Sarà un capitolo moooolto diabetico ;)
Preparatevi.
• • • • • •Hwanwoong sentì una presenza che non avrebbe dovuto esserci. C'era qualcosa di pesante sul suo corpo che però non sapeva localizzare esattamente. Nella zona del busto comunque. Poi capì che non si trovava sotto ad una coperta e il materasso accanto a lui era abbassato. Significava che non era da solo.
Aprì piano gli occhi. C'era poca luce nella stanza, probabilmente il sole non era ancora sorto. Intanto capì che quel qualcosa di pesante era il braccio di Youngjo che gli circondava la vita. Ora si rese anche conto delle loro gambe che erano incastrate le une tra le altre e di quanto erano vicini i loro visi.
Hwanwoong iniziò a respirare nervosamente e il suo battito cardiaco accelerò più che mai. Non si era mai trovato in un letto con un ragazzo che non fosse Keonhee e nemmeno lì c'era mai stata talmente poca distanza.
Le sue braccia erano piegate contro il suo petto e iniziarono a tremare. Cercò di calmare il respiro, non sapeva nemmeno perchè questa situazione lo agitava tanto, dopotutto era quello che aspettava da giorni. Forse era perchè si ricordava soltanto di come si era addormentato abbracciato al corvino durante la festa e niente di più. Guardò il viso di Youngjo. Aveva gli occhi chiusi e dormiva in pace, ma se avrebbe continuato con quel casino sicuramente si sarebbe svegliato in fretta. Forse sarebbe riuscito ad alzarsi senza che se ne accorgesse, andare in bagno un'attimo e bere un sorso d'acqua, poi avrebbe potuto riprovare. Se solo sarebbe riuscito a spostare il braccio di Youngjo senza svegliarlo...
Mise una mano sul suo polso iniziando a muoverlo. Intanto il cuore gli batteva all'impazzata e il suo respiro era forte e irregolare.
_Dove scappi Woongie?_
Si bloccò istantaneamente e guardò il soffitto in preda al panico.
_I-io..._ cercò di parlare, ma non ce la fece perchè l'ossigeno gli venne a mancare.
_Stai calmo, davvero_ disse Youngjo dolcemente e lo avvicinò a sé col braccio che teneva ancora attorno al suo corpo.
_Non c'è motivo per essere così tanto in ansia_
Gli sorrise rassicurante e si avvicinò col viso per posare le labbra sulla bocca di Hwanwoong per qualche secondo. Il cuore di quest'ultimo che già stava andando fuori quella mattina ora si fermò completamente. Il suo viso andò in fiamme, i suoi occhi sgranati si girarono verso l'alto e gli sembrò di precipitare in un buco nero.
Non fece nemmeno in tempo a riprendersi da quel meraviglioso shock che Youngjo si allontanò e lo squadrò con un sorriso pieno di amore.
_Scusami_ mormorò abbracciandolo più forte.
_Dovevo farlo. Da moltissimo_
Hwanwoong alzò una mano tremante e si ripassò le labbra, lì dov'è quelle del più grande l'avevano toccato. Quest'ultimo ridacchiò vedendo la perplessità del ragazzo.
_C'è una cosa che devi sapere_ continuò parlando con voce calma e strofinò il viso contro i suoi capelli.
_Non penso che riesci ad immaginarti quanto sei diventato importante per me in questi pochi giorni. Non penso che riesci a capire quanto ti voglio nella mia vita e quanto..._
_Invece ci riesco_ lo interruppe Hwanwoong con un sorriso e appoggiò una mano sul petto di Youngjo. Aveva ancora il battito cardiaco più veloce del solito, ma era riuscito a gestire il proprio respiro.
_Ci riesco perchè... lo stesso vale per me_
L'espressione del corvino era confusa, ma poi divenne felice rapidamente.
_Ti amo Woongie_ disse finalmente e ci mise tutta la passione, l'amore, l'affetto e tante altre emozioni che percepiva quando era con il più piccolo.
_Ti amo più della mia vita che senza di te non avrebbe senso_
Hwanwoong non seppe che dire. Era vero. Era tutto vero ciò che aveva sospettato da giorni e ciò che i suoi amici gli avevano continuamente detto. Sorrise incredulo. Sentirlo dalle sue labbra, le labbra di Youngjo, quei boccioli rosa a forma di cuore, sentire le famose due parole da lì era come ricevere regalato il mondo.
_Mi... baceresti ancora?_
Il corvino gli prese una mano infilando le dita tra le sue.
_Ovvio che sì_ disse innamorato e si chinò nuovamente sul viso di Hwanwoong. Gli sfiorò le labbra in tanti piccoli baci a stampo creando dei dolci schiocchi. Il più piccolo stava impazzendo. Mai qualcuno lo aveva baciato così. Aveva già avuto il suo primo bacio, certo, ed era stato con la persona più sbagliata in assoluto: una ragazza. Ma ora, che riceveva quei piccoli baci regalati da quella persona gli era chiaro che non esisteva possibilità più giusta.
La mano che non era intrecciata con quella di Youngjo la andò a posare dietro alla sua nuca per attirarlo a sé costringendolo così a creare un bacio unico e lungo. Il corvino lo fece con piacere. Le emozioni stavano esplodendo nel suo corpo, era un fuoco d'artificio vivente.
Si sdraiò per metà su Hwanwoong cingendolo con una gamba continuando a baciarlo appassionatamente. Era sicuro che si sarebbe alzato in aria tra un po'. Quel ragazzo lo faceva volare.
Il biondino mosse le labbra sulla bocca di Youngjo mentre gli passò una mano nei capelli. Aveva chiuso gli occhi da un po', non poteva reggere tutto ciò così facilmente. Sentiva il peso e il calore del suo hyung su di sé, addosso, le sue mani che esploravano il suo corpo a tentoni... era troppo. Era tutto troppo.
Si scollò in un attimo iniziando a respirare affannosamente e si lasciò cadere nei cuscini.
_Scusa..._ ansimò intanto che il corvino lo guardava preoccupato.
_Non... non sono..._
_Abituato?_ gli finì la frase Youngjo e si sdraiò accanto a lui con il viso contro il suo collo. Hwanwoong annuì e si mise le mani sul viso.
_Scusami davvero, lo so che è infantile_
Il più grande ridacchiò e gli ripassò una clavicola con le dita.
_Non è infantile, stai tranquillo_
Senza chiedere il permesso appoggiò le labbra sul collo del ragazzo iniziando a succhiare la sua pelle. Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile, ma non era una protesta. Guardò il soffitto mentre si subì quella strana sensazione di bagnato e solletico. Era bella. Era... rilassante.
_C-continua_ sussurrò e piegò il collo per lasciargli spazio. Youngjo non se lo fece ripetere due volte e ingrandì la macchia che aveva iniziato finché ne fu soddisfatto.
_La tua pelle é... meravigliosa_ disse a bassa voce lasciando un piccolo bacio sul succhiotto appena fatto e si posizionò di nuovo sopra a Hwanwoong, così come si trovava prima.
_Grazie. Tutta opera dei miei genitori_ ridacchiò il piccolino e iniziò ad accarezzare il petto del ragazzo infilando sempre di più la mano sotto alla sua camicia.
_Dovrò complimentarmi con loro allora_ scherzò Youngjo baciando la fronte al più piccolo. Lo osservò. Era sdraiato sotto di lui, gli occhioni da cucciolo brillanti dalla felicità, il sorriso più bello di tutti tempi dipinto sulle sue sottili labbra. Le manine delicate intrecciate in quelle del suo hyung e le stringeva forte. Poteva quel piccolo esserino dai capelli biondi diventare l'amore della sua vita? Probabilmente lo era già. Sì, lo era già.
_Ti amo anche io Youngjo_ disse con voce sottile e con lo sguardo incastrato in quello del corvino.
_Più di quanto tu ti possa immaginare_
Lo sapeva ora ed era sicuro di non sbagliarsi. Ci aveva messo molto a capirlo, ma in quel caso si disse "Meglio tardi che mai".
Non seppero dire quanto tempo rimasero lì, sdraiati nel letto di Youngjo a guardarsi negli occhi e dirsi tutto con lo sguardo.
Prima o poi Hwanwoong rimise una mano sul retro alla testa del suo hyung per avvicinare i loro visi e unire le loro bocche bagnate. Ci mise poi poco a schiudere le labbra e dare il permesso a Youngjo di entrare. Era pronto per dare il suo primo limone. Ed era ciò che successe. Il corvino trovò la lingua del più piccolo, calda e morbida e la fece scontrare con la sua in preda al più grande piacere provato in vita sua. Crearono un ritmo, una danza che conoscevano solo loro. Le loro bocche erano fatte per essere unite e le loro lingue per toccarsi, le loro mani per conoscersi a vicenda e i loro sentimenti chiaramente per amarsi. Erano nati per amarsi e ciò che era successo prima, tutta la cattiveria prodotta dall'infelicità di Youngjo, che Hwanwoong aveva dovuto subire prima, era stata necessaria per trovarsi.
_Ti amo Woongie_ ripeté il maggiore dopo aver interrotto quel bacio durato minuti e gli accarezzò i capelli con entrambe le mani.
_Ti amo_
Voleva dirlo infinite volte. Non voleva mai stancarsi di vedere gli occhi del più piccolo illuminarsi a quelle semplici parole. Non voleva mai averne abbastanza.
_Io di più_ sussurrò Hwanwoong con un sorriso pieno di amore.
_Non è vero_ protestò subito il corvino mettendo un adorabile broncio.
_Questo lo vedremo_
Il piccolino sghignazzò e gli passò le punta delle dita sul collo per fargli il solletico facendolo ridacchiare immediatamente.
_Vuoi essere il mio ragazzo Woongie?_
La risposta era ovvia, ma nessuno dei due aveva fatto la domanda, quindi Youngjo si sentì in dovere.
Hwanwoong gli lanciò le braccia attorno al collo e lo tirò contro di sé costringendolo così ad abbandonare la sua posizione di poco fa, ovvero le mani affondate nel materasso accanto alla testa del biondino.
_Ouf, ma sono pesante_ fece notare, dato che ora era disteso in pieno sul corpo di Hwanwoong.
_Sì. Voglio essere il tuo ragazzo. Voglio che sei solo mio e che io sono solo tuo. Voglio stare con te fino a quando il destino non ci separerà_ parlò il più piccolo con le lacrime agli occhi mentre stringeva le braccia attorno al busto di Youngjo.
_Voglio che tu sappia che sei l'unico per me. E che lo rimarrai_
Il corvino si sciolse. Alzò la testa per vedere Hwanwoong in viso e vide delle piccole perle trasparenti luccicare nelle ciglia del ragazzo.
_No amore... non piangere_ sussurrò dolcemente e gli passò un dito sotto agli occhi.
_Non ci riesco_ disse il biondino con voce strozzata e si lasciò andare ai singhiozzi.
_A volte mi ricordo di quanto ti detestavo e quanto volevo che ti succedessero cose brutte. Mi odio per questo_
Youngjo gli baciò le labbra per zittirlo e quando si allontanò per parlare gli posò la mano sulla bocca.
_Ne abbiamo parlato a sufficienza e ci siamo perdonati. Non stare male per tutto quello che poi sto male anche io. Un futuro ci aspetta e dobbiamo viverlo_
Ripassò il contorno delle sue labbra con le dita e pian piano Hwanwoong si calmò e le sue lacrime sparirono.
_Voglio che mi prometti che non ti odierai mai per quello che pensavi di me. Avevi tutti i motivi buoni per farlo, ma non c'è bisogno che ci pensi di continuo, okay?_
Il piccolino annuì fretta. Quelle parole curavano ogni sua ferita interna.
_Bravo così_ sussurrò Youngjo con un sorriso e lo baciò ancora e ancora. Hwanwoong rilasciò qualche gemito soffocato nella sua bocca. Era così felice, non sapeva nemmeno spiegarlo a parole.
Purtroppo non poteva durare tutto all'infinto. Durante il loro ennesimo bacio il telefono del più grande decise di disturbarli e fece partire la sveglia. I due ragazzi non se n'erano nemmeno accorti che il sole stava illuminando la loro stanza.
_Temo sia ora di alzarsi_ disse Youngjo con un sospiro dispiaciuto e fece per scendere dal letto, ma il più piccolo lo afferrò per le spalle e lo fece sdraiare di nuovo.
_Non voglio_ mugolò nei suoi capelli.
_Voglio stare qui a fare le coccole per tutto il giorno_
In corvino si mise a ridere e gli accarezzò una guancia.
_Anche io cucciolo, ma purtroppo verrebbero a prenderci se non arriviamo_
Hwanwoong sbuffò e lo lasciò andare. Si alzarono e si cambiarono in fretta.
_Dove sono le mie stampelle?_ domandò Hwanwoong guardandosi in giro ma non le vide da nessuna parte.
_Ah quelle..._ rispose Youngjo grattandosi la testa imbarazzato.
_Le ho lasciate di sotto. Non riuscivo a portare sia te che loro_
Il biondino lo guardò a lungo, poi fece spallucce.
_Si vede che mi farai da cavallo più spesso di quanto credevo_ disse ridacchiando._Questo mi piace_ disse Hwanwoong indicando un quadro che ritraeva un cerbiatto in una radura illuminata dal sole e attorno bosco buio e pauroso.
_Ah sì? Come mai?_ domandò Youngjo interessato e mise un braccio attorno alle spalle del suo ragazzo. Guardò il quadro anche lui. Gli ricordava il giorno in cui aveva cercato Hwanwoong e Dongju nel bosco assieme a Geonhak.
_Trasmette pace. Anche se il cerbiatto è circondato dall'oscurità è comunque nella luce. Probabilmente c'è qualcosa che lo illumina e gli dà speranza, anche se il buio si avvicina_
Hwanwoong voltò la testa verso il più grande che aveva ancora lo sguardo fisso sulla tela.
_Così mi sono sentito io mentre aspettavo che venissi a salvarmi. Mi hai illuminato anche se non c'eri e anche se ero circondato dal buio_
Un piccolo sorriso si fece largo sulle labbra di Hwanwoong mentre osservò il suo hyung che aveva ancora lo sguardo inespressivo.
_Non pensavo riuscissi a essere così poetico_ disse infine il corvino e sorrise anche lui.
_Beh, ora lo sai_ ridacchiò il più piccolo e appoggiò la testa sulla sua spalla.
_E sai anche che sono un cerbiatto a volte. E tu la luce_
Qualche metro più in là Keonhee e Geonhak li osservavano come due agenti segreti.
_Ma secondo te stanno assieme?_ chiese il più giovane senza togliere lo sguardo dai due ragazzi. Quel mattino erano arrivati assieme in mensa, Hwanwoong si era seduto sulle gambe di Youngjo che l'aveva imboccato tutto il tempo con il mento appoggiato sulla sua spalla e entrambi non avevano smesso di sorridere. Gli altri quattro certamente avevano fatto domande, ma non avevano ottenuto nessuna risposta completa. In poche parole Hwanwoong e Youngjo avevano fatto finta di essere da soli cosa che aveva dato estremamente sui nervi agli altri, specialmente a Keonhee e Dongju.
_Non lo so. Secondo me sì, è abbastanza ovvio_ rispose Geonhak alla domanda del suo dongsaeng.
_Eh lo so, ma si comporterebbero così anche se non fossero una coppia_ fece notare Keonhee. Intanto i loro due bersagli si tenevano avvolti ognuno con un braccio e osservavano il quadro del cerbiatto come se contenesse una serie di ricordi preziosi.
_Questo è vero_ ammise Geonhak e appoggiò la testa sulle mani.
_Il punto è che non si sono ancora baciati in pubblico, altrimenti lo sapremmo già_ insisté Keonhee impaziente.
_Pazienza_
La visita al museo durò ancora circa un'ora, ma le spie non trovarono un solo indizio che poteva confermare il loro sospetto. Hwanwoong e Youngjo non se ne accorsero nemmeno, ma si divertivano a prendere in giro i loro amici.
Quando fu di nuovo ora si aspettare il bus per tornare all'hotel, Keonhee decise di prendersi un'attimo da parte il suo migliore amico. Avrebbe coinvolto anche Dongju, ma quello aveva deciso di iscriversi alla visita di un museo di storia con Seoho invece che di arte.
_Senti un po', piccola pulce_ iniziò quando fu da solo con Hwanwoong.
_Sì?_ chiese quest'ultimo con uno sguardo innocente e un leggero sorriso.
_Adesso tu mi spieghi cosa succede qua_
_Che dovrebbe succedere?_ continuò il biondino amplificando il suo sorriso.
_Come cosa dovrebbe succedere? Pensi che non..._
Keonhee s'interruppe e fissò il collo di Hwanwoong.
_Aspetta un'attimo..._ disse e toccò con il dito la zona arrossata in parte coperta da capelli biondi, in parte da fondotinta.
_E questo che sarebbe? Non mi dirai mica che ti ha punto una zanzara?_ continuò Keonhee con voce trionfante.
_Ti lascio alla tua immaginazione_ disse il più piccolo con un ghigno e si allontanò per raggiungere Geonhak e Youngjo che aspettavano l'autobus con i loro compagni di scuola. La verità era che Hwanwoong aveva coperto il succhiotto fatto dal suo ragazzo perchè non era ancora pronto a esporsi al mondo così da un giorno all'altro. Non era per niente coraggioso come Seoho e Keonhee (che in effetti ammirava per questo) e Youngjo lo accettava senza problemi e lo aspettava.
Il suo migliore amico lo seguì brontolando qualcosa e chiaramente si mise in piedi accanto a Geonhak per osservare di nuovo i due ragazzi che stavano appiccicati come colla e carta.
Arrivò il mezzo di trasporto e come già all'andata Youngjo aiutò più del necessario il suo ragazzo a salirci. Si sedettero vicini e Hwanwoong si accoccolò subito al suo hyung che lo avvolse con entrambe le braccia. La gita era finita. Ci avevano messo 8 giorni a innamorarsi dopo mesi e mesi di arroganza e insulti. 8 giorni nella stessa camera li aveva cambiati entrambi, così tanto che probabilmente nemmeno i loro genitori li avrebbero riconosciuti.
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⟣тшιIιgнт⟢
Fanfiction❕L'ho riletta e corretta tutta per il concorso dei Wattys2021❕ L'incubo più grande di Yeo Hwanwoong si è avverato: in una gita scolastica lunga ben dodici giorni è costretto a vivere in una camera da due persone con il suo unico e peggior nemico: Ki...