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capitolo 1

Sposarmi? Ma cosa cazzo diceva?

-sposarti? Ma che ti viene in mente!- gli urlai.

-pensaci Hilary, due industrie grosse quanto le nostre che si fondono, Niall sprofonderebbe- disse convinto di ciò che diceva.

-Zayn, io conosco la famiglia reale, mia madre e la regina prendono il tè delle cinque insieme, Kate e Gemma fanno shopping insieme ed il principe Harry mi adora, dovrei sposare lui, non te- dissi spocchiosa.

-e comunque Niall è il più potente d'America quindi, dobbiamo trovare un modo per farlo fallire- continuai.

-prima che tu partissi, Niall ha ucciso letteralmente un tipo che gli si è messo contro, ha i suoi scagnozzi, è invincibile, lo sai- disse spaventato.

-anche io posso uccidere se voglio- mi alzai.

Ci fu il silenzio per un minuto, poi lui si alzò e venne accanto a me.

-non ne parliamo più- mi sussurrò baciandomi il collo.

-mi rende così nervosa quello stronzo- mi lasciai coccolare dai suoi baci sul collo.

-non pensarci, ora io sono qui e Niall è in America, quindi...- mi girò sbattendomi al muro.

-guardami negli occhi- comandò.

-Zayn- dissi preoccupata.

-sta zitta!- mi baciò e nonostante fossi preoccupata, continuai a baciarlo come se non ci fosse un domani.

Mi prese in braccio e mi poggiò sulla scrivania, gli slacciai i pantaloni neri e scivolarono insieme si boxer.

Mi alzò il tubino nero e si sbarazzò degli slip.

Infilò due dita nella mia intimità ed iniziò a roteare per prepararmi ed io presi il suo membro tra le mani, lo sentivo indurirsi ad ogni mio tocco, presi un preservativo dal cassetto della scrivania e lo aprii con i denti, me lo strappò dalla mano e se lo infilò.

S'insinuò subito in me ed iniziò a spingere sempre più forte.

Mi aggrappai si suoi capelli mentre lo baciavo vogliosa.

Venne in me e subito dopo si rivestì in fretta ed io feci lo stesso.

-allora a domani signor Malik- dissi salutandolo alla soglia della porta del mio ufficio.

-a domani signorina Styles- disse uscendo dall'ala isolata del mio ufficio.

Tutte le mie segretarie lo guardavano estasiate dalla sua bellezza.

E come biasimarle, alto, moro e faccia da cattivo ragazzo, il tutto chiuso da un completo d'alta moda italiana, anche le sue mutande erano Versace.

-signor Malik?!- disse mio fratello entrando nell'ufficio.

-è venuto per parlare di affari- dissi sorridendo.

-affari che riguardano la tua cosina e il suo cosino?- disse appoggiandosi al muro.

-io non m'interesso del tuo cosino e del cosino del tuo ragazzo- dissi accendendo l'ennesima sigaretta.

-comunque non sono qui per parlare di parti intime, ho prenotato un tavolo al ristorante qui sotto, andiamo a pranzo, ci saranno anche la mamma e Gemma...- disse sorridendo.

-per quanto mi facciano impazzire quelle fossette e il tuo invito sia allettante, caro fratellino devo andare in palestra, la mia pancia piatta ed il bel culo non si mantengono in forma grazie ai ristoranti costosi- dissi specchiandomi nel mio cellulare.

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