"E' arrivata un'ombra e, io stavo... ero seduto alla scrivania, non so cosa sia successo, mi sono sentito improvvisamente mancare l'aria e poi mi sono alzato per andare ad aprire la finestra, e sono caduto, e..."
Non avevo mai visto Mike così fragile, era sempre stato il leader del gruppo, non aveva mai avuto problemi a difendersi, esprimersi, non me lo ero mai immaginato in una situazione di insicurezza. Forse perché in quei momenti in cui io pensavo di star impazzendo lui teneva sempre i nervi saldi, sapeva sempre cosa fare, era come un salvagente a cui aggrapparsi, peccato che fosse un salvagente che non sapeva che fossi lì, che non sentiva il mio peso, che mi proteggeva senza rendersene conto, dando il merito alla spinta archimedea dell'acqua.
Intanto Max era salita in camera, ma nessuno le aveva raccontato ciò che stava accadendo, pensava semplicemente che Mike avesse avuto un mancamento.
"Comunque andate ora, si è fatto tardi, è quasi sera" aveva detto alla fine il padrone di casa. Effettivamente aveva ragione. Erano più o meno le 6.00, eravamo arrivati lì alle 12.00, tra una cosa e l'altra il tempo era volato.
Le ragazze andarono via e dopo poco mi ricordai del fatto che sarei dovuto essere in ospedale al più presto o le infermiere mi avrebbero ucciso e avrei fatto preoccupare mia madre.
"Ehi, che ne dici se rimani ancora un po'?" era sceso per venirmi a salutare, ma a quanto pareva non era ciò che aveva intenzione di fare.
"Ma in osped..."
"Il mercoledì tu vai a letto da solo e il giovedì ti vengono a svegliare al pomeriggio perché devi fare gli esami" Mike mi interruppe ancora prima che gli chiedessi come facesse a sapere quelle cose.
"Sono il tuo migliore amico, ho passato più tempo di chiunque lì con te in questo periodo, e poi stai meglio, ora riesci a camminare" la sua voce era a metà tra il divertito e l'incerto, aveva paura di dire qualcosa di inappropiato, era ancora scosso dalla nostra discussione, sapeva di aver sbagliato.
Però aveva ragione, ero riuscito ad alzarmi.
Quello che mi preoccupava per ora era lui. Non sapevamo cosa gli avesse fatto l'ombra, lui non ricordava nulla. Mentre Max era andata a chiudere la porta dell'entrata El aveva sfruttato quei pochi secondi di solitudine per raccontarci ciò che aveva visto, nonostante io lo sapessi già.
"Prima, quando ti abbiamo trovato, avevi questo in mano" Mike scrutò il pezzetto di carta che tenevo in mano prima che El entrasse in camera e che avevo nascosto nella manica della maglietta.
Lo aprì e notò il disegno di se stesso specchiarglisi davanti.
"Pensavo che se ti fosse ricapitato a mano lo avresti nascosto e non me lo avresti più ridato, per questo stavo prendendo le misure per incorniciarlo" abbozzò un sorriso e io lo ricambiai divertito. Posai gli occhi sulla superficie piana della sua scrivania dove erano posati un righello e un foglio con dei numeri scarabocchiati sopra.
Un silenzio imbarazzante avvolse la stanza, fino a che Mike non decise di romperlo.
"Will, io, per l'altro giorno, scusa, io non volevo, è solo che alle volte non so riconoscere le mie emozioni e i miei sentimenti e..."
"Ho capito, tu non provi nulla Mike" chiusi velocemente il discorso e risposi freddo, non volevo che quella ferita si riaprisse.
"Will ascoltami..." Mike si ostinava, era sempre stato così, non sopportava che una persona gli dicesse "NO".
"Mike..." non volevo continuare a parlarne, e lui lo sapeva bene, sentire la sua voce era allo stesso tempo un supplizio e una dolce carezza. Non sapevo se potevo fidarmi, perché avevo paura che mi illudesse, che mi ferisse, ma allo stesso tempo volevo che continuasse ad incantarmi con le sue parole, fino a non capirne più il significato.
"Will..."
"Mike, non c'è bisogno veramente"
"Will , maledizione, tu mi piaci!"
*Spazio Autrice*
Ne è valsa la pena aspettare tre giorni? Spero vivamente di sì
che bello far finire i capitoli così sul più bello, così avete tutte le ragioni per odiarmi
scusatemi
vi voglio bene
comunque, dato che mi sta venendo una crisi di nervi perché MANNAGGIA AI PROFESSORI che ci hanno appena detto che la tesina è da consegnare il primo giugno, QUINDI TRA NEANCHE TRE SETTIMANE, ho sempre meno tempo per aggiornare.
Vi proporrei un aggiornamento ogni 3 giorni. Vi piacerebbe? Non voglio che la storia stia ferma perché i fatti sono molto collegati fra loro e potrebbe farvi perdere il filo se aggiornassi dopo troppo tempo, ma sono certa che dopo giugno sarò un po' più attiva (le ultime parole famose)
e nulla
vi auguro una buona serata e vi chiedo gentilmente una stellina e un commento se avete piacere a dirmi qualcosa
Bye
G
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-Byler- We Are Crazy Together
FanfictionQuesta storia è ambientata dopo la battaglia dello Starcourt, ma ci sono delle SOSTANZIALI differenze, quali: -Hopper è vivo -I Byers non si sono trasferitii -El non ha perso i suoi poteri QUINDI, dopo questa breve descrizione, vi invito a leggere...