La figlia di Ade 2//🖤

12) Benedetta dal mare p.2

Pov's Cameron

Appena riuscii a mettere a fuoco le figura davanti a me sgranai gli occhi. Quella non era la ragazza che lottava contro di noi durante la lotta contro Nyx? L'avevo intravista nell'esercito nemico, ma pensavo fosse rimasta uccisa. Però in quel momento sembrava spaventata, intimorita. Non ne capii il motivo, almeno finchè non voltai lo sguardo. Ilaria, figlia di Poseidone e amica della mia ragazza che al momento era tenuta ferma da un ragazzo, aveva dei serpenti d'acqua che le vorticavano lentamente intorno al corpo, illuminato da una luce azzurra. I capelli le fluttuavano come se fosse sott'acqua e gli occhi le brillavano di una luce blu.

<<Fai qualcosa Stephan!>> ordinò la ragazza castana al ragazzo che teneva ferma Aurora. Lui allungò una mano verso Ilaria, pronunciando delle parole in greco antico, e pochi secondi dopo una tempesta di neve (in piena estate) si abbatté sulla ragazza. Ma nonostante questo lei rimase ferma dov'era, protetta dai suoi serpenti d'acqua.
<<Diamine! È troppo forte! Cosa facciamo?>> esclamò Stephan. Aurora approfittò di questo suo momento di distrazione per pestarli il piede, e correre verso la gabbia dove ero rinchiuso. Si sporse con il petto verso di me <<La collana. Prendi una mia freccia e usala per tagliare le corde>> mi sussurrò sorridendomi <<Hai tempo tranquillo, Ilaria li terrà occupati per molto>>.

<<Cos'è quella luce che la circonda?>> le chiesi trasformando il suo ciondolo in un arco. Automaticamente una fodera piena di frecce le comparve in spalla <<È la benedizione di Poseidone. I suoi poteri sono diventati almeno tre volte più potenti di come sono normalmente. Ora potrebbe battersi tranquillamente anche contro una dea o un dio>> mi spiegò girandosi di spalle, permettendomi di prendere una freccia e di cominciare a sfregarne la punta sulla spessa corda.
<<Davvero?>> le chiesi lanciando un'occhiata a Ilaria. La ragazza stava lottando con i suoi poteri da figlia di Poseidone, tenendo tranquillamente testa al semidio con i capelli bianchi.
<<Si si, come io ho...avevo la benedizione di Nyx lei ha quella di Poseidone>>
<<Wow. E Lana? Ha qualche benedizione?>> le chiesi riuscendo finalmente a rompere la corda.
<<Non saprei, da quanto ne so, non dovrebbe avercene una>> mi rispose schioccando le dita. Tre scheletri apparvero dal nulla, posando le mani sulle sbarre della gabbia in cui ero chiusa e rompendole con facilità.
<<Vieni, dobbiamo aiutare Ilaria>> le dissi prendendole il polso e cominciando a camminare, ma mi fermò posandomi una mano sulla spalla e sorridendomi <<Tranquillo, se la cava a meraviglia. Dobbiamo svegliare Susana, liberare Sofia e Maria e cercare Lana>>.

Lanciai un'altra occhiata alla figlia di Poseidone. Stava giusto giusto sfoderando Onda, parando un fendente di Stephan. Gli occhi brillavano ancora, le onde intorno a lei continuavano a difenderla dagli attacchi di neve e ghiaccio mentre lei si difendeva da quelli fisici.
<<Sì, hai ragione. Se la caverà. Io sveglio le ragazze, tu cerca Lana>> le dissi stampandole un bacio sulla fronte <<E fai attenzione>>. Mi sorrise un'ultima volta prima di spiegare le sue ali al vento e di decollare in alto, sorpassando i muri d'acqua. Scossi  per una spalla Susana finchè lei non aprì gli occhi, fissandomi confusa <<C-Cameron...cos'è successo...?>>
<<Sbrigati, ci sono dei nemici sulla nave. Aurora è andata a cercare Lana, Ilaria sta lottando e noi dobbiamo liberare Maria e Sofia>> l'aggiornai velocemente su quello che era successo, aspettando qualche secondo prima che si risvegliasse completamente.
<<Chi sono i nemici?>> mi chiese alzandosi in piedi. Si portò una mano all'anello che aveva al dito medio e poco dopo un pugnale con l'elsa dorata le apparve in mano, brillando alla luce del sole. <<Una ragazza credo sia una superstite del esercito di Nyx durante l'ultima battaglia. Il ragazzo si chiama Stephan, non so chi sia, ma per attaccare usa neve e ghiaccio>> le dissi correndo verso la figlia di Apollo e quella di Atena stese a terra come salami, che si dimenavano a terra.