4) Gli antichi contro

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<<Ehi, stai bene?>> mi chiese Cameron non appena arrivammo davanti al baratro. Annuii anche se poco convinta e mi guardai intorno, alla ricerca di mio padre <<Papà? Sei qui?>> chiesi. Passò qualche secondo prima che mio padre fece la sua entrata in scena con tanto di tenebre e scheletri a caso. Affianco a lui c'era un'uomo muscoloso e alto, con i capelli corvini, gli occhi carbone e coperto solo da un jeans scuro. Dalla schiena li spuntavano due enormi ali nere, molto più grandi e potenti delle mie.

<<Aurora, ti avevo detto di non parlarne con nessuno>> mi rimproverò mio padre lanciando un'occhiata a Cameron. Il ragazzo affianco a me mi posò un braccio sulla vita indurendo lo sguardo di colpo <<Mi dispiace papà, ma non sapevo se quel biglietto era autentico. Poteva avermelo scritto chiunque, così sono venuta qui con lui, nel caso ci fosse un nemico a farci un'imboscata>> mentii cercando di sembrare il più convincente possibile. Chissà che avrebbe pensato se avesse saputo che sua figlia non sapeva dire di no al proprio fidanzato!

Sospirò <<E va bene. Può rimanere>> disse avvicinandosi al bordo del baratro e guardando in basso <<Li senti Aurora? Senti i sussurri di cui ti ho parlato?>>. Chiusi gli occhi trattenendo il respiro e concentrandomi sui rumori intorno a me. Sussurri indistinti mi arrivarono al orecchio facendomi rabbrividire <<Chi potrebbe essere il nuovo nemico dell'Olimpo? La prima volta Crono, la seconda Gea e ora? Ora chi sarà?>> li chiesi sentendomi improvvisamente ansiosa. L'idea di una nuova guerra mi spaventava, anche se sapevo badare a me stessa. E poi non sapere l'identità del proprio nemico alimentava ancora di più quella paura.

<<Avevamo pensato a Crono, a Nyx e anche ad Atlante>> mi spiegò l'uomo con le ali per poi presentarsi <<Comunque io sono Thanatos>>
<<L'avevo capito>> li risposi cercando di non lasciarli capire quanta agitazione mi mettesse la sua presenza. Il dio della morte! Avevo il dio della morte, o addirittura la morte stessa, a meno di sei passi da me! Percepivo solo morte e dolore in quel momento, così tanto che rabbrividii diverse volte senza volerlo.

<<Non dovremmo avvertire il resto degli dei? Potrebbe essere più facile capire di chi si tratta con una mano in più>> propose Cameron. Al contrario mio lui sembrava tranquillo, come se fosse ad una festa e non avesse davanti due dei capaci di ucciderlo con un solo schiocco di dita. <<Adesso che ci penso>> cominciai io portando una mano al mio ciondolo <<Perchè hai chiamato me? Non poteva venire Zeus visto che è il "re dell'Olimpo" e questi sono affari suoi?>>.
Si udì un tuono.
<<Certo che questa ragazza ha fegato>> ridacchiò Thanatos mentre mio padre si schiacciava una mano sulla fronte <<Anche troppo>> commentò sospirando.

Mentre Cameron, Ade e Thanatos continuavano a parlare della mia incontrollabile sfacciataggine mi sedetti con le gambe a penzoloni nel baratro. Volevo alzarmi da lì, ma non avevo più il controllo sul mio corpo. "Papà...aiuto..." volevo dire, ma non potevo muovere neanche la mia bocca. Il figlio di Ares si voltò verso di me sgranando gli occhi <<Aurora, cosa fai?! Levati da lì!>> esclamò attirando anche l'attenzione degli dei.

"Vi prego...aiutatemi..." pensai mentre mio padre si avvicinava a me e mi posava una mano sulla spalla <<C'è qualcosa che non va?>> mi chiese. Thanatos stava per dire qualcosa ma si bloccò di colpo quando una freccia li sfrecciò vicino al orecchio, graffiandolo sulla guancia. Sgranai mentalmente gli occhi quando mi accorsi che ero in piedi, l'arco con altre tre frecce incoccate. <<Aurora...cosa ti prende?>> chiese Cameron avvicinandosi ma scoccai le frecce, una andò a segno piantandosi nella sua spalla. Urlò di dolore cadendo in ginocchio e impallidendo di colpo <<AURORA! ORA BASTA!>> urlò mio padre. E come potevo fare secondo loro?! Non avevo il controllo sul mio corpo!

"Ma ciao Aurora"

"Chi sei? Cosa vuoi? Come fai a prendere il controllo sul mio corpo?"

"Semplice, il tuo corpo mi appartiene di diritto"

"NYX?!

"Esatto! Vedo che ti ricordi ancora di me!"

"Sei tu che stai alimentando la rabbia degli dei, giusto? Sei tu?"

"No, sfortunatamente l'idea non è stata mia, ma di quel gran fico del tuo bisnonno"

"B-Bisnonno?!"

"Urano, il dio primordiale del cielo, sta risorgendo! Non è magnifico?"

"Ti devo veramente rispondere?"

"Cavolo che impertinente! Potresti portare un po' più di rispetto a colei che ti ha donato quelle meravigliose ali!"

"Oh grazie per avermi trasformato nella tua arma da guerra personale! Veramente mi inchinerei ma non AVENDO IL CONTROLLO DEL MIO CORPO MI RIESCE UN PÒ TROPPO DIFFICILE!"

Fu scoccata un'altra freccia che si piantò nel fianco di Cameron. Urlò di dolore nuovamente.

"NO! LASCIALO STARE! LO UCCIDERAI COSÌ!"

"È proprio quello che farò invece!"

Il mio corpo scoccò un'altra freccia che lo sfiorò di poco.

"Non ne sarei così sicura se fossi in te!"

Dai Aurora, ce la puoi fare! Provai a muovere la mano e questa si aprì cominciando a tremare e lasciando cadere la freccia che teneva. Il mio piede destro si mosse da solo pestandomi quello sinistro, ma non bastava così poco per farmi arrendere! Ordinai alla mia mano di muoversi e questa lo fece, prendendo un'altra freccia dalla faretra e puntandomela addosso. Il mio corpo cominciò a bruciarmi ma non mi arresi e con tutte le forze che avevo ripresi il controllo del mio corpo e me la piantai nello stomaco. Urlai di dolore alzando la testa verso l'alto e lasciandomi cadere all'indietro.

<<AURORA!>> sentii urlare da mio padre. Ormai stesa a terra girai la testa di lato per vedere cosa avevo combinato. Cameron si era rialzato e si premeva una mano sul fianco, una smorfia di dolore in viso. Thanatos invece era svanito, probabilmente per mettersi in salvo da me. Mio padre si inginocchiò affianco a me e mi prese la mano chiudendo gli occhi. Socchiusi gli occhi sentendo le tenebre avvolgermi, e li chiusi definitivamente quando riapparvi al Campo Mazzosangue, davanti a tutti i semidei sconvolti che stavano pranzando al padiglione.

La figlia di Ade 2//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora