-Byler- We Are Crazy Together

*Richieste Inusuali*

Dopo qualche ora ero nuovamente sveglio con quattro infermiere che mi giravano attorno attaccando flebo e preoccupandosi come se fossi sul letto di morte. 

Era ormai sera e mia madre era uscita dal lavoro appena l'avevano avvisata del mio svenimento. La notte passò tranquilla, ero persino troppo stanco per sognare. 

Quando al mattino tirai su la testa in attesa della colazione non avrei mai pensato di trovarmi davanti El. 

Era lì, con l'impermeabile rosso. Il fiatone mi fece capire che aveva corso e gli occhi, leggermente lucidi, che fuori ci fosse vento. 

Vidi l'infermiera fermarla e darle delle ciabatte per non sporcare a terra, poi El entrò nella mia camera e appese l'impermeabile all'attaccapanni. 

"Will" sentii la voce flebile ed insicura della ragazza mentre veniva verso di me, anche lei visibilmente preoccupata dalla mia condizione di salute. 

"Mike mi ha detto di venire" sentii una nota di amarezza nel pronunciare quel nome, cercai di non farci caso, non l'avevo chiamata per parlare di Mike. 

"Ho bisogno di un aiuto, ho bisogno che tu mi cerchi nel Sottosopra" non sapevo come ero riuscito a dire quella frase, sembrava alquanto assurda. 

"Ok" la vidi storcere il naso ma non dire nulla. Andò a chiudere a chiave la porta, stranamente non aveva fatto domande. Mi aspettavo chissà quale reazione e invece El non aveva battuto ciglio. 

La vidi accendere la radio su una stazione con il segnale disturbato e prendere il foulard che aveva nell'impermeabile per poi legarselo dietro alla testa coprendo gli occhi. 

*Spazio Autrice*

Secondo capitolo nella stessa sera perché ci ho messo troppo ad aggiornare e mi scuso. E poi questo capitolo è super corto.

DUNQUE, il prossimo capitolo sarà con il pov di El. Ringrazio tutti quelli stanno seguendo questa storia nonostante ogni tanto sparisca per qualche giorno. 

Bye, G