America era stata chiamata a fare un servizio fotografico per la rivista "The Rolling Stone". Non era certo la prima volta; era apparsa in molte riviste, come "Vanity Fair", "Forbes", "Vogue" e "New Yorker".
Non aveva certo dimenticato la nottata passata al parco con Robert, con il quale aveva aperto il suo cuore e i suoi pensieri. Non credeva di poterlo fare proprio con lui. Glielo doveva. Anni e anni a vederlo in televisione e adorarlo come una divinità, lui meritava di saperlo. Nonostante questa confessione, era rimasta la solita America di sempre con tutti, eccetto che con lui. Forse un po' meno, si era lasciata andare, in un certo senso.
Liam era tornato da Atlanta e non aveva perso occasione per dimostrare il suo amore alla moglie, regalandole un mazzo di rose. America aveva apprezzato il pensiero, difatti aveva deciso di preparargli una bella cena per la serata che sarebbe venuta. <<Devo scappare, Liam. Ho un servizio fotografico e non posso ritardare.>> diede un bacio a suo marito e uscì di casa prendendo la sua macchina.
In pochi minuti arrivò davanti l'imponente palazzo e lasciò la sua auto, con tanto di chiavi, al parcheggiatore. <<Se le fai un solo graffio ti aspetto all'inferno.>> lo minacciò.
L'uomo, spaventato, fece più attenzione del dovuto e America entrò all'interno dell'edificio. Salutò la ragazza alla reception e le comunicò che aveva un appuntamento con il fotografo. Ella annuì e le chiese di seguirla. Presero l'ascensore arrivando all'ultimo piano e la ragazza tornò di sotto una volta che America entrò in quella stanza. Vide davanti a sé uno sfondo bianco illuminato da parecchie luci.
<<Finalmente sei arrivata.>> si voltò e vide Jennifer e Robert sghignazzare come due bambini che avevano appena fatto una brigata.
<<Non pensavo ci foste anche voi.>> posò la borsa sulla sedia e si avvicinò ai due attori.
<<Siamo i protagonisti del film, che ti aspettavi?>> disse l'attrice con fare ovvio.
Ultimamente ad America non piaceva questo tono irriverente che Miss Lawrence aveva nei suoi confronti.
Robert si avvicinò per salutarla meglio, cercando di baciarle la guancia ma lei si scansò. <<Non ti ho dato questa confidenza, Downey.>> si allontanò da lui per cercare il fotografo, provocando la risata sonora dell'attore.
Il signor Morrison saltò fuori in un attimo e salutò la regista. <<Mrs. Hudson, è un onore per me. Il suo camerino è di là, vada a mettersi qualcosa che le piaccia e facciamo un paio di foto.>> le disse mentre regolava le impostazioni della macchina fotografica.
America obbedì ed entrò in quel camerino con uno specchio enorme e una carrellata di abiti da provare. Detestava i colori troppo sgargianti, non c'era niente che andasse sulla tonalità del nero o sul grigio. Al massimo avrebbe indossato qualcosa di blu ma niente di giallo o verde. Decise di andare sul bianco con un completo Armani. Era decorato da delle strisce sottilissime nere e aveva solo tre grossi bottoni dorati a chiudere la giacca.
Tornò in sala e trovò il signor Morrison a scattare delle foto a Robert e Jennifer. America odiava vederli così affiatati e uniti, specialmente Miss Lawrence, che reputava una persona fidata. Robert indossava un completo blu scuro, mentre lei un vestito lungo rosso. L'attore era messo in posa su una sedia mentre lei era posizionata dietro di lui con le mani sulle sue spalle, tutto mentre si guardavano negli occhi.
America incrociò le braccia al petto, seccata a morte. La sola audacia di quella scena richiamava il vomito. Cambiarono tre pose prima che Morrison li facesse andare a cambiare.
<<Prego, Mrs. Hudson.>> la fece mettere di fronte a lui e iniziò con gli scatti. America stava ferma, senza sorridere. Odiava farsi fotografare, ma per un po' di buona pubblicità lo avrebbe fatto volentieri.
<<Non potrebbe sorridere?>> azzardò lui.
La regista alzò un sopracciglio e il fotografo si ammutolì.
<<Così non ci siamo, amico. Per farla sorridere devi farti del male, America prova piacere nel vedere la gente soffrire.>> ridacchiò Robert.
America ci pensò un po' su, e poi constatò che fosse vero.
<<Avvicinatevi voi due.>> Morrison fece mettere Downey al fianco della regista e lei lo guardò male.
<<Che ho fatto sta volta?>> chiese seccato.
Lei non rispose e continuò a guardare l'obbiettivo.
Poi l'attore si mise davanti a lei e le sciolse i capelli. <<Ti ha dato di volta il cervello?>> gli chiese mentre lui le sistemava la chioma.
Non l'aveva mai vista con i capelli sciolti ed era fermamente convinto che fosse bellissima. <<Non fare troppe storie e sorridi.>> la rimproverò.
Lei alzò gli angoli della bocca e Robert fece la stessa cosa, stringendola a sé. Morrison capì che avrebbe scelto proprio quella foto per la copertina della rivista.
<<Sei un manipolatore. Prima mi costringi a confessarti i miei segreti più intimi e poi ti fai fare le foto con me.>> replicò lei mentre tornava nel camerino a mettersi i suoi vestiti, seguita da Robert.
<<Io non ti ho mica costretta, fai tutto da sola, tesoro mio.>> incrociò le braccia al petto e si appoggiò allo stipite della porta.
Lei lo fissò male per qualche secondo. <<Potresti uscire? Sai, devo cambiarmi.>>
Lui l'accontentò e tornò a fare le foto con la sua collega attrice. Non gli dispiaceva affatto che America raccontasse tutti i suoi segreti e i suoi pensieri proprio a lui, avrebbe fatto di tutto pur di conoscerla.
Morrison affiancò Robert, mettendogli un braccio attorno le spalle. <<Cosa c'è tra te e la regista, vecchio marpione?>> ammiccò.
Robert fu preso alla sprovvista da quella domanda, non erano nemmeno amici quei due. America non aveva amici e mai avrebbe permesso a qualcuno, a differenza di suo marito o Chris, di avvicinarsi a lei.
<<Tra noi c'è un rapporto regista-attore, niente di più.>> diede una pacca sulla spalla al fotografo e andò a cambiarsi anche lui.
Jennifer se n'era andata da un po' e America stava per andar via. Salutò il fotografo e si diresse all'uscita, ma non prima di essere fermata da Robert.
<<Dolcezza, torni a casa?>> le chiese affiancandola.
<<Dove vuoi che vada?>> chiese sarcasticamente.
<<Avevo in mente di pranzare fuori, ti unisci a me?>>
America ci pensò. In fondo Liam non sarebbe tornato a casa prima delle sette di sera e non le andava di pranzare di nuovo da sola con un tristissimo vassoio di sushi.
<<D'accordo, ma il posto lo scelgo io.>> gli puntò un dito contro, aspettando il parcheggiatore che le portasse la macchina.
<<Come vuoi, basta che non mi porti in uno di quei posti gluten free.>> commentò schifato.
Lei rise. <<Non sono il tipo che non mangia glutine o che vive di biscotti ai cinque cereali.>> entrò in macchina e l'attore fece la stessa cosa.
<<A me sembrava di sì.>> borbottò.
America iniziò a guidare e, tutto sommato, il tragitto fu abbastanza tranquillo. Poi la regista si sentì in dovere di avvertire il moro al suo fianco. <<Promettimi che non mi giudicherai in base al posto che sto per scegliere.>> si girò a guardarlo mentre teneva le mani salde sul volante.
<<Mi sto preoccupando, mi porti al "Fight club"?>> ridacchiò.
<<La prima regola del Fight club: non parlare mai del Fight club.>> recitò lei.
Condividevano anche la passione per il cinema, si appartenevano l'un l'altra e nemmeno lo sapevano. Robert, essendo un attore, non doveva per forza appassionarsi al cinema; invece, a quanto sembrava, era informato bene.
America parcheggiò proprio dietro il Mcdonald's, facendo ridere l'attore.
<<Pensavo chissà cosa! Che c'è di male nel Mcdonald's?>> domandò scendendo dalla sua macchina.
<<Odio dover prendere kili di troppo, e questo è il posto perfetto per ingrassare. Solo che amo gli hamburger che fanno qui.>> sospirò ridendo.
Lui le mise un braccio attorno le spalle e ordinarono il loro pranzo, chiacchierando come due buoni amici.
Quando arrivarono gli hamburger, America prese il coltello e la forchetta di plastica, iniziando a tagliare il panino, così Robert iniziò a guardarla male. <<Cosa stai facendo?>> ridusse gli occhi a due fessure.
Lei alzò lo sguardo su di lui. <<Non voglio sporcarmi, guarda il grasso che cola, se dovesse finirmi sui pantaloni potrò dire addio al mio titolo da regista arrogante.>> incrociò le braccia al petto.
<<Credo proprio che il ruolo te l'abbia già soffiato Martin Scorsese>> commentò lui.
Non era un segreto che Scorsese stesse sulle scatole a tutti, specialmente ad America.Spazio me:
Oggi pomeriggio doppio capitolo per farmi perdonare della mia assenza. Le feste sono finite e si ritorna a scrivere 💅🏻✨
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𝑃𝑙𝑎𝑦𝑑𝑎𝑡𝑒 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝐷𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑦 - 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡 𝐷𝑜𝑤𝑛𝑒𝑦 𝐽𝑟.
Fanfiction"Spesso ci si imbatte nel proprio destino nella strada per evitarlo." America Hudson è una famosa regista di Hollywood; lei è arrogante, presuntuosa, sicura di sé e maledettamente perfida. A corto di idee per un futuro film, ingaggia un attore con c...