8) L'Argo III

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*leggete la N.A a fine capitolo per favore. È importante!*

<<Aurora...svegliati...faremo tardi...>> mi sussurrò la voce di Cameron. Aprii gli occhi mettendomi a sedere sul letto <<Che ore sono?>> li chiesi stroppicciandomi gli occhi <<Le sei meno dieci>>. Sgranando gli occhi stai in piedi <<Cacchio Cameron! Dovevi svegliarmi prima!>> esclamai afferrando velocemente dei vestiti e rifugiandomi in bagno. Mentre entravo in doccia e aprivo l'acqua lo sentii ridacchiare <<Se non sbaglio, sei stata tu ieri sera a dire che non eri più una bambina>> ribattè. Uscii dal bagno lavata e vestita e gli feci la linguaccia mentre prendevo un pugnale di bronzo celeste e lo infilavo nella fodera che avevo legata in vita <<Sbrighiamoci. Leo ci ucciderà se arriviamo in ritardo>> li dissi sistemandomi una felpa sul bacino a coprirmi l'arma. Annuì alzandosi dal letto e, dopo essersi caricato il mio e il suo zaino in spalla, mi porse la mano che afferrai con piacere <<Andiamo>>.

<<Eccovi! Pensavamo che vi foste persi!>> esclamò Hazel lanciandoci un'occhiata maliziosa. Dei ma quanto poteva essere pervertita questa dolce e innocente Hazel? Sospirai rassegnata.
<<Quindi dov'è quest'Argo III?>> chiese Ilaria stropicciandosi gli occhi. Come me la figlia di Poseidone non era proprio una persona mattiniera, e come me poteva commettere un'omicidio se qualcuno la svegliava. E a quanto pare qualcuno aveva già capito che non bisogna mai svegliarla. Sfiorai con il dito il graffio che Percy aveva sulla guancia, pochi centimetri sotto l'occhio <<Cavolo Ilaria, un po' più in alto e li cavavi un'occhio!>> esclamai ridacchiando e beccandomi un'occhiataccia dalla ragazza <<La prossima volta ci pensa due volte prima di buttarmi addosso dell'acqua addosso>>
<<Ma tu non puoi bagnarti>>
<<Non mi doveva svegliare lo stesso>> rispose lei lanciando un'occhiataccia a Lana che decise saggiamente di non ribattere.
<<Dove dovrebbe essere questa meravigliosa nave da guerra?>> richiese scocciata Ilaria. Ma cosa aveva? Il ciclo? Una domanda mi sorse spontanea: ci saremo stati tutti su quella nave? Eravamo in tutto quattordici: io, Annabeth, Percy, Cameron, Jason, Piper, Hazel, Frank, Ilaria, Sofia, Susana, Maria, Lana e Leo. Eravamo esattamente il doppio del equipaggio dell'Argo II, forse però il figlio di Efesto aveva apportato qualche modifica al precedente progetto.

Un'attimo dopo un vento fortissimo si abbatté su di noi. Davanti a noi atterrò maestosa e in tutto il suo splendore l'Argo III.
<<Ehi ragazzi!>> urlò la voce di Leo, e alzando lo sguardo lo intravidi sull'albero maestro che si sbracciava <<Salite a bordo! Le stanze le divideremo qui!>>. Corsi verso la scala a pioli che venne calata e salii velocemente, facendo attenzione a non cadere come una cretina. Non ero mai stata su una nave, era sempre stato il mio sogno mai realizzato. Appena fui a bordo cacciai un gridolino d'allegria <<Oh Dei! È meravigliosa!>> esclamai saltellando. Leo mi fu accanto in poco tempo ridendo <<Lo so, sono stato un grande>>
<<Si! Vado subito a vedere il resto della nave!>> esclamai, ma prima che potessi correre ai piani inferiori, dove si trovavano le camere, Cameron mi afferrò caricandomi in spalla come un sacco di patate <<Ehi! Lasciami!>> esclamai dandogli dei pugni sulla schiena che gli fecero solo il solletico.
<<Perfetto! Se avete finito di flirtare dovremmo decidere le stanze>> disse Annabeth ridacchiando <<Siamo in quattordici, e le femmine sono molto più numerose dei maschi. Chi dei ragazzi vuole condividere la stanza con una ragazza?>>. Tutti i maschi, tranne Leo, alzarono la mano <<Annabeth con Percy>> iniziò Leo indicandoli a due a due <<Piper e Jason, Hazel e Frank, Cameron e Aurora, Ilaria e Susana, Maria e Sofia e...Lana va bene se stai con me?>>. La figlia di Era annuì sorridendogli <<Perfetto. Andiamo a vedere il resto della nave ora?>> chiesi impaziente mentre Cameron mi faceva scendere ridacchiando.

Corsi ai piani inferiori trovandomi all'inizio di un lunghissimo corridoio, con varie stanze a destra e a sinistra. Se devo ammetterlo mi hanno sempre messo ansia i corridoi, soprattutto di notte, dove la profondità aumentava e il silenzio di metteva in allerta anche al minimo rumore. Sentii Lana posarmi una mano sulla spalla <<Stai bene?>> mi chiese. Le sorrisi annuendo e ricominciando a girare per la nave. C'era la cucina, i bagni, divisi in maschi e femmine, sette camere da letto, una camera per gli allenamenti, una mini infermeria e sul ponte c'era la cabina di controllo. Quale fu la prima che visitai? La mia camera da letto ovviamente! Le camere erano (sfortunatamente) tutte uguali, arredate con i mobili indispensabili per una camera. Due letti singoli ma abbastanza grandi per due persone, un comò, uno specchio attaccato ad una parete ed infine l'oblò da cui si aveva una perfetta vista di...beh, del campo, visto che non eravamo ancora partiti.

<<Hai sistemato i tuoi vestiti?>> chiesi a Cameron comodamente steso sul suo letto. Scosse la testa continuando a guardare il soffitto. Ovvio, che domande facevo...
<<Te li sistemo io, allora>> mi gasai io afferrando il suo zaino. Tirai fuori le sue magliette, i pantaloni e i suoi boxer (quando li vidi credo di aver avuto la faccia bordeaux) e li cominciai a riporre con cura nel cassetto del comò che avevo scelto per lui, cioè quello sotto il mio. Lo sentii ridere e poco dopo due calde braccia mi circondarono la vita <<Sembri mia madre>>. Quella parola non l'avevo mai sentita dire da lui. Non mi aveva mai parlato della sua famiglia nonostante fosse ormai un'anno che stessimo insieme, così decisi di prendere la palla al balzo.
<<E che tipo è tua madre?>> gli chiesi finendo di sistemare l'ultima maglietta nel cassetto e girando la testa verso di lui. Si era incupito di colpo, indurendo lo sguardo che decise di tenere basso, sulle mie scapole <<Cameron...?>> lo chiamai voltandomi completamente e accarezzandogli delicatamente la guancia. Si ritrasse come scottato dal mio tocco e si andò a sistemare sopra al letto, nella posizione in cui era prima <<Sono stanco, puoi andare ad avvertire Leo che voglio farmi una dormita?>>. Rimasi un po' stupita dal suo cambio improvviso di umore, ma non glielo feci intendere. Gli sorrisi calma, tentando di sembrare il più credibile possibile, e prima di uscire dalla camera sussurrai un <<Certo, a dopo>>.

Cameron...cosa mi stai nascondendo?

(N.A) Ciao ragazzi! Eccomi tornata con un'altro capitolo! Visto che ho notato che lo scorso capitolo non ha avuto molto successo ho deciso di impegnarmi ancora di più per scrivere i miei capitoli.
Comunque, una domanda: vi sta piacendo questa storia? Oppure c'è qualcosa che non vi piace? Non abbiate timore nel correggermi nei commenti (ovviamente non ricorrendo a termini volgari o a parole offensive, cose che non ho mai accettato da parte di nessuno). Comunque sono sicura che non userete brutte parole per giudicarmi visto che siete (sicuramente) delle persone per bene. E niente, ci vediamo nel prossimo capitolo. A presto! 😊

Aurora🖤

La figlia di Ade 2//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora