Capitolo 3

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Harry avrebbe dovuto calcolare meglio le sue mosse. Entrare in camera di Sirius per recuperare abiti e vecchi libri di scuola gli causò una fitta di dolore. Quando trovò la forza necessaria per aprire la porta, si rese conto che qualcuno era sicuramente stato lì, e fu allora che trovò sul pavimento la lettera scritta da sua madre indirizzata a Sirius.

Il foglio era strappato e il testo non era completo, ma Lily parlava di Harry, i suoi piccoli progressi da minuscolo esserino, come testimoniava la foto lacera di un bambino su una scopa.

Harry perse il conto di quante volte lesse le stesse identiche parole,  ogni volta con sfaccettature diverse, come se fra quelle righe si nascondesse la personalità di sua madre. Come se ogni parola fosse una parte di lei, come se esse potessero svelargli una verità di cui nessuno era al corrente, e che era lì, pronta per essere rivelata solo a lui.

Harry strinse la lettera al cuore, il pianto gli si bloccò in gola.

In qualche modo, tutte le persone che lo amavano erano morte per proteggerlo, tutti avevano pagato al posto suo.

Per la prima volta nella sua vita la sensazione di abbandono gli parve sconosciuta, nuova e lacerante. Per la prima volta una parte di lui sperò che lo trovassero. Per morire, e smettere di vederli morire.

Quando riuscì a riottenere una parvenza di calma, si mise all'opera. Raggruppò una serie di vestiti ed il necessario per spostarli nella stanza da letto che aveva usato con Ron e uscì sigillando la porta. Poi, in mezzo al corridoio notò qualcosa che attirò completamente la sua attenzione. Su una porta adiacente a quella di Sirius svettava una targa dorata che riportava la dicitura Regulus Arcturus Black. R.A. B.

La comprensione si fece strada nella sua mente, era riuscito ad aprire il medaglione e al suo interno un biglietto recitava:

So già che sarò morto da tempo quando leggerai questo biglietto, ma volevo che tu sapessi che ho scoperto il tuo segreto. Ho il vero Horcrux e ho intenzione di distruggerlo il più presto possibile. Affronto la morte con la speranza che, quando incontrerai il tuo Rivale, sarai di nuovo mortale.

R.A.B.

R.A. B. Nient'altro era che il fratello minore di Sirius, Mangiamorte che a detta della sua famiglia era stato ucciso per insubordinazione al regime di Voldemort, ora Harry sapeva la verità.

Lanciò i vestiti sul letto e corse trafelato giù per le scale, verso la sala da pranzo dove l'occhiata annoiata di Malfoy lo accolse,bloccato.

"Potter non mi sento più le mani, potresti darmi un attimo di tregua, ti ho già detto che non posso andare da nessuna parte" disse muovendo le dita strette da una corda.

Il cuore di Harry quasi scalpitava e non ci pensò molto quando gli liberò le mani con un colpo di bacchetta. Malfoy se le massaggiò lentamente gemendo per la ripresa circolazione del suo sangue,finalmente libero.

"Sembri..quasi felice" constatò indagatorio Draco.

Harry riprese a camminare su e giù per la stanza, sollevando un pò di polvere.

"Kreacher!" l'elfo comparve con un crack e si abbassò con il naso a terra.

"Kreacher devi dirmi tutto quello che sai su padron Regulus"

L'espressione dell'elfo passò nell'immediato dal solito lieve disprezzo a stupore.

"Cosa vuole sapere..su Padron Regulus, Signore?"

Harry cercò di contenere l'eccitazione, lanciando uno sguardo a Draco che al momento era visibilmente confuso.

"Lui..Lui aveva qualcosa che mi serve. Un medaglione. E' simile a questo"disse, estraendo il falso da sotto il maglione. Gli occhi di Kreacher si illuminarono e incupirono subito dopo.

"Padron Regulus lo aveva dato a Kreacher, tanto tempo fa. Kreacher ha provato a distruggerlo Padron Potter ma non c'era nessun modo, e così ha tradito la fiducia del padrone" l'elfo cominciò ad agitarsi"povero il padrone, morto solo in quel lago orribile.."

"Kreacher, per favore, raccontami tutto ciò che ricordi"

L'elfo emise un respiro tremolante "Una notte il padrone disse a Kreacher che il Signore Oscuro l'aveva scelto per un importante compito e che era un onore per la casata Black. Così Kreacher andò al lago e soffrì tanto..." i lampi di memoria di Harry lo costrinsero a chiudere gli occhi al ricordo di Silente che beveva la pozione dalle sue mani. "Ma poi il signore Oscuro se ne andò e lasciò Kreacher lì pensando..."

"Che saresti morto, ma gli elfi possono sempre tornare dai propri padroni"concluse Harry. Kreacher annuì.

"Quando Kreacher tornò a casa padron Regulus era arrabbiato con il Signore Oscuro. Fece promettere a Kreacher di tenere il medaglione e tornammo al lago.." la voce dell'elfo si incrinò.

Harry addolcì il tono "E dimmi, dove si trova ora? Dobbiamo distruggerlo, per padron Regulus." Kreacher si incupì.

"Quel lurido ladro, sporco mezzosangue.."

"Chi Kreacher, chi l'ha rubato" lo esortò Harry.

"Mundungus Fletcher"

Harry esalò un respiro profondo.

"Ti do un compito, Kreacher, trova Mundungus Fletcher e portalo qui."

Gli occhi di Kreacher si illuminarono e con un profondo inchino ad entrambi i ragazzi, si smaterializzò.

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