Dark Side.

Sex and Problems.

DARK SIDE
CAPITOLO 4

Mi svegliai a causa dei vari rumori che provenivano dalla cucina, mi alzai ed accanto a me Liam non c'era.
Controllai se portavo qualcosa addosso ed indossavo la sua camicia bianca.
Uscii dalla stanza e mi trovai Liam ai fornelli.
-buongiorno- dissi con la voce impastata dal sonno.
Mi avvicinai a lui, aveva solo le mutande nonostante facesse un freddo cane.
-ehi dormigliona!- si abbassò senza perdere d'occhio il bacon e mi baciò.
-che ore sono?- domandai stanca.
-mezzogiorno!- m'informò.
-cazzo! Il brunch di Harry- dissi allarmata.
-non ti preoccupare, ha chiamato ed ha disdetto- disse sorridente.
-per fortuna- sbottai sollevata.
Mi persi nell'immagine di Liam che mi preparava la colazione e rimasi incantata.
La luce del sole che penetrava dalla finestra bagnava la sua figura al dir poco perfetta.
Mi sentivo coccolata e dopo Niall nessuno lo aveva mai fatto.
Neanche Zayn, oppure l'aveva fatto ma ero troppo presa dal sesso, che dalle sue attenzioni.
-un attimo...mi prepari la colazione?- chiesi scioccata.
-si...- rispose stranito.
-non mi hanno mai preparato la colazione- dissi mordicchiando del pane.
-certo, ti hanno sempre portata ai brunch!- disse finto altezzoso.
-già e comunque questa roba non posso mangiarla!- dissi indicando la roba nella pentola.
-e per quale assurdo motivo?- disse sorridendo divertito.
-la mia colazione è un caffè al massimo uno yogurt o una mela, questo ha troppe calorie!- dissi seria.
-a quest'ora dovevi essere ad un brunch, e quindi stavi mangiando cup cake e bevevi champagne- disse -e fattelo dire dal me "personal trainer" preferisco uova e pancetta allo champagne- concluse.
-Mh...okay!- sbottai.
-adesso mangia, che tra un po' dobbiamo andare a lavoro- disse premuroso.
-ho una riunione alle due, voglio trasformare la vecchia banca in un night club per gay!- dissi maliziosa e contemporaneamente eccitata al pensiero.
-figo!- prese un boccone di uova e poi un sorso d'acqua.
Mentre mangiavamo, sentimmo il rumore del campanello così mi alzai ed andai ad aprire.
-chi è?- disse Liam curioso.
-nessuno, mi hanno portato le riviste- dissi prendendo i magazine da terra e chiudendo la porta con il piede.
-siamo sulla copertina di Vanity Fair- dissi ridendo.
Mi avvicinai a lui e gliela sbattei sul tavolo.
-oh mio dio!- disse ridendo.
-allora com'è vedersi sulle copertine?- gli chiesi sfogliando Vogue.
-Strano!- ammise.
-siamo anche su Vogue!- dissi guardando il giornale.
Due pagine belle grosse che raffiguravano la nostra famiglia, Louis che porgeva l'anello ad Harry, io e Liam che ci baciavamo sul red carpet, mia madre e Gemma, e poi un grosso titolo al centro.
"LA FAMIGLIA STYLES È FINALMENTE FELICE?" Ed un mucchio di stronzate.
-vado a vestirmi!- mi alzai e gli diedi un bacio a stampo.
-tra un po' vengo anche io!- mi diede una pacca sul sedere.
-ti aspetto allora- risposi finta maliziosa.
Sorrise e poi sparii nel bagno.

STACCO:

Ero nella doccia, il vapore era tanto che non mi garantiva un'ottima visuale.
Improvvisamente sentii due mani gelide che mi cingevano i fianchi.
-Liam!- dissi ridendo.
-ti ho spaventata?- mi diede dei baci sul collo.
Mi limitai a baciarlo con passione.
Mi prese in braccio e mi aggrappai a lui.
-saltiamo i convenevoli- sussurrai al suo orecchio.
Mi inchiodò al muro ed entrò in me, non fu affatto doloroso, anzi mi piacque, in poche spinte, raggiungemmo l'orgasmo insieme.
Scesi da lui e lo baciai.
-dovremmo fare più svelitine di questo genere- sorrisi sulle sue labbra.
Prima che lui potesse dire qualcosa, andai via per vestirmi.

***

-buongiorno!- dissi raggiante entrando in ufficio.
-qualcuno ha fatto sesso stanotte- disse Louis seguendomi.
-si ed anche stamattina- dissi ridendo.
-ed anche tu, hai i capelli dopo sesso!- continuai scherzosa.
-si, tanto sesso!- disse ridendo.
-non avrai mica fatto male al mio fratellino?- dissi finta premurosa.
-non riesce a sedersi, ma entro domani riuscirà a farlo- disse ridendo.
-adesso, parliamo d'altro...dove sono i tipi della riunione?- chiesi.
-hanno disdetto, vengono domani- m'infornò
-dopo i gala nessuno si sveglia- sbottai.
Improvvisamente il telefono squillò.
-rispondo io?- chiese Louis.
-no, vai, rispondo io- Louis uscì ed io risposi al telefono.