*Fraintendimenti*

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Quella probabilità mi fece mancare il respiro per qualche secondo.

Nelle settimane a venire venni messo nuovamente sotto il controllo dei medici anche se non ebbi più attacchi come quello della sera passata.

I miei amici venivano a trovarmi tutti i giorni. Mike, dopo la evidente rottura con El, si presentava solo più da solo o con sua sorella. Peccato che quando c'era Nancy c'era anche mio fratello, che mi assillava tutto il tempo.

Lucas e Max ormai facevano coppia fissa, mia madre era sempre accompagnata da Hopper e Dustin e Steve sembravano padre e figlio. D'altronde una figura paterna a Dustin era sempre mancata e Steve gli voleva un bene dell'anima.

Sarebbe piaciuto anche a me, magari, un giorno, avere un padre. 

Bob se ne era andato troppo presto e Hopper se non mi andava così a genio, soprattutto se El avesse scoperto del bacio tra me e Mike, non avrei sopportato di averla sempre accanto. Mi metteva agitazione quella ragazza.

Durante il primo anno alla scuola secondaria, quando tutto era iniziato, non avevo potuto conoscere El, uguale per il secondo, dato che ero stato posseduto per la maggior parte del tempo. Quest'estate invece, potevamo avere un'opportunità di diventare buoni amici, e invece nulla, il Mind Flayer era tornato e non mi aveva dato pace uccidendo per l'ennesima volta centinaia di innocenti tra cui anche il fratello di Max.

Per quanto tutte quelle visite mi facessero piacere, non riuscì a non accorgermi di come si era tramutato il gruppo in quei tre brevi anni e più ci pensavo, più sapevo che sarebbe stato anche peggio all'inizio delle superiori. 

Un giorno Mike venne a trovarmi da solo, finalmente dopo tanto tempo. 

"Ehi catorcio, come stai oggi?" chiese divertito mentre entrava. D'altronde aveva ragione. Ero da rottamare. Il mio viso magro e scavato, le guance bianche e le narici screpolate. Quasi assomigliavo a quell'essere che avevo visto nel mio sogno. Le labbra quasi tendenti al viola e gli occhi, un tempo verdi, apparivano grigi e spenti. Sembrava come se qualcosa mi stesse divorando da dentro. La causa di tutto ciò io e Mike pensavamo di saperla e, seppur non avendo raccontato nulla ai medici, anche loro si erano accorti che qualcosa non andava. 

Girai stancamente la testa verso la porta che si era aperta mostrando il viso luminoso per quanto preoccupato di Mike.

"Allora come stai oggi?" cautamente prese una sedia e si accomodò di fianco al letto, non prima però di avermi aiutato a sedermi sul letto. 

Alle volte mi chiedevo dove trovasse tutta quella forza. Tutte quelle volte che mi raddrizzava il letto e mi tirava sul per le spalle, mettendo poi un cuscino per farmi stare dritto data ormai la mia schiena indolenzita. 

Non camminavo da giorni perché i medici me lo avevano vietato. Quelle poche volte che mi alzavo le gambe mi diventavano gelatina e Mike doveva aiutarmi a stare in piedi. 

Per quanto il mio corpo fosse diventato ormai praticamente statico a forza di non muoversi la mia mente nel tempo aveva avuto il tempo di rimuginare su quei strani sogni e avvenimenti, elaborando una teoria che avevo bisogno di condividere con qualcuno prima di mettere in atto. 

"Mike devo parlarti di una cosa" vidi le sue sopracciglia corrugarsi e guardarmi con aria interrogativa.

"No, nulla di grave, solo, ho pensato a una cosa" non sapevo se parlargliene o meno, ero terrorizzato da una sua possibile reazione negativa, dovuta anche solo al fatto di volermi protegger.

"Devo parlare con El" dissi piano mentre lui beveva un sorso d'acqua e per poco non si strozzava. 

"Will, tu non devi dirgli nulla, sono io che ho fatto la cazzata, tu non c'entri"

"No, no, non è per... cazzata? Cioè per te sarebbe stata una cazzata quel bacio?!" allarmato girai il viso verso Mike. Lo guardai negli occhi. Quegli occhi che amavo, spaventati da quella affermazione. Cercai di capire cosa fosse cambiato da quella sera, cosa avessi sbagliato. Forse ero io ad essere sbagliato in fondo, avevo creduto che quel ragazzo mi potesse amare, avevo creduto che la persona più etero di questo mondo cambiasse il suo orientamento sessuale solo per me, un ragazzino spaventato, che non riusciva più a riconoscere la realtà dalla finzione, che non riusciva più a dormire la notte perché assalito dagli incubi di un mondo che pareva assurdo.

Mi aveva illuso, mi aveva fatto credere di essere importante per lui. Dimenticai all'istante ciò avevo da dirgli; non gli sarebbe importato probabilmente, non mi amava e non l'avrebbe mai fatto. 

"Will, io ero sconvolto, non sapevo quello che facevo e..."

"Fuori Mike" non gli lasciai finire la frase, probabilmente neanche lui sapeva più cosa inventarsi.

"Ma Will..."

"Fuori" pronunciai quelle parole con tono deciso. Mi sembrava che tutte le energie che mi erano state tolte in quei giorni, risucchiate da chissà cosa, fossero riaffiorate. 

"Will..." 

"HO DETTO FUORI MIKE!" urlai alla fine. 

Spaventato uscì dalla camera, mentre mi accasciavo nuovamente al letto senza energie. 

Non potevo credere di essermi innamorato di una persona che non sapeva quello che voleva e cosa provava per me, né aveva il coraggio di ammettere o meno i suoi sentimenti. 

Non potevo credere di aver sprecato quelle poche forze meticolosamente conservate per urlargli contro. 

Caddi sul materasso a peso morto, ebbi giusto il tempo di suonare il campanello per le infermiere e poi, di nuovo, tutto buio. 

*Spazio Autrice*

Salve

Cosa avrà in mente Will? Fa paura persino a me quel ragazzo. Vi avviso che, non dal prossimo ma da quello dopo, saranno presenti pov anche di El e Mike, (non troppi, giusto per alcune cose)

Se il capitolo vi è piaciuto e se vi fa piacere votate e lasciate un commento.

(spero di non aver fatto errori di battitura perché intanto sto guardando una serie tv ed è un po' complicato ascoltare gente che parla in inglese e copiare da un foglio scritto con le zampe di gallina più di 6 mesi fa) 

Dopo ciò, ci vediamo al prossimo aggiornamento, 

Bye, G

-Byler- We Are Crazy TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora