DARK SIDE
CAPITOLO 2
-Louis chiama la macchina aziendale, devo andare in un posto- dissi uscendo dalla sala riunioni.
-oh, e dove di preciso? Da Liam o da Zayn?- disse da pettegola.
-qui non sei mio cognato ma il mio segretario- sbottai.
-andiamo...- cerco di convincermi.
-okay, devo andare in palestra da Liam- dissi.
-però dopo devo subito tornare qui per la riunione con quelli delle industrie...- mi bloccai, era una cosa infantile? Si! Ma non volevo pronunciare il suo cognome, mi stizziva solo sentirlo.
-Malik, industrie Malik!- disse Louis seguendomi giù per il palazzo. -sei sicura che non vuoi annullare l'incontro?- disse premuroso.
-su questo palazzo c'è il mio nome, il sesso è una cosa e gli affari un'altra, Zayn è un tipo professionale, sapremo cavarcela- uscimmo dall'ascensore ed entrai nell'auto nera.
-ovviamente tu non vieni con me! Torna su e fa qualche grafico- comandai.
-okay capo- disse enfatizzando la parola capo.
STACCO:
-ehi- bussai allo stipite degli spogliatoi maschili.
-ciao Hilary!- disse alzandosi e venendo verso di me.
-come mai sei qui?- mi chiese in aggiunta. -devo chiederti scusa!- dissi dandogli la busta che avevo tra le mani.
-mi hai preso un regalo?!- disse sbalordito.
-dovevo! Forza apri- l'incitai.
-non dovevi!- scartò il regalo.
-un orologio?! Ma è troppo, non posso accettare!- disse guardando il Rolex.
-ho notato che ieri quando sei caduto per mezzo del pugno, l'orologio si è rotto, mi sembrava il minimo- mi guardavo i piedi, stare sola con lui mi faceva sentire in imbarazzo. -ma non era un Rolex e questo lo è!- sbottò.
-sono una Styles, certe cose non valgono molto- dissi ridendo.
-allora...grazie!- lo indossò poi mi abbracciò forte.
Mi disperdevo in quelle braccia così possenti, mi sentivo protetta e al sicuro, nulla poteva muovermi tra le sue braccia.
-mi piacciono i tuoi abbracci- dissi guardandolo negli occhi. -a me piaci tu!- mi strinse a se attirandomi per il fondoschiena e mi baciò.
Dolcemente, poi con passione e poi di nuovo dolcemente fino a staccarci in uno schiocco.
-io...devo proprio andare ho una riunione!- dissi impacciata indietreggiando.
Rimase a bocca aperta senza dire nulla ed andai via rossa dall'imbarazzo.
STACCO:
-so che le industrie Malik sono in difficoltà ma non possiamo fare una fusione- dissi antipatica all'uomo accanto a Zayn.
-signorina Styles, noi ne avremo bisogno...- cercò di continuare ma non glielo permisi. -senta, le mie industrie sono tanto grandi quanto importanti, il marchio Styles ha tappezzato il mondo, in India ci sono delle SPA, in America hotel, palazzi, Londra praticamente l'ha tirata su mio padre, il marchio non acquisterebbe nulla fondendosi con la Malik- dissi alzandomi e facendo avanti ed indietro.
-tanto comunque saresti impegnata a limonare con il primo che capita- mormorò Zayn cercando di non farsi sentire. -tieni fuori quella storia!- dissi dura.
-perché? Non è così?- mi chiese incazzato nero.
-sai una cosa?! sono così tanto occupata a limonare con il primo che capita, che infatti sono qui a salvarti il culo perché non sai gestire neanche mezzo palazzo!- urlai.
-la riunione finisce qui, Louis accompagna i signori e questo tipo fuori da qui- Louis scattò accanto a me e gli uomini in giacca e cravatta uscirono dalla stanza in silenzio.
-mi scuso per l'inconveniente- dissi sincera.
-hai perso una grande occasione Malik!- sussurrai nervosa mentre lui non batteva ciglio.
-adesso sei pregato di andare via- continuai.
-io non ho ancora finito!- disse sedendosi.
-cacciarti non servirà a niente- sbottai -forza che hai da dire?! Ti do sessanta secondi- mi accesi una sigaretta e mi appoggiai alla tavola di vetro.
-ho reagito così...- disse impacciato.
-perché hai messo del cuore mentre per me era solo sesso- dissi sbuffando il fumo fuori.
-quello era uno scagnozzo di Niall- continuo come se io non avessi detto nulla.
-e che ci fa qui? Per spiarmi?- dissi ridendo.
-tu lo hai fatto soffrire, lui ora farà soffrire te!- disse alzandosi ed avvicinandomi.
-Zayn ci sono così tanti ragazzi in America ed è possibile che avrai visto male- dissi ridendo.
-ma lui...- l'interruppi.
-non è te, è quello il problema, tutti i ragazzi con cui sono stata a partire da Niall erano tutti delle brutte persone pronte a sabotarmi- dissi con sarcasmo.
-ed ho sempre avuto ragione!- continuò lui convinto.
