Capitolo 5

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L'instancabile elfo domestico tornava durante la notte per lasciar loro pronti almeno i pasti. Harry accolse sollevato quella gentilezza, non sarebbe mai stato in grado di cucinare e tanto meno Malfoy. Ancora non sapeva cosa avrebbe fatto di lui, ma sperava che la sua conoscenza delle arti oscure avrebbe potuto in qualche modo facilitargli il compito che Silente gli aveva lasciato.

Draco dal canto suo era in qualche modo grato che la situazione si fosse evoluta in questi termini, di certo il suo ritorno a casa non sarebbe stato accolto con benevolenza. E Potter, per quanto disapprovasse i suoi metodi e la sua persona, era stato sicuramente più tollerante di quanto non lo sarebbe stato il Signore Oscuro nei suoi confronti.Tremò al pensiero delle torture che avrebbero subito, lui e sua madre.

In quei giorni Draco aveva anche molto a cui pensare, la curiosità di comprendere che cosa nascondesse il medaglione era la sua unica distrazione, così con la scusa di fare conversazione, annoiato,cercava di estorcergli qualche informazione. Ma Harry non si era lasciato sfuggire molto, rimaneva chinato  sui libri della biblioteca privata Black per lunghe ore, l'unica cosa che sapeva con certezza era che avrebbe dovuto distruggerlo ad ogni costo. Da un lato era decisamente affascinato da qualunque potente magia oscura fosse ospitata in quell'oggetto.

Il quarto giorno Kreacher tornò e con uno schiocco avvisò che avrebbe portato Mundungus a casa per cena, come gradito ospite. Draco rise a quell'affermazione e Harry ringraziò l'elfo, conscio che avrebbe dovuto nascondergli la presenza di Draco. Così quella sera lo chiuse al piano di sopra, lasciandolo frustrato dal non poterci veder chiaro in ciò che stava accadendo.

In ogni caso per Harry la sfiducia nei suoi confronti non era cambiata,anche se spesso la presenza annoiata di Malfoy lo tratteneva dal sentirsi completamente solo.

Mundungus comparve verso le nove, trascinato da un Kreacher visibilmente soddisfatto.

"Eccolo padrone, l'ho trovato!"

"Ti ringrazio Kreacher, resta pure qui"

Mundungus si dimenava in un angolo ma Harry lo disarmò prendendo al volo la bacchetta.

"Hey!"protestò lui infastidito "...se è per quello che è successo con Malocchio io.."

"Non è per questo Mundungus. So che hai rubato in questa casa alcuni oggetti di valore. Quello che mi interessa è un medaglione, simile a questo"

Inizialmente Mundungus negò, ma sotto la bacchetta minacciosamente alzata verso di lui alla fine cedette.

"Non ricordo, probabilmente l'ho venduto a una strega, mi pare fosse del ministero. Bassa, grassottella, una vera megera.." poi fece cadere lo sguardo sul tavolo da pranzo ed esclamò "eccola lì,proprio lei!"

Harry girò lo sguardo e sulla copertina del Profeta la Umbridge lo fissava con un'aria estremamente soddisfatta.



"Fammi capire, Mundungus ha venduto il tuo prezioso cimelio di famiglia alla Umbridge per salvarsi la pelle?" chiese Draco tamburellandosi le dita sul mento ed Harry sbuffò.

"A quanto pare"

"E ripetimi il tuo brillante piano per farti ammazzare Potter"

"Devo entrare al ministero, trovarla, sostituire il medaglione con il falso e uscire da lì intero."

"Sai che non potrai mai uscire da lì vivo, vero? I Mangiamorte e il Signore Oscuro possiedono mezzo Ministero, se non tutto il personale nella totalità."

Harry si stava infastidendo.

"In più Potter, cosa credi che faranno i Mangiamorte quando ti riconosceranno? E soprattutto, cosa ne sarà di me subito dopo?"

Harry sbattè prepotentemente la mano sul tavolo.

"Se hai qualche suggerimento migliore, Malfoy"

"Si, mi porti con te e io farò in modo di farti uscire con tutti gli arti"

Harry scoppiò a ridere nervosamente.

"Se credi davvero che accetterò il tuo aiuto sei un pazzo Malfoy, nessuno della tua specie farebbe un favore in cambia di nulla, per altruismo."

"Non è il tuo culo che mi importa di salvare Potter, ma se tu muori, o peggio vieni catturato, finirò sottoterra con te. E non ho nessuna intenzione di passare gli ultimi attimi della mia splendida giovinezza chiuso qui dentro."

Harry chiuse gli occhi, combattuto. Da un lato, per quanto gli costasse ammetterlo Malfoy aveva ragione, non poteva semplicemente mollarlo lì dentro, e se non fosse più tornato? Dall'altro cercava di tenere a mente chi aveva davanti, anche se data la convivenza forzata, non era più sicuro di conoscerlo come un tempo.

"Potter,davvero pensavi che avrei accettato di buon grado il fatto di aspettarti qui per cena come fossi la tua mogliettina?"

Harry arrossì a quelle parole di scherno.

"Onestamente non ho pensato a cos'avrei fatto con te"

"In tutti i casi, conosco meglio io il Ministero e i giochi di potere al suo interno di te. Su questo non c'è alcun dubbio. Deduco quindi,che tu abbia bisogno del mio aiuto"

E un ghigno di trionfo si estese sul volto di Draco quando anche Harry ammise a se stesso che avrebbero dovuto collaborare, in qualche modo.

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