*Doppio*

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Pov Eleven

Mike mi aveva chiamato, la prima volta da quando era scappato senza darmi spiegazioni.

Avevo avuto tanto tempo per pensare dopo un primo momento di disperazione. Dopo il litigio che aveva avuto con mio padre era diventato più dolce, mi dava più spazio, eppure non mi piaceva più come il Mike di una volta. Era cambiato, dopo la sua fuga improvvisa continuavo a guardare le sue foto.

Più le guardavo più mi chiedevo perché mi fossi innamorata di lui. Era sì, un bel ragazzo, ma alle volte pensavo al perché me ne fossi innamorata. Forse era solo perché era stato il primo a darmi fiducia o forse perché non avevo mai visto altri ragazzi all'infuori di lui, Lucas, Dustin e Will. 

Quando aveva chiamato a casa aveva solamente detto di andare da Will in ospedale, senza Hopper, e per qualsiasi cosa mi avesse chiesto, non fare domande. 

Così mi ero fatta accompagnare da Max, che ora aspettava fuori da sola a causa di un altro litigio con Lucas che si era rifiutata di vedere per un giorno. 

Strinsi bene il nodo dietro ai capelli leggermente fradici dalla pioggia e per un istante sentii solo il ronzio del canale disturbato della radio.

Poi percepii le calze bagnaticce venire a contatto con il terreno acquoso e inconsistente di quell'ambiente così oscuro e misterioso. 

Pensai a Will per trovarlo, come mi era stato chiesto, e per un attimo non sentii nulla, gli occhi chiusi. Poi un lamento. Una risata.

"Quando sarà qui potrò regnare su questo luogo, mi manca solo una parte di lui, quella più superficiale, quando finalmente riuscirò a strappargli quella poca ragione che gli rimane, la sua anima, sarà completamente unita, e non potrà più andarsene, e non vorrà più andarsene..." 

Spalancai gli occhi. 

Girai lentamente il capo.

Non sapevo se quella creatura potesse vedermi, d'altronde stavo cercando una persona che teoricamente era accanto a me, ma non era la stessa versione di ciò che stavo vedendo ora. 

Osservai le spalle coperte da una casacca viola con stelle argentee e un ricamo dello stesso colore alla base di essa. Il cappello a punta, dava l'idea di un mago di corte, come quelli di cui mi aveva raccontato Mike quando leggevamo libri insieme. Aveva un lungo bastone di legno impugnato in mano, rugoso e probabilmente molto vecchio. 

Ricordai una delle notti in cui avevo dormito nel seminterrato con Max a casa Wheeler per essere in orario per il giorno dopo per andare a vedere una mostra sui fumetti con i ragazzi. Avevamo trovato una casacca del genere, in uno scatolone, ci eravamo chieste di chi fosse e messe a ridere, finché Will non era venuto a darci la buonanotte ed era arrossito dalla vergogna alla vista dell'abito. Non ne avevamo mai capito il motivo.

Venni scossa da un brivido. Un grido squarciò l'aria. Anche la figura se ne accorse quando si girò rimasi senza parole.

Vidi Will, ma non quello che c'era nella camera d'ospedale. Il Will che mi si parava davanti, avvolto dal mantello viola aveva il viso sporco, smunto, gli occhi lampeggiavano con una scintilla di malvagità. 

"É lui!" tutto a un tratto mi girai nella direzione in cui guardava la figura, e vidi Will, il vero Will, quello che mi aveva chiesto questo assurdo favore, agitarsi nel letto ed emettere mugolii di dolore. Si dimenava, come se vi fossero state delle catene a tenerlo fermo. 

Vidi la figura andargli incontro, annaspando mi tolsi la benda tornando alla realtà, nel disperato tentativo di salvarlo.

*Spazio Autrice*

Ehi 

ciau gente

ho aggiornato, sono happy. 

WILL COSA MI COMBINI 

e nulla, buonanotte a chi va a dormire e buona sera se come me passate le notti sveglie. 

lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto, anche se non vi è piaciuto magari tanto è gratis, e lasciatemi un commentino, io vado a studiare perché domani ho una verifica e non apro il libro da mesi

PER FAVORE DATEMI UN CONSIGLIO PER IL TITOLO DI STO CAPITOLO PERCHÉ NON HO IDEE 

Bye, G

-Byler- We Are Crazy TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora