15) "Riunione famigliare"

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Pov's Aurora

"Ho capito dove vi trovate! Arriviamo il prima possibile!"

Non appena i tre battiti cardiaci che sentivo scomparvero, lasciando battere solo il mio, caddi inginocchio sulla sabbia. Usare quel tipo di telepatia sembrava avermi sfinita. Tremavo e ansimavo come se avessi corso per chilometri senza mai fermarmi, senza acqua e trattenendo il respiro.
<<Aurora? Stai bene?>> la voce assonnata di Lana mi fece trovare un briciolo di forze per alzare la testa verso di lei.
<<Oh dei! Cos'hai?!>>
<<T-Tranquilla...dammi un...secondo per riprendermi...>> ansimai posandomi una mano sul petto. Scattò verso di me, affiancandomi e posandomi una mano sulla fronte.
La vidi sgranare gli occhi <<Cavolo Aurora! Sei bollente! Ma cosa hai fatto per stare così?>>.
<<Sono riuscita a connettere telepaticamente con Ilaria. Sembra quasi un potere che abbiamo noi tre. Ha capito la nostra posizione e adesso stanno arrivando>>
<<Bene! Ma perchè non mi hai svegliato prima?>> mi chiese dispiaciuta <<Ti avrei potuto aiutare in qualche modo!>>.
Ridacchiai <<Dormivi come un ghiro. Neanche una bomba avrebbe potuto svegliarti!>>.
Mise su un broncio che non durò molto, perchè dopo qualche secondo già rideva. Volevo ridere anche io, ma ero sicura che se avrei emesso anche solo un suono, probabilmente avrei cominciato a tossire così forte da risvegliare l'intero mondo, soffocando subito dopo.

<<Quanto ci metteranno ad arrivare secondo te?>> mi chiese dopo un po' muovendo la mano su e giù sulla mia schiena all'altezza delle scapole.
<<Non saprei, secondo me più di due ore>> ipotizzai inspirando e espirando.
<<Perchè nel frattempo non ti fai un'altra bella dormita?>> mi propose lei <<Una bella dormita, forse, ti farà recuperare un po' di energie>>.
<<Ma mi sono svegliata da neanche un'ora! Non mi serve dormire!>> protestai tossendo subito dopo. Quando la sentii ridacchiare, la fissai male <<Ok ok scusa>> si scusò sorridendo <<Non è carino ridere per le condizioni altrui, anche se sono divertenti>>
<<E sentiamo>> alzai gli occhi al cielo <<Cosa ci sarebbe di divertente nel vedere l'amica morire soffocata per il troppo tossire?>>
<<Niente, ma la tua tosse ti ha tradita subito dopo che tu avessi detto "Sto bene! Non mi serve dormire"!>>
<<Ok ok>> mi sdraiai sulla sabbia sentendo gli occhi farsi pesanti <<Forse>> sbadigliai portandomi una mano davanti alla bocca <<Un'altra bella dormita me la faccio...>>.
<<Sta tranquilla. Non appena arriveranno con la nave ti sveglierò>> mi tranquillizzò sorridendo.
E fu così che scivolai tra le braccia di Morfeo, pregando gli dei affinchè facessi bei sogni.
Ovviamente le mie preghiere furono inutili....

Era in una grotta buia. Difronte a me si stagliavano in tutti i loro tre metri di puro potere mio padre, affiancato da Persefone.
La mia matrigna indossava un bellissimo vestito bianco decorato da fiorellini di pizzo, con la gonna che lasciava intravedere appena i tacchi neri che portava. Mio padre invece indossava un completo nero classico, che li donava un'aria molto formale e sobria.
Si poteva benissimo dire che, negli Inferi, lo stile di certo non mancava.
<<Figlia mia, come stai crescendo bene>> mi disse mio padre sorridendo appena <<Sembri proprio tua madre...>>.
Mi sentii arrossire appena, ricambiando timidamente il sorriso e inchinandomi <<Grazie papà>> poi alzai lo sguardo rivolgendomi anche alla mia matrigna <<Buongiorno Persefone>>.
<<Oh ma per favore!>> esclamò lei guardandomi divertita <<Non serve che tu sia così formale! Dopotutto sei comunque la mia figliastra, e voglio che tu ti senta a tuo agio con me!>>.
<<Ehm...ok, va bene>>
<<Bene Aurora, ti starai di certo chiedendo perchè ti siamo apparsi in sogno>> comincio mio padre passandosi nervosamente una mano sulla giacca <<Il motivo è che abbiamo da poco saputo che tu e le tue amiche dovrete affrontare un dolore immenso. Non posso dirti tutto nei dettagli, ma sappi solo che LORO stanno cercando di distruggere i tuoi compagni e di catturare voi tre. Cercheranno in tutti i modi di farvi del male, e a te, in particolare. Il motivo è che a Nyx sembra non esserle andata giù la storia del tuo...abbandono verso di lei, e adesso vuole vendicarsi strappandoti qualcosa che ti farà molto male perdere>>.
Sgranai gli occhi pensando subito a Cameron.
Persefone sembrò capire i miei pensieri, perchè sgranò gli occhi ridacchiando <<Oh no no no no! Vuole strapparti qualcosa che ti farà male fisicamente!>>.
E questo doveva confortarmi per caso?
<<Mi dispiace così tanto figlia mia, ma proprio non posso dirti di più. È un male conoscere il proprio destino>>
<<Tranquillo papà, questo lo so>> li sorrisi per poi sospirare <<Bene....è tutto?>>.
<<Eh? Oh si si, tranquilla. Noi abbiamo finito con le cattive notizie, ora passiamo a quelle belle>> Persefone si strofinò tra loro le mani <<Devi sapere qualcosa riguardo alle tue capacità in condivisione con le tue amiche!>>.
<<Oh...quelle capacità?>>
<<Sì! Potete fare un sacco di cose fantastiche! Ma non abbiamo il tempo di elencarle, perciò ti farò trovare un regalino nella tua stanza>> poi sembrò ricordarsi qualcosa di importante perchè s'incupì di colpo, perdendo l'entusiasmo che aveva.
<<C'è qualcosa che non va'?>> chiesi temendo un'altra brutta notizia all'ultimo momento. Mi rivolse un sorriso calmo <<Oh non ti devi preoccupare! È solo che...Zeus ha qualche problema a tenere sotto controllo i vostri poteri>>
<<Sempre i poteri in condivisione?>>
<<Si si quelli>> sospirò <<Tuo padre e Poseidone stanno cercando di convincerlo a non farlo, visto che ci tengono molto a voi. Ma Zeus è...mio padre è abbastanza testardo e vanaglorioso, e non sopporta che gli venga imposto di fare qualcosa. Per quanto tentiamo di farli cambiare idea, probabilmente farà di testa sua e vi rovinerà la vita per l'eternità>>.
<<Persefone...>> mio padre le lanciò un'occhiata che aveva un significato abbastanza chiaro: non puoi dirle niente.
<<Oh...certo certo>> Persefone si sistemò distrattamente la gonna dell'abito mentre delle roselline rosse le crescevano attorno senza che lei se ne accorgesse <<Devo chiudere la bocca, ho capito>>.
<<Posso sapere un'ultima cosa?>> si voltarono entrambi verso di me con un espressione indescrivibile in viso. Sembravano temere quello che li avrei chiesto.
<<Al Campo...stanno tutti bene?>>
<<Sì, nessun attacco per il momento>> mi rassicurò mio padre aggiustandosi il colletto della camicia <<E se vuoi saperlo Annabeth e Jackson stanno badando al figlio nella cabina di Poseidone>>.
<<Ora basta con le chiacchiere! Devo assolutamente dare da mangiare a Cerbero!>> esclamò Persefone schioccando le dita. Tutto si fece buio.

