Dopo quella sensazione di svenimento aprii immediatamente gli occhi. Presi un enorme boccata d'aria come se avessi trattenuto il respiro per ore.
Ero ancora appoggiato al letto, Mike era lì, immobile, sospeso tra la vita e la morte.
"Non c'è più nulla da fare per lui... tra poco morirete tutti". Girai di scatto la testa, trovando un ambiente vuoto, senza pareti, senza nulla, solo... vuoto. Tutto era nero, l'aria inconsistente, sembrava un luogo senza fine.
Poi lo vidi, Il Will malvagio, quello che sapevo non essere io ma con il quale c'era una grande connessione.
Avanzava verso di me, il mantello umido, fradicio alle estremità, il cappello afflosciato da un lato del capo.
Quegli occhi, che non sembravano avere nulla a che fare con i miei, mi fissavano vuoti.
"Prendi me" gli dissi senza pensare.
Una risata fredda come il ghiaccio arrivò alle mie orecchie.
"Tu sei debole" la figura ora mi girava intorno, squadrandomi "Lui ne ha passate tante, ma tu conosci meglio il luogo da cui vengo..."
Sembrava stesse analizzando mentalmente me e Mike, come a decidere come saremo dovuti morire.
"Chi sei?" mi uscì senza pensarci.
Un'altra risata.
"Lo sai già..." ancora quella risata.
"E' iniziato tutto quel pomeriggio sai... la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non avevi ancora capito perché i tuoi amici non volessero giocare con te, la parte divertente e giocosa si è trasformata in quella crudele, bramosa di attenzioni... E poi, così all'improvviso, questo Mike ti ha baciato, e sapevo che sarebbe andato tutto a rotoli"
Probabilmente anche lui si era accorto che stavo passando un periodo troppo felice.
"Perché non dovresti più volere me?"
Continuava a rimanere un punto interrogativo per me il motivo per cui quella figura si fosse gettata su Mike.
"Oh, io non ho mai detto questo, lui è solo l'inizio, e poi, quando stavo per ucciderti, anzi, per riunirti al tuo vero corpo, hai pensato a lui."
"Cosa..."
"L'unico pensiero che ti teneva ancora in vita, l'unica luce in fondo al tunnel di incertezze e paure, talmente spaventato ed incerto che non ti sei neanche reso conto che tutto ciò che ti sto dicendo era solo per tenerti occupato"
In men che non si dica l'ombra si era dissolta, mi avvolgeva, mi soffocava.
"No!" uno squarcio si creò in mezzo alla nube e caddi a terra.
El era davanti a me.
"Andiamo via di qui" mi porse la mano e un nuovo giramento di testa mi riportò alla realtà mentre Mike si dimenava sul letto con gli occhi sbarrati.
Pov Eleven
Mi ero preoccupata per Mike appena avevo avuto la notizia, avevo provato a non dare a vedere che avevo pianto ma i risultati erano risultati alquanto scarsi.
Avevo passato molto tempo in sala d'attesa e così avevo deciso di andare a vedere se il ragazzo si era svegliato.
Quando però avevo visto Will accasciato al letto con Mike che gli stringeva la mano evavo capito che c'era qualcosa che non andava.
Lo avevo salvato dalle grinfie di quell'essere anche se con la paura di fare del male allo stesso Will, o a Mike.
Non avevo più percepito il Mind Flayer e nemmeno Will, ma ora avevo capito che il problema non era lui, bensì il ragazzo.
Ricordavo di frequenze, ascoltate durante la mia permanenza in laboratorio.
"Il ragazzino non sa di averlo creato"
"Non è quello che pensiamo, è molto più potente di quello che crede"
Non avrei mai pensato che quelle informazioni fossero riconducibili ad una persona che conoscevo e a cui volevo bene, non avrei mai pensato di informare Will di tutto ciò.
*Spazio Autrice*
Hi
sono tornata
sta succedendo un caos inimmaginabile
Come avete notato ogni tanto arriva un pov di Eleven, quando non c'è scritto nulla spero si capisca che è Will
e nulla, spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così lasciate una stellina e ditemi cosa ne pensate
Bye, G
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-Byler- We Are Crazy Together
Fiksi PenggemarQuesta storia è ambientata dopo la battaglia dello Starcourt, ma ci sono delle SOSTANZIALI differenze, quali: -Hopper è vivo -I Byers non si sono trasferitii -El non ha perso i suoi poteri QUINDI, dopo questa breve descrizione, vi invito a leggere...