*Nessuna Promessa*

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Pov Eleven

Avevo detto tutto a Will. Mike nel mentre era stato nuovamente sedato dalle infermiere. 

"Perché non me lo hai detto prima?" mi aveva chiesto Will dopo che ebbi finito di spiegargli.

"Will, io non sapevo neanche di cosa stessero parlando" sentivo che era teso. 

"Will io..." provai. "No El, non ora, adesso mi interessa solo sapere se Mike sta bene" sputò acido mentre tornava a sedersi sul bordo del letto.

Lo vedevo strano, da quando avevo lasciato Mike, alle volte però sorrideva di più, era più felice. 

Spesso, quando io uscivo con Max, lei mi raccontava che quando era con Lucas erano spesso assenti nei giorni più disparati. Quando uno dei due non c'era l'altro andava via prima da casa di Lucas o Dustin per andare a fare qualche commissione. 

Spesso avevo provato a seguirli, ma loro indubbiamente avevano più anni di corse in bicicletta alle spalle di me.

Avevo pensato che fosse per il fatto dell'ombra, che loro sapessero qualcosa che io non sapevo. Invece mi avevano chiesto spesso aiuto e mi avevano informato senza esitare. 

Ormai ero certa che non si trattasse di questo, era da tempo che vedevo quanto erano legati lui e Will. 

Mike, anche quando stavamo insieme, non smetteva di parlarmi di lui tra un bacio e l'altro e spesso sembrava in un altro mondo. 

Prima o poi avrei dovuto chiedere qualcosa al ragazzo. 

"Will, io, posso farti una domanda...?" chiesi titubante. 

"Sì certo" aveva risposto velocemente, era diventato leggermente pallido. Un po' come quando un adulto ti dice 'dobbiamo parlare' e ti passa tutta la vita davanti. Hopper me lo aveva chiesto una volta, ed ero rimasta terrorizzata dal fatto che potesse aver scoperto che avevo finito gli Eggos. Fortunatamente era solo per dirmi di spegnere la tv dopo averla usata.  Fu più tardi che scoprii che lui sapeva perfettamente che mangiavo gli Eggos e non mi diceva nulla. 

Tornai alla realtà.

"Bhe, tu e Mike, ... insomma" non feci in tempo a finire la frase.

"Sì" rispose secco, aveva intuito la domanda ancora prima che gliela ponessi.

"Da quando?" ormai la parte difficile del discorso era passata, anche se sembrava essere stata troppo scontata. 

"Da quando è scappato di casa tua mentre vi baciavate" lo sentii rabbrividire a quel commento.

"Io... Will, sono felice per voi" dovevo nascondere la tristezza, non potevo dare a vedere che ero turbata, che ero arrabbiata con lui perché mi aveva rubato il ragazzo. Perché non aveva senso. Perché Mike aveva un rapporto con lui già da molto prima che io entrassi nella sua vita. 

Ero stata io, in parte, ad averlo salvato. Quella bambina piccola, spaventata, senza una casa, che non si era chiesta se fosse sbagliato o se le avesse fatto comodo o meno, voleva salvare i suoi nuovi amici, voleva tenerli lontano, in un primo momento, solo perché aveva paura di perdere di nuovo tutto. 

Mi accorsi che Mike si stava svegliando. Aprì lentamente gli occhi, stringendo la mano di Will. 

"Will..." vidi le dita dei due trovarsi in un profondo abbraccio. 

Poi lo sguardo del ragazzo guizzò sul mio, vidi le sue dita cercare freneticamente di staccarsi da quelle del suo nuovo fidanzato. 

"No Mike, so tutto, è tutto ok" lo rassicurai. Lo vidi arrossire leggermente, poi tranquillizzarsi. Li lasciai soli mentre andavo a chiamare Nancy e Jonathan.

Pov Will

Mike sembrava imbarazzato. Non si era mai sentito diverso, ovvero, gli succedeva costantemente, ma non si era mai sentito fuori posto come era successo a me. Lui pensava fosse una cosa normale, essere lo sfigato di turno, io invece lo avevo sempre preso come un problema. Ora invece, il fatto di avere un ragazzo e non una ragzza al suo fianco, lo faceva sentire diverso, all'infuori del suo immaginabile. 

Aspettai che El fosse uscita per parlargli. 

"Mike, quando sarà tutto finito, ti prometto che..." 

"No" Mike sembrava stare meglio, aveva una cera migliore di quella che gli avevo visto in viso nei giorni precedenti.

"Ma..." provai a controbattere, non sicuro di aver capito. 

"Will, io non ho bisogno di nessuna promessa... perché sarò sempre con te, nonostante tutto"

Sentii una delle sue mani posarsi sul mio viso e avvicinarmi. Fece toccare le nostre labbra delicatamente mentre gli accarezzavo i capelli che avevano un leggero odore di disinfettante. 

Il nostro momento venne però interrotto da una porta alle nostre spalle che si apriva e una faccia sconcertata di Jonathan ferma e immobile. 

"Ok, io vi lascio... vi lascio soli" balbettò mio fratello prima di essere spinto all'interno della stanza da El.

"Non c'è tempo ora, ho un piano" annunciò El, seguita a ruota da Nancy.

"Sì" confermò lei "El ci ha spiegato tutto, siamo pronti" 

"Pronti per cosa?"

"Pronti a combattere"

*Spazio Autrice*

I problemi di questi personaggi

spero il capitolo vi sia piaciuto, lasciate stellina e commento se vi è piaciuto, ci vediamo al prossimo aggiornamento

Bye, G



-Byler- We Are Crazy TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora