*Promesse?*

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N.b. non è che se non rispondo ai commenti non potete scriverli eh, semplicemente non rispondo alle domande sulla trama o quant'altro : )

Anzi, voi non avete idea di quanto mi facciate felice con i vostri commenti!

Pov Will

C'erano quei giorni, in cui non facevo altro che pensare a lui. Giorni in cui pensavo al tempo passato insieme, che per lui probabilmente, non era significato nulla. Giorni in cui stavo sdraiato sul letto a guardare il soffitto senza un vero senso. Il mio punto fisso era lui, eppure, quando mi veniva anche solo in mente di rivelargli i miei sentimenti, un senso di nausea mi invadeva. Forse mi piaceva solo perché era stata la prima persona che si era comportata gentilmente con me. 

Ogni tanto mi chiedevo ancora cosa sarebbe successo quel giorno se non fosse venuto vicino all'altalena a giocare con me. 

Probabilmente sarei stata un'altra persona. Probabilmente non sarei finito nel Sottosopra, o non sarebbe stato lui a tirarmene fuori, o non ne sarei proprio uscito. 

Non avrei mai conosciuto Eleven. Non ci sarei mai rimasto male per il fatto che stessero insieme. 

Ma se non li avessi mai conosciuti, non ne avrei mai sofferto. 

Eppure sapevo che tutto quello che mi era accaduto faceva parte di me, di ciò che ero stato. 

Anche quei momenti apparentemente inutili ed insignificanti, come le serate passate insieme a giocare a D&D, i pranzi insieme, i pomeriggi passati a leggere i fumetti degli X-men, mi sembravano avere un importanza enorme in questo momento. 

Pensavo all'estate che stava volgendo al termine, e durante tutto quel tempo ero rimasto delle mie idee, del fatto che non lo meritassi e che non mi avrebbe mai guardato se non con gli occhi di un amico. 

Poi, quando finalmente avevo scoperto che lui ricambiava il mio sentimento, una forza oscura era venuto a prenderselo. Questa volta non aveva preso me, aveva puntato a qualcosa che amavo.

 Che poi, alla fine, ero sempre stato io ad aver messo in pericolo tutti. Sin dall'inizio.

Avrei voluto che quella felicità durasse di più, dopo tempo, avevo capito che anche io potevo risultare il bambino felice e spensierato che però ormai, stava lasciando l'infanzia. 

Avrei voluto che quel periodo durasse di più. Ma avrei anche voluto salvarlo, e l'unico modo era sacrificare me. 

Quella promessa, non era mai stata infranta. Una sera apparentemente tranquilla, in cui un nuovo incubo era cominciato. 

Eppure quella promessa mi aveva tenuto in piedi per tutto quel tempo. 

Perché Mike manteneva sempre le promesse, e se lo diceva lui, allora saremo stati pazzi insieme.

Pov Mike

Continuavo a sognarlo. Tutte le notti. Mi svegliavo nel cuore della notte urlando. 

Nancy , quando non dormiva con Jonathan, correva immediatamente nella mia stanza, ad abbracciarmi. 

Mamma aveva smesso di venire da me, aveva capito che mi serviva una figura una figura più giovane in quel momento, che avesse passato ciò che avevo passato io. 

Nancy stava lì, abbracciata a me, mentre piangevo e mi dimenavo nella speranza che quello fosse stato solo un brutto sogno. 

"No..." alla fine dopo minuti mi ritrovavo a biascicare sulla spalla del pigiama di mia sorella parole senza senso, mentre anche lei cercava di tenere le lacrime cacciate dentro. Ora capivo come si era sentita a causa della perdita di Barb. 

Mi sentivo male per come la facevo stare. Sapevo come che ci teneva a me e in quella situazione mi vedeva completamente distrutto .

"N-Nancy, scusa... di nuovo, io..." provavo a dire qualcosa, ma come al solito lei mi calmava. 

"Shh, va tutto bene, ora dormiamo..., stai tranquillo" si accucciava sul mio letto e mi cingeva la vita con le braccia magre, abbracciandomi come per proteggermi da ciò che la mia testa mi faceva rivivere tutte le volte che chiudevo gli occhi. 

Quella posizione me lo ricordava, più di una volta. Sul divano la notte del primo incubo. La sera in cui mi aveva chiesto di dormire insieme a lui.

Era anni che si stava distruggendo, eppure la botta finale gliela avevo data io. Con quella frase. "Pensavi che saremmo rimasti a giocare nel mio seminterrato per sempre?" 

Quel maledetto pomeriggio, sotto la pioggia, non ci avevo pensato, lui però voleva rimanere un bambino, voleva continuare ad essere ciò che non aveva potuto vivere. 

Anche quando El non c'era, rimaneva lui. Eppure sapevo di star sbagliando, sapevo che era solo qualcosa per non pensare a lei. La mia mente non voleva rimanere sola per non pensarci, non volevo isolarmi per avere la consapevolezza che stavo facendo un errore. 

Poi avevo aperto gli occhi. Tutto era cambiato. Io ero cambiato. 

Ma ora avevo perso entrambi, ero di nuovo solo, e lui non sarebbe tornato, mai più.


-Byler- We Are Crazy TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora