14) Scambio di punti di vista

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Pov's Ilaria

<<Ehi, Scott, come va'?>> mi guardai intorno per un po', sforzandomi di vedere nel buio chi avesse parlato nominando il nome del figlio di Atena. Era la voce di una ragazza, mielosa e quasi...incantevole. Quando tutto si schiarì attorno a me, riconobbi di essere nella cabina di Atena, seduta su un letto con un libro scritto in greco in grembo. La ragazza stava poggiata allo stipite della porta. Aveva i capelli corvini, gli occhi castani e le labbra truccate da un rossetto rosso fuoco. Indossava un vestito bianco lungo fino a terra, che faceva netto contrasto con la pelle abbronzata, con uno spacco laterale messo in risalto dalla gamba che aveva appositamente sistemato lì. Al collo portava una collana d'oro incastonata di rubini, decisamente troppo cara per potervi andare in giro. Soprattutto se al Campo ci sono TUTTI E DUE i fratelli Stoll. Sicuramente, quindi, non era una figlia di Afrodite, visto che quelli della casa 10 hanno imparato col tempo a mettersi cose più economiche e a tenersi cose d'oro o d'argento in cabina, al sicuro dalle mani dei figli di Ermes. Anche perchè non avevo mai visto quella ragazza al Campo Mezzosangue, e un personaggio del genere me lo sarei ricordato.

<<Ehm...bene, ma tu chi sei?>>
La voce di Scott mi arrivò all'orecchio, facendomi rabbrividire. Mi alzai dal letto, sistemandomi di fronte allo specchio e per poco non urlai.
Ero Scott. Stessi capelli, stesso viso, stessi occhiali, stesse labbra...ero il mio ex.
<<Come? Non ti ricordi di me Scott?>> mi chiese la ragazza avvicinandosi a me, cioè a Scott <<Eppure ci conosciamo da tanto tempo>>.
<<No, mi dispiace. Non so assolutamente chi sei, e se ti non serve niente sei pregata di uscire>> incrociai le braccia al petto, cioè il mio ex-ragazzo incrociò le braccia...è così complicato!
Sul perfetto (anche troppo) viso della ragazza, il sorriso malizioso che aveva fino a qualche secondo prima se ne andò, lasciando posto a un'espressione seria e quasi ammonitrice <<Non è il caso che tu mi faccia arrabbiare Scott>>
<<Io neanche ti conosco! Non so cosa tu voglia, ma ora sarei impegnato!>> replicai infastidita con la voce di Scott.
Come si permetteva di farmi la predica? Entra nella cabina di Atena e si mette a sedurre tutti! Anzi, me, cioè Scott, visto che nella cabina non c'era nessun'altro.
Ghignò portandosi una mano ad accarezzarsi lentamente il collo <<Non ti conviene trattarmi così. Te la farò pagare cara, Scott>> mi disse girandosi e frustandomi con i suoi capelli. Poi se ne andò, lasciando che un rumore di tacchi rimbombasse nella cabina.

La scena cambiò.

Ora mi trovavo sulla spiaggia, di notte, sempre nelle vesti di Scott, con una meravigliosa rosa blu in mano. Ero vestito abbastanza sobrio, e mi sistemavo nervosamente il colletto della camicia.
Poi la vidi...cioè, mi vidi.
Ero io, Ilaria, vestita con un abito di seta turchina corto fino al ginocchio, con la gonna a campana e una cinta di cuoio a treccia in vita. Ai polsi non vedevo Onda, il mio braccialetto perlato che si poteva trasformare in spada, e mi insospettii leggermente. Io, cioè Ilaria, non mi toglievo mai Onda dal polso, tranne che per dormire.
Ma Scott (cioè me) sembrò non farci caso.
<<Sei bellissima principessa>> le sussurrai all'orecchio (cioè...ok, avete capito) prendendole le mani fra le mie. Si era anche messa lo smalto bianco, così capii che non fossi io, ma a quanto pare Scott no. La baciai contro la mia volontà, assaporando dolcemente le sue labbra e accorgendomi che queste avessero il sapore delle fragole, quando invece il figlio di Atena, mi aveva sempre rivelato che le mie avessero il sapore dell'acqua salata.

La figlia di Ade 2//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora