Capitolo 4

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Draco non sapeva il perchè quel ninnolo fosse così importante ma nonostante le condizioni in cui si trovava non poteva fare a meno d'incuriosirsene. Intanto Harry aveva versato del porridge in due ciotole, e ancora perso nei suoi pensieri si era seduto al tavolo davanti a lui mangiucchiando.

"Che cos'è in realtà"

"Mh,cosa?" chiese Harry confuso, probabilmente non lo stava ascoltando .

Draco si passò una mano tra i capelli, esasperato.

"Che cos'è realmente questo medaglione Potter, tanto importante che il Signore oscuro l'ha nascosto così accuratamente. Una qualche arma da usare contro di lui, forse?"

Harry sbattè il cucchiaio contro il tavolo di legno.

"Pensi davvero che sarei così stupido da rivelare ad un mangiamorte dettagli simili?" lo disse con disprezzo, quasi sputando.

Draco tremò appena, come fosse stato insultato.

"Io non.."

"Si che lo sei, ho visto il marchio Malfoy!"

"Non intendevo dire questo" disse Draco, serio.

"Non sai nulla Potter. Tu non c'eri."

"Si beh, non c'è nulla che io voglia sapere..." disse lui ricominciando a mangiare.

Draco rimase in silenzio. Nell'aria stantia, solo il rumore delle loro posate rompeva la cappa creata dall'assenza totale di suoni.

Poi Draco appoggiò il cucchiaio con delicatezza, congiunse le mani sul tavolo e iniziò a parlare.


"Quando mio padre fu rinchiuso ad Azkaban la nostra famiglia si sfaldò. Mia madre cadde in depressione. La zia Bella iniziò a convincerla che l'unico modo per risollevare le sorti della nostra famiglia fosse usare me. E così fecero. Credi davvero che io abbia mai desiderato un terzo di ciò che mi è successo?" fece una pausa, guardandolo negli occhi. Poi, indossò il suo solito sorriso amaro.

"Ti chiamano Colui che è Sopravvissuto. Io sono sopravvissuto, a tutto ciò che ho subito. E' facile sopravvivere dove tutti ti amano,Potter di qui, Potter di la. La povera vittima. Colui che dev'essere protetto ad ogni costo! Prova a sopravivvere invece in un covo di serpi, dove tutti ti reputano uno smidollato, dove si divertono a infliggerti punizioni corporali, umiliazioni. Malfoy Manor era un vero e proprio bordello." Draco chiuse gli occhi, il tono inviperito. "Non puoi giudicarmi Potter, non te lo permetto. Per essere equi avremmo dovuto vivere le medesime situazioni".

Harry era in silenzio, lo fissava. I suoi occhi verdi sembravano nettamente più scuri del solito.

"C'è comunque sempre una scelta, Malfoy. C'è chi come Regulus ha scelto il bene invece che il male, e si è ribellato."

Draco sbuffò, infastidito.

"E guarda dov'è finito, infatti!" poi si spinse in avanti,nervoso, le pupille ristrette "Bene e male non esistono, Potter.Dove credi che sarebbe finita mia madre, se io fossi morto. Cosa credi avrebbero fatto di lei?" e rimase a fissarlo, schifato.

Poi si rilassò sulla sedia, voltandosi a guardare il corridoio dov'era scomparso Kreacher.

"Ho fatto il possibile. Forse avrei dovuto fare di meglio. Ma questo è stato e nella mia vita non ho mai avuto scelta".

Harry si prese qualche minuto per riflettere. Non aveva mai pensato alla complessità di ciò che stava dietro a una facciata perfetta. E la famiglia Malfoy era questo, una facciata saldamente costruita,vanesia. Non aveva lasciato spazio a dubbi quando aveva additato nella sua mente i Malfoy come "malvagi". Ma Draco in fondo non era troppo diverso da Harry e a ben pensarci, nessuno dei due aveva avuto il beneficio di scegliere le proprie azioni conconsapevolezza.

Harry si schiarì la gola, confuso.

"Non ho più intenzione di parlare delle percentuali di colpa, in ogni caso una persona innocente è morta" disse, indurendo il tono.

"Certo che non ne vuoi parlare, è infinitamente più semplice vedermi come il cattivo e fermarti a ciò." ripose l'altro, con scherno.

"Già...Beh in ogni caso, Malfoy, non credere che la mia vita sia stata una passeggiata. Non credere che non mi urtasse ricevere attenzioni,fossero esse sincere o con secondi fini, non mi è mai importato della fama, contrariamente a quanto credi tu. E non ho mai scelto questo destino, con questo carico di responsabilità o con queste..morti, sulla coscienza, ma probabilmente questo è ciò che sono, ciò per cui sono stato cresciuto. Questo è il mio destino."

Non fu necessario il sorrisetto triste di Draco perchè Harry si rendesse conto di quanto i loro discorsi fossero simili.

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