-in parte si, ma questa è la mia vita e so cavarmela anche senza angelo custode- aggiunsi antipatica.
-io ci ho provato, non resta che a te la scelta!- disse andando via.
Si bloccò sullo stipite e mi guardò.
-oh! Hilary, TI AMO- disse triste.
In quelle circostanze avrei dovuto baciarlo e dirgli di amarlo all'impazzata. Ma non era così, avevo altro per la mente, e Zayn non ne faceva parte.
Così andò via rimanendomi sola e praticamente impietrita.
-cazzo- sbottai sotto voce.
Rimasi pochi minuti sola poi, Louis venne di corsa da me.
-allora com'è andata?- disse pettegolo.
-mi ama- dissi guardando un punto fisso.
-cosa?- urlò.
-ha detto:"oh! Hilary, ti amo" poi è andato via- dissi ridendo dal nervoso.
-e tu?! Cosa hai fatto?- disse speranzoso.
-nulla, sono rimasta impietrita!- dissi.
-ci fai sesso tutti i giorni da quanto? Un anno? È normale che ti ama- dette per scontato. -Louis! L'amore è solo una scusa per mettere in trappola una persona, non esiste!- dissi spegnendo la sigaretta.
-allora vuol dire che metterò in trappola tuo fratello...- sbottò.
-eh?!- dissi scioccata.
-vorrei chiedergli di sposarmi- disse timido.
-è un grande passo, ma sarete meravigliosi all'altare- dissi abbracciandolo.
-grazie!- si fece rossissimo e si commosse.
-allora?! Abbiamo una proposta di matrimonio da architettare e dopo un matrimonio- dissi uscendo dalla sala.
-che ne dici di andare a scegliere l'anello?- dissi prendendo il trench nero dall'appendi abiti.
-o...okay!- sorrise e mi seguì.
STACCO:
-vi serve aiuto?- disse il ragazzo dietro il bancone.
-si, di solito che si regala per una proposta di matrimonio...gay?!- dissi ridendo. -
non andrei sui soliti anelli con i brillanti quindi- rise -possiamo cercare qualche anello, maschile, anche se ci vedrei più un orologio per un uomo- disse cacciando gli anelli e gli orologi più costosi.
-ha quasi tutti questi orologi Harry, sai quanto ne vada pazzo! Potremmo prendergli quest'anello e fargli incidere le sue iniziali sopra, tutti ne hanno uno anch'io e lui ne desidera uno da sempre- dissi prendendo l'anello d'oro bianco in mano. -le iniziali quali sarebbero?- ci chiese.
-H ed S- disse Louis contento.
-perfetto, l'anello più l'incisione sono 1.000£- disse il ragazzo.
-pago con un assegno, va bene?- chiese Louis.
-certo! L'anello sarà pronto in un paio di giorni- Louis strappò un assegno ed andammo via.
-adesso dobbiamo solo cercare il modo in cui dirglielo, che ne dici sul Tower Bridge?- proposi. -per me andrebbe bene, ma sai com'è Harry, metà della popolazione inglese ha avuto la proposta in quel posto, e se glielo dicessi al gran gala? Quello di giovedì sera!- disse convinto.
-Harry ama stare al centro dell'attenzione, si! Ottima idea- entrai in un ristorante e mi sedetti.
mangiamo qualcosa, il lavoro può aspettare!- dissi sorridente. Sorridevo, ma denti avevo un tour mondiale di emozioni, incazzata nera per Zayn ma allo stesso tempo dispiaciuta per non poter ricambiare ciò che lui prova per me, Liam un bacio del genere non te lo scordi, manco tra mille anni, è stato meraviglioso degno del Nobel, mi aveva presa in quel modo che nessuno aveva mai fatto, neanche Niall e dovevo sposarlo, Liam lo conoscevo da un giorno ed era da record il modo in cui lo pensavo.
Sapeva essere così...maschio e stronzo ed anche così dolce, e poi era bello da mozzare il fiato, ma non ero innamorata, avevo una semplice cotta che doveva passare, assolutamente.
-sei tu il capo!- Louis mi distrasse dai miei pensieri e si sedette.
***
Ero a casa stesa sul divano, a rilassarmi, indossavo una t-shirt di Niall, dovevo buttarla come probabilmente avrebbe fatto chiunque, ma mi piaceva da impazzire, ricordo ancora quando la presi per indossarla la prima volta, ci frequentavano da poco, non facevamo neanche sesso! Quella sera mi sporcai il vestito di champagne e quando tornammo a casa, lui si chiuse in bagno per indossare qualcosa di comodo ed io in camera sua per cambiarmi, frugai tra i suoi vestiti e le varie cianfrusaglie sul comò di legno, poi trovai la t-shirt piegata in un angolo del letto, era veramente larga e lunga, quindi ottima per stare comoda e vedere la partita in TV.
Uscii dalla stanza e lui mi vide, si girò completamente ed indossava la stessa maglietta ma di un'altro colore, blu. "Questa è la nostra maglietta" mi disse ridendo. Così da quel giorno, per ogni partita indossavamo quella maglietta persino i giornali parlavano di noi due e delle nostre magliette coordinate, fu incredibile.
Mi spuntò un sorriso triste ricordandomi vecchi tempi, ma poi il suono del campanello mi fece tornare alla realtà.
-chi è?!- urlai alzandomi con i piedi doloranti.
-pizzeria!- disse qualcuno con un accento italiano, palesemente falso.
-ma io non ho...- aprii la porta
-Liam!- dissi sorpresa.
Ed eccolo lì, con due scatole di pizza bollente, con un sorriso che potrebbe farmi raggiungere l'orgasmo da un momento all'altro.
-disturbo?- chiese sorridente.
-non disturberesti mai...- dissi spalancando la porta.
STACCO:
-io credo di amarti- dissi estasiata addentando una fetta.
-emh...- disse Liam stranito.
-parlo della pizza non di te- dissi ridendo.
-L'amore è solo una scusa per mettere in trappola...- m'interruppe.
-una persona- concluse lui.
E ora dicevamo anche le stesse cose, incredibile! Ridemmo in contemporanea
-ti va di vedere un film?- proposi.
-perché no!- si alzò e mi seguì.
-sai una cosa?- poi disse.
-cosa?- chiesi.
-ti ho visto in parecchie versioni: da discoteca, da palestra e da donna in affari, ma preferisco di gran lunga questa!- ammise.
-è una t-shirt vecchia e lurida!- sbottai.
-ehi, io amo le t-shirt vecchie e luride- disse ridendo.
-forza siediti!- lo invitai sul letto.
-sul letto?! A casa mia si fa altro sul letto- disse stranito.
-sta zitto!- misi il DVD nel lettore ed il film partì.
-ti va un film d'amore?- chiesi retorica.
STACCO:
-andiamo! Ma li hai visti? È impossibile da far accadere nella vita reale!- sbottò Liam ridendo.
-a me lo hanno organizzato un flash mob!- dissi sorridendo.
-sei Hilary Styles, chi non ti organizzerebbe un flash mob!- disse spocchioso.
-non sfottermi!- gli tirai la t-shirt e lo buttai sul letto iniziandolo a colpire con il cuscino.
-non potrei mai sfottere Hilary Styles!- continuò a sfottermi.
-smettila!- risi, poi misi il broncio sul letto.
-dai, scherzavo!- mi attirò a se con le sue magnifiche braccia.
Non incrociai il suo sguardo -guardami!- mi alzò il mento.
-perché sei venuto?- gli sussurrai.
ra di noi c'era pochissima distanza e sentivo il rumore del suo respiro.
-stamattina sei letteralmente scappata da me...- l'interruppi.
-già scusa!- dissi colpevole.
-non credevo di baciare così male- disse sorridendo.
-non baci così male- mi avvicinai e lui insinuò la sua lingua nella mia bocca. Le sue mani scesero sui miei glutei che iniziò a massaggiare.
Gli sfilai il jeans e lui mi levò la t-shirt.
Ero eccitata al massimo ed anche lui a quanto pare, l'amichetto li sotto era duro come il marmo.
Mi misi su di lui ed iniziai a muovermi sul suo pacco, mi sbatté sul letto e mi strappo gli slip.
Mi sbarazzai della sua t-shirt e lasciai una scia di baci umidi fino ad arrivare ai boxer neri, li levai con i denti, poi presi il suo membro in bocca ed iniziai a fare su e giù. Mi fermai a metà lavoro poi lui si mise su di me ed entrò senza alcun preavviso. Iniziò a spingere veloce, e mi piaceva da impazzire, sul mio seno e poi pulì tutto con la maglia di Niall, ma si se lo meritava lo sperma sulla t-shirt.
-oh mio dio!- disse affannato Liam.
-già- concordai scioccata.
-quindi ora, noi...- iniziò.
-se tu vuoi...- aggiunsi.
-ci conosciamo da così poco tempo!- disse lui.
-veramente poco!- commentai.
-dovremmo dormirci sopra!- optò.
-sono d'accordo!- balzai in piedi ed infilai la vestaglia di seta.
-mi rivesto e vado via- e così fece si rivestì e lo scortai alla porta, mi diede un bacio in fronte, molto imbarazzante aggiungerei.
Presi la t-shirt di Niall e la lavai a mano.
Ogni volta che riguardavo quella t-shirt mi veniva in mente tutto quello che avevamo passato e preferivo un pugno allo stomaco che quello.
-vaffanculo Niall Horan vaffanculo!- dissi tra me e me lavando la t-shirt freneticamente; lasciai la maglietta ad asciugare su un termosifone, mi girai verso l'armadietto delle medicine e presi una pillola, un sonnifero (o qualcosa del genere), che mi agevolò il sonno.
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Dark Side.
FanfictionHilary Styles è una tipa un pò imprevedibile, ama l'alcool, divertirsi e tutto quello che può piacere a una normale ragazza di vent'anni. Lei però non poteva definirsi "normale", dopo la morte del padre era a capo di una multinazionale, e il suo un...