Hermione e i due si strinsero le mani come in segno di resa.
La ragazza alla mancanza di quel tatto si sentì strana, come se volesse di più.
'smettila Hermione!' pensò, e così guardò i due sorridendo.
"andiamo ai tre manici?" chiese la ragazza cercando si smettere di pensare, poi i tre si avviarono ad Hogsmeade.

...

Draco si ritrovò dinanzi a Neville, non sapeva assolutamente cosa dire, le parole gli si bloccarono in gola. D'un tratto sentì un contatto nuovo, si girò e vide che Hermione gli aveva preso la mano e le loro dita si erano incrociate. Si sentì strano a quel tocco nuovo e inaspettato, ma bellissimo. Le sue mani erano morbide e trasmettevano calore, e per un momento il ragazzo ebbe paura di iniziare a sudare e farci una brutta figura, e dinanzi a lei lui si faceva sempre un po' più bello.
E se n'era accorto quando, prima di uscire dalla sua camera, ci aveva messo mezz'ora solo per scegliere quale cravatta indossare.

Quando perse il contatto con lei per stringere la mano di Neville, Draco sentì un vuoto, e così la guardò un secondo si sfuggita e vide il suo sguardo perso: 'che anche lei stesse iniziando a sentire qualcosa di strano? ma che idea stupida, la Granger non potrebbe mai passare da un tipo come Ronald Weasley a me, siamo completamente diversi' pensò il ragazzo, per poi accorgersi che Hermione aveva chiesto di andare ai Tre Manici di Scopa, e i due l'avevano seguita.

Draco si sentiva un po' in imbarazzo mentre i due amici parlavano, si sentiva fuori luogo, non sapeva assolutamente cosa dire.
"Te che vuoi fare finita scuola?" gli chiese improvvisamente Neville, lasciando Draco sorpreso, nessuno si era mai interessato davvero a lui.
"io credo che mi godrò quest'estate e poi cercherò un lavoro al ministero, mi piacerebbe fare l'Auror effettivamente...e te invece?" disse Draco felice, per la prima volta aveva detto a dei suoi 'amici' se si possono considerare già amici, quello che voleva fare in futuro.
"vorrei diventare professore, te Hermione?" chiese Neville alla ragazza, che Draco vide però in difficoltà.
"io ancora non lo so in realtà" disse velocemente, per poi bere un sorso della sua burrobirra. Draco capì che probabilmente non voleva parlarne, chissà come mai pensò.
"ma gli Weasley e Potter dove sono ora?" chiese Draco cercando di cambiare discorso, e lei lo capì e la vide calmarsi, per poi sorridergli. Il ragazzo si sentì nuovamente leggero, era così bella quando sorrideva la Grifondoro.
"hanno deciso di allenarsi oggi" disse Neville, che però non si era accorto che i due ragazzi ancora si guardavano e non lo stavano ascoltando. Erano persi l'uno negli occhi dell'altra, non capendo cosa gli stesse succedendo. Hermione distolse per prima lo sguardo, puntandolo verso il basso ma continuando a sorridere.
'ma che mi succede?' pensò Draco, per poi bere la sua burrobirra e guardando Neville che aveva iniziato a  parlare dell'ultimo libro che aveva letto.

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