I let you use me, from the day that we frist met.

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DARK SIDE
CAPITOLO 3

E come tutti i fottuti giorni, eccomi nel mio ufficio.
Louis fuori che fa la pettegola e parla di Harry alle altre (rosicone) segretarie, gente che entra, esce, chiama, giornalisti, persone che cercano lavoro, tutto era come sempre, tranne per Zayn che non era con me come tutti i giorni e per Liam che praticamente mi aveva scombussolata in soli due/tre giorni.
L'unica cosa positiva era il matrimonio di Louis ed Harry, aspettavo quel giorno solo per quello.
Loro si che si amavano, dopo mille ostacoli, dopo pianti e tragedie, s'amavano più delle loro stesse vite, ci avrei messo entrambe le mani sul fuoco.
-Hilary, c'è Zayn, vuole vederti!- disse Louis entrando.
-fallo entrare!- sbuffai.
Louis spalancò la porta e Zayn lo sorpassò per entrare, poi chiuse la porta per bene.
-Hilary!- disse guardandomi.
-Zayn.- mi diressi verso i vetri delle pareti ed abbassai le tapparelle.
-perché sei qui?- dissi disinteressata.
-ieri...- iniziò.
-te ne sei già pentito?- dissi finta divertita.
-no, ma...- cercò di dire.
-ieri ho fatto sesso con Liam- mi sedetti al mio posto.
-c...cosa? Liam?!- cercò di trattenere le lacrime.
-si- confermai antipatica.
-io ho detto di amarti e tu hai fatto sesso con Liam?- chiese incredulo.
-si, ma se ti fa stare meglio, non è stato nulla di che, è andato via subito ed eravamo paralizzati- sbottai scarabocchiando su un post-it.
-il fatto tragico è che dopotutto io ti amo più di ieri- disse serio appoggiandosi alla porta.
-Zayn...io non pensavo potesse succedere tutto questo- dissi triste ma mantenendo sempre un distacco.
-immaginavo che la prima volta che avessi detto "ti amo" avrei ricevuto un bacio o un "anch'io" ma purtroppo questo non accade nella vita reale, adesso scusami...- fece per andarsene.
-devo tornare a lavoro- uscì senza parlare e mi rimase sola ad affogare
nei miei pensieri.
Entrò Louis ma prima che potesse dire qualcosa -non voglio vedere più nessuno!- dissi triste.
-beh, qui fuori c'è Liam... E si è appena incontrato con Zayn- disse preoccupato.
-cazzo- mi alzai di scatto ed andai fuori.
-oh, eccoti Hilary!- Liam si alzò e mi venne in contro.
-Liam!- dissi finta felice.
Lui mi prese e mi attirò a se baciandomi con passione.
Zayn ci fulminò con gli occhi e dopo scappò letteralmente via da quella scena.
-ci ho pensato e si è stato un po' veloce ed imbarazzante ma...insomma guardaci, siamo perfetti- sussurrò sulle mie labbra.
Ero contenta, speravo in una cosa del genere, cioè Liam era un ragazzo "normale", e la normalità mancava da un pezzo nella mia vita.
Lo ribaciai: fu una sorta di risposta.
-e adesso che ne dici se cancelli tutti gli appuntamenti e passi del tempo...con il tuo ragazzo?- sussurrò dopo il bacio.
-il mio cosa?- dissi divertita.
-il tuo ragazzo- disse guardandomi sorridente.
-suona dannatamente bene!- risi e lo presi per mano.
-e ora dove vai?- disse Louis con voce stridula.
-cancella gli appuntamenti di oggi, vado a scegliere uno smoking per il mio ragazzo- mi bloccai alla porta della sala d'aspetto.
-uno smoking?- disse Liam divertito.
-stasera c'è un gran gala- dissi baciandolo.
-a stasera Louis!- terminò Liam.

***

Ero nei camerini seduta sul divanetto beige trapuntato.
E nel camerino c'era Liam che provava smoking di tutti gli generi.
-questo mi sta malissimo, non te lo faccio ne anche vedere- disse alzando la voce.
-comunque, ho vissuto in America per qualche anno- m'informò.
Beh...non ci conoscevamo o meglio, io non conoscevo lui, di me aveva letto praticamente tutto.
-no dai voglio vedere- dissi per convincerlo.
-okay, ma non ridere!- la tenda si aprì ed uscì Liam.
Indossava un frack ridicolo, era di seta lucida e faceva veramente schifo.
Poi aveva un cappello a cilindro in testa e nel taschino il fazzoletto rosso, non potevo trattenermi.
-diciamo che la Versace non fa per te!- dissi trattenendo le risate.
-forza ridi!- disse sconsolato.
Iniziai a ridere rumorosamente, e non riuscivo a calmarmi.
-scusami!- avevo le lacrime agli occhi -proviamo un Gucci- presi lo smoking e glielo passai.
-torno subito- si chiuse nel camerino.
-E perché sei tornato qui?!- dissi curiosa.
-sono più vicino alla famiglia- disse sincero, uscendo dal camerino.
Indescrivibile, era bellissimo con quella cravatta stretta e il pantalone che gli fasciava perfettamente la gamba ma non mettendolo in mostra, era largo ma non troppo, perfetto in poche parole.
-Gucci non delude mai- mi alzai entusiasta.
-è un "okay mi piace questo smoking?"- disse divertito.
-si!- dissi ridendo.
-un'attimo se io indosso questo, tu che ti metti?- mi chiese.
E li realizzai che avevo passato il pomeriggio a curarmi del suo aspetto mentre io non avevo il vestito da mettere.
-cazzo!- urlai.
-Elisabeth!- chiamai la commessa.
-signorina Styles- venne di corsa.
-avete ancora quel Gucci nero che provai qualche settimana fa?!- chiesi preoccupata.
-chiedo ad Oscar- disse cordiale ed andò via.
-non si ricorderanno mai del vestito che tu hai provato qualche settimana fa- sbottò Liam.
-qui si ricordano cosa ho messo per il mio sedicesimo compleanno!- dissi sorridendo.
Passò qualche minuto, e la commessa si rifece viva.
-signorina Styles, il suo vestito è pronto! Se mi segue possiamo farle trucco e pettinatura, la limousine verrà a prenderla qui!- disse la ragazza cordiale.
-te lo avevo detto- dissi a Liam poi seguii la ragazza attraverso la sala.
-Elisabeth, che ore sono?- chiesi.
-le sei e la festa è alle otto- disse.
-siete fantastici- mi sedetti e mi lasciai coccolare dalle mani del parrucchiere.

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