Gli allievi e i lori professori percorsero la strada verso l'hotel. Ci misero pochi minuti dato che quel paese era davvero piccolo.
Quando furono nei parcheggi gli insegnanti divisero ragazzi da ragazze e li fecero entrare separatamente nel palazzo.
Keonhee e Hwanwoong si misero piuttosto in fondo alla fila non volendo gareggiare per nessuna camera. Quando riuscirono a raggiungere la reception le loro chiavi erano già state prese dai loro compagni di stanza.
Fu la prima volta quel giorno che Hwanwoong vide Youngjo. Era accanto all'ascensore mentre girava una chiave attorno al dito. Accanto lui giaceva un'enorme valigia nera e guardava Hwanwoong impaziente.
_Penso che è ora di salutarci_ disse Hwanwoong con poco entusiasmo e si voltò verso Keonhee.
_Buona fortuna Woongie_ disse quest'ultimo con un sorriso incoraggiante e gli appoggiò le mani sulle spalle.
_Anche a te_
_Oh... grazie_
Keonhee sorrise imbarazzato e si voltò verso le scale dove lo aspettava Seoho, anche lui con le chiavi in mano, lo sguardo sempre sul telefono.
_Addio Keonhee_ disse Hwanwoong e prese un profondo respiro.
_Dai, resta positivo. Ricordati quello che ti ho detto_
Gli tirò una pacca sulla spalla. Il biondino sorrise tristemente.
_Ci vediamo più tardi allora, sperabilmente_
Afferrò la sua valigia e si diresse verso Youngjo che intanto si era appoggiato contro la parete e guardava il minore in modo snervato.
_Era ora_ lo incalzò subito e si girò per premere i pulsanti dell'ascensore.
_Scusa, stavo solo salutando il mio amico_ si difese Hwanwoong stando attento a mantenere sufficiente distanza.
_Tanto lo rivedrai_
Il più piccolo non aggiunse altro. Quindi non aveva intenzione di strangolarlo appena erano da soli?
Le porte si aprirono ed entrarono nell'ascensore. Per fortuna era abbastanza grande da riuscire a lasciare abbastanza spazio di modo che se Youngjo avesse voluto dare un altro pugno a Hwanwoong, quello sarebbe riuscito a schivarlo.
Le porte si chiusero e il panico lo raggiunse immediatamente. Non soffriva di claustrofobia, ma forse sarebbe stato meglio comunque prendere le scale.
Youngjo però sembrava più interessato a giocare con le chiavi che sfruttare un'occasione per picchiarlo.
_Che stanza abbiamo?_ chiese Hwanwoong per alleggerire la tensione e anche soltanto per curiosità.
_305. Nei primi due piani ci sono le ragazze_
"Fa che anche Keonhee è al terzo piano" pregò Hwanwoong al cielo. Forse avrebbe potuto scappare da lui se Youngjo l'avesse voluto assalire.
Finalmente l'ascensore si fermò e lo sgradevole viaggio finì. Era durato meno di un minuto ma era sembrato dieci volte più lungo.
Il bullo si precipitò fuori senza badare alla valigia di Hwanwoong che puntualmente gli picchiò contro le caviglie. Si trattenne un insulto e si limitò a una smorfia di dolore per poi uscire anche lui in corridoio. Youngjo aveva già inserito la chiave nella serratura della porta e stava entrando nella camera quando Hwanwoong lo raggiunse. Prima però che potesse entrare anche lui, la porta venne chiusa con un colpo.
_Quel dannato pezzo di..._ iniziò Hwanwoong afferrando la maniglia e abbassandola violentemente, ma tutto rimase immobile. Un gruppetto di alcuni suoi compagni gli passarono da parte interrompendo così le sue parole. Aspettò che fossero lontani qualche metro prima di bussare alla porta. Non ricevette risposta, così picchiò il pugno contro il legno con forza.
_Apri Youngjo, per favore_
Udì alcuni rumori, poi finalmente la maniglia venne abbassata e comparve il corvino con un ghigno in volto.
_Oh scusa, mi ero dimenticato che ci sei anche tu_ commentò ironico e si spostò per far passare Hwanwoong. Quest'ultimo si strinse nelle spalle e si affrettò a sorpassarlo e raggiungere il letto vuoto. Era quello più lontano dall'uscita.
"Grazie Youngjo, così non potrò scappare".
Non osò sbuffare o alzare gli occhi al cielo. Si limitò e fermarsi accanto al mobile per squadrare la camera. C'era un armadio solo purtroppo, ma almeno due sedie e due comodini. Hwanwoong sapeva già come sarebbe andata a finire.
_Allora, già che ci siamo chiariamo un paio di cosette_ disse Youngjo e si buttò sul suo di letto, il quale era già in parte coperto da vari oggetti come un caricatore, un paio occhiali da sole e alcune penne.
Hwanwoong si sedette timido sul materasso e intrecciò le dita delle proprie mani per tranquillizzarsi.
"Si può sistemare tutto" continuò a ripetersi.
"Siamo solo all'inizio".
_Mi ascolti moccioso?_
Hwanwoong si scrollò e sbatté le palpebre.
_Sì... certo_ disse in fretta ignorando il nomignolo appena ricevuto.
_Te lo consiglio_
Youngjo si leccò le labbra in modo aggressivo e si sedette a gambe incrociate sul letto senza nemmeno togliersi le scarpe.
_Allora, per prima cosa mi lascerai in pace, ma mi sembra chiaro_ iniziò ignorando lo sguardo tagliente di Hwanwoong.
_Poi se per te non è un problema mi prendo l'armadio, tanto tu hai la scrivania e una sedia_
_Io..._ cercò di protestare il biondo ma venne interrotto bruscamente.
_Lo so che ti va bene, non c'è bisogno di dirlo_
Hwanwoong serrò i denti. Quanto lo detestava. Tutto di lui. Dai suoi modi di parlare fino alla stringe delle sue scarpe.
Lo odiava forse ? Lo voleva vedere soffrire così come aveva detto sua madre? In quel momento sì, eccome.
_Per il bagno penso che la cosa migliore sia fare a turni, anche se è chiaro che avrò sempre la precedenza_
Youngjo lo osservò come ribolliva di rabbia la quale però non aveva il coraggio di mostrarla. Sorrise diabolico. Quanto gli gustava vederlo così indifeso, esposto e senza via di scampo. Ce l'aveva in mano, bastava adoperare i mezzi giusti.
_Per il resto basta che mi fai dormire e non mi rompi le scatole quando voglio stare da solo. Cioè significa che è meglio che non stai qui dentro_
Hwanwoong strinse i pugni e guardò il pavimento. Tutto ciò era così maledettamente ingiusto. E il peggio era che lui lo lasciava fare. Si lasciava comandare da quel coglione per paura di finirci male in tutti i sensi. Quanto avrebbe voluto vendicarsi con i suoi stessi mezzi, far assaggiare a Youngjo un po' di quella paura che lui percepiva ogni volta.
_Siamo intesi?_
Hwanwoong non rispose. Respirò con fatica mentre era sicuro che la sua faccia stava diventando rossa dalla troppa collera che stava rischiando di esplodere.
Youngjo saltò giù dal letto e con un abile balzò gli fu addosso e lo afferrò davanti per la maglietta.
_Siamo intesi Hwanwoong?_ ringhiò a bassa voce.
_I-io..._ balbettò lui in preda al panico. Era stato colto di sorpresa e la rabbia lasciò il posto alla paura. Era quello che sentiva sempre quando erano così vicini. Gli occhi di Youngjo mostravano solo crudeltà e sete per la violenza. Si sentiva davvero così bene a fare del male a qualcuno di più indifeso di lui?
_Siamo intesi o no?!_
Il bullo aumentò la presa alla stoffa, così tanto da costringere Hwanwoong ad alzarsi in piedi e oltre. Si trovava sulle punte.
_Sì, lo siamo_ rispose sottovoce e con gli occhi spalancati.
_Bene_
Youngjo lo lasciò andare con una spinta violenta che lo fece distendere sul letto. Gli lanciò ancora un'occhiata buia prima di prendere qualcosa dal casino sul suo materasso e sparire in bagno chiudendosi dentro a chiave.
Hwanwoong respirò con calma e si sistemò la maglia. Non erano passati nemmeno cinque minuti e già voleva tornare a casa. Prese il telefono per controllare le notifiche, ma Keonhee era offline. Probabilmente era occupato a flirtare con Seoho.
Gli scrisse ugualmente:
Non vedo l'ora di uscire da qui. Che numero di stanza hai? e mise poi via l'apparecchio. Dato che Youngjo aveva occupato l'armadio non aveva senso togliere i propri vestiti dalla valigia. Prese solo il minimo necessario come gli accessori per il bagno e li depose ordinatamente sulla scrivania ai piedi del suo letto. Sperava almeno che il bullo non era così tanto bambinesco da frugare nella sua roba e nascondere o rubare qualcosa.
Guardò fuori dalla finestra. Almeno il panorama era bello. Magari gli avrebbe aiutato a distrarsi.
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⟣тшιIιgнт⟢
Fanfiction❕L'ho riletta e corretta tutta per il concorso dei Wattys2021❕ L'incubo più grande di Yeo Hwanwoong si è avverato: in una gita scolastica lunga ben dodici giorni è costretto a vivere in una camera da due persone con il suo unico e peggior nemico: Ki...