Quando aprii gli occhi, mi accorsi di essere in braccio a mo' di sposa tra le braccia confortanti di qualcuno.
Cameron mi stava trasportando verso l'Argo III, che imponente svettava sulla spiaggia. Indossava la maglietta del Campo e aveva un espressione di pura preoccupazione in viso. Allungai una mano a sfiorarli il mento e lo vidi sussultare sorpreso.
<<Aurora!>> esclamò tranquillizzandosi <<Come ti senti?>>.
<<Come se fossi appena uscita da una sauna in un vulcano>>
<<Hai così tanto caldo?>> mi chiese ridacchiando. Lo guardai stanca incapace di lanciarli un'occhiataccia delle mie <<Quando...Quando siete arrivati?>>
<<Qualche minuto fa>> mi spiegò entrando nella nave e cominciando a trasportarmi verso la mia camera <<Tu ronfavi sulla sabbia mentre Lana era nel panico più totale. Ci ha detto che la tua temperatura si era alzata più di prima e tu non ti svegliavo da ormai due o più ore>>.
<<Posso andarmi a fare una doccia?>> li chiesi non appena mi posò sul mio letto. Devo ammettere che mi era mancato...il letto intendo.
<<Ma se non riesci a stare in piedi>> ribattè lui guardandomi divertito <<Come pensi di farti la doccia?>>.
<<Ehm...mi appoggio al muro?>>
<<Il muro è scivoloso, rischi di spiattellarti per terra e di spaccarsi la testa>>
<<Mi sistemi una sedia nella doccia e sto seduta a lavarmi>> riprovai.
<<È troppo grande una sedia>>
<<Mi siedo per terra allora!>>
<<Resta il fatto che non puoi alzarti dal letto>> ribattè divertito.
Sbuffai guardandolo imbronciata. Prima che potessi dire qualcosa, mi strinse a sè sedendosi affianco a me.
<<Mi sei mancata>> mi sussurrò con il viso nascosto nell'incavo del mio collo, provocandomi dei brividi lungo la spina dorsale.
<<Anche tu>> li sussurrai timidamente in risposta portando una mano sui suoi capelli ad accarezzarglieli. In realtà sono stata sempre una persona che non apprezza il contatto fisico, le smancerie o le effusioni amorose dei fidanzatini. Forse stare con Cameron mi ha ammorbidita tanto, visto che prima di arrivare al campo odiavo qualsiasi essere umano.
<<Aurora, è tuo quello?>> si separò da me quanto bastava per permettermi di girarmi. Sul mio cuscino, messo in bella vista, c'era un libro alto quattro dita circa. La copertina era di uno strano materiale squamoso nero carbone, con qualche ghirigoro oro sugli angoli.
"Ti farò trovare un regalino nella tua stanza" mi aveva detto Persefone. Che fosse quel libro il regalino?
Lo afferrai in mano accarezzandone delicatamente la superficie. Nella prima pagina, nell'angolino in alto a destra, c'era scritto in una calligrafia elegante "Spero possa esserti utile!" seguito da un cuoricino.

Mi lasciai scappare una risata <<Credo che sia un regalo della mia matrigna>>
<<Persefone?!>> chiese stupito.
<<Eh già, mi aveva avvertito in sogno>>.
Stavo per voltare pagina ma Cameron mi prese il libro dalle mani, nascondendoselo dietro alla schiena e alzandosi in piedi.
<<Ehi!>> esclamai alzandomi anche io. Riuscii a fare solo un passo, prima di cominciare a vedere tutto più scuro. Persi l'equilibrio cadendo all'indietro, ma prima che potessi toccare terra Cameron mi afferrò per la vita salvandomi il sedere (in tutti i sensi).
In quel momento mi sentii una di quelle ballerine di tango, che si lasciavano cadere per essere afferrate per i fianchi dal partner. Solo che la mia caduta era molto meno elegante, ma quelli erano dettagli.
<<Ehm, grazie>> lo ringraziai arrossendo. Quando mi sorrise mandai mentalmente il buon senso, stampandoli un bacio fugace sulle labbra.
<<E questo?>> mi chiese sorridendo.
Feci spallucce intimandogli subito dopo di mettermi in piedi <<Ok ok>> si arrese per poi diventare serio.
<<Cosa c'è adesso?>>
<<Persefone...ti ha parlato solo del libro?>> mi chiese preoccupato.
<<No, mi ha anche detto che Nyx mi vuole morta perchè secondo lei l'ho tradita. Mi ha parlato un po' dei miei poteri in condivisione con Ilaria e Lana e poi mi ha avvertita che al campo non ci sono stati attacchi>>.
Ok, è vero....non li avevo detto tutta la verità. Però non li avevo neanche mentito.
<<Sicura? Non ti ha detto nient'altro?>> mi chiese aumentando la pressione sui mie fianchi.
Non saprei dirvi cosa mi stava mettendo più in difficoltà, se i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio, i nostri corpi vicinissimi o il fatto di avere quasi sicuramente la febbre alta. Ma riuscii a non urlargli in faccia la verità.
<<Sì, nient'altro>>
Annuì stampandomi un dolce bacio sulla fronte. C'era ancora tempo per dirli la verità...e poi se l'avrebbe saputo avrebbe cominciato a dare di matto.
"Per quanto tentiamo di farli cambiare idea, probabilmente farà di testa sua e vi rovinerà la vita per l'eternità"
Che cosa intendeva dire Persefone? Che cosa avrebbe fatto Zeus? Come ci avrebbe rovinato la vita?

La figlia di Ade 2//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora