Breaking Chains

Capitolo 11

Nei giorni successivi il clima di flebile fiducia che si era instaurato era così fragile che Harry tentò in ogni modo di non testarne i limiti. Come aveva ben presto scoperto, Draco aveva conoscenze sulla magia nera che andavano molto oltre quello che Harry avrebbe potuto fare da solo. Nonostante questo, con grande frustrazione di Draco, nulla di ciò che fecero riuscì a danneggiare il medaglione che continuava a pulsare pieno di vita tra le loro mani. Era successo più volte che Harry sentisse l'istinto di prendere a pugni il compagno, più lo indossava, più era nervoso, irascibile e stanco. Così sotto consiglio di Draco, smise di indossarlo per un pò.

Si erano spostati, il campo base era sempre protetto da incantesimi resistenti ma Draco considerava più saggio tenersi in movimento, mentre tentavano di capire le mosse successive.

"Vorrei solo che mi avesse detto di più" disse Harry sospirando, seduto nella piccola radura lituana in cui si erano trasferiti.

Draco era accasciato a pochi metri, contro un albero, esausto dall'ennesimo tentativo fallimentare.

Stava leggendo alcuni antichi manufatti Black, in cerca di informazioni, lo faceva spesso, spinto anche dalla curiosità per tutto ciò che era proibito.

Era un lato di lui che Harry poteva comprendere solo in parte, tuttavia riconobbe che in quelle circostanze era d'importanza vitale.

"Potter..?"

"Mh" disse sfregandosi gli occhi.

"Spiegami ancora come hai distrutto il diario."

"Con una zanna di basilisco e ha sanguinato."

Draco rimase un attimo in silenzio, riflettendo su quell'informazione.

"Chiaramente dobbiamo partire da questo, da ciò che abbiamo in mano. Il veleno di Basilisco è un veleno molto difficile da combattere, il suo unico antidoto sono le lacrime della fenice. Per ovvie ragioni è anche molto raro." Harry lo ascoltava senza emettere un suono.

"Questo libro" disse Draco battendo l'indice su un tomo rivestito in pelle sgualcita "...ci da un'unica informazione in merito. Un Horcrux dev'essere distrutto al di là di ogni possibile riparo magico. Ecco perchè, il veleno funzionò."

Harry si strinse nelle spalle.

"Hai idea di dove poter trovare un basilisco?"

"L'idea di vederti fare gli occhi dolci ad un grosso serpentone mi attira molto Potter ma no, non intendevo dire questo. Come lo hai ucciso?"

"Con la spada di Grifondoro..."

Draco lo fissò, impaziente.

"L'argento dei folletti è in grado di assorbire tutto ciò che lo fortifica."

Harry dopo qualche secondo di incertezza si alzò, nervoso e scomposto.

"Oh, dannazione perfetto! E adesso? Come diamine faccio a sapere dove si trovi la spada? Cosa ne facciamo di questa preziosa informazione?"

Draco fece spallucce.

"Beh Potter, non ne ho idea. Ma almeno sai che un piano per poterli distruggere c'era eccome."

"Magra consolazione" sputò Harry tra i denti. Poi bloccò il suo muoversi in cerchio.

"Voglio andare a Godric's Hollow." gli uccellini cantavano allegramente, ignari della discussione.

Draco lo guardò, confuso.

"E per quale motivo, di grazia?"

"Io... non lo so ok? Sento di doverci andare."

Draco sospirò "Potter, non abbiamo tempo per i sentimentalismi, dobbiamo studiare le prossime mosse."

"Non ci sono prossime mosse!" gli urlò lui.

Draco lo fissò, imperscrutabile. "Toglitelo"

Harry si tolse l'Horcrux dal collo, lanciandolo nervosamente a terra. Poi, respirò lentamente.

"Ci voglio andare davvero. In qualche modo so di doverci andare. Magari Silente ha pensato che avrei voluto vedere il posto in cui...tutto è inziato. Avrebbe senso, no?" disse cercando di convincere più se stesso.

Draco inarcò un sopracciglio, scettico.

"Se pensi che possa esserci d'aiuto...andremo, Potter ma temo che il Signore Oscuro abbia spie a tutti i tuoi precedenti indirizzi, compreso Godric's Hollow."

"Saremo prudenti" disse Harry, finalmente tranquillo addentando il suo panino.