✧ XIV ✧

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_Madonna Woong, ma capiscilo!_
Erano a colazione. Keonhee, Seoho, Dongju e oggi pure Geonhak erano seduti col Hwanwoong al tavolo, tutti col vassoio davanti, ma solo i due più grandi mangiavano.
Quella mattina il biondino aveva chiesto a Youngjo se voleva venire a fare colazione con lui e i suoi amici, ma aveva gentilmente rifiutato. Questo fatto l'aveva stupito molto, dopotutto il suo hyung sapeva chi erano gli altri quattro, ma non aveva indagato. Si sentiva un po' in colpa a lasciarlo da solo, ma voleva anche passare un po' di tempo con gli altri.
Ora i suoi amici, sopratutto Keonhee cercavano di convincerlo a capire di essere innamorato del suo compagno di stanza, ma negava di continuo.
_Sì difatti, guardati. Continui a guardare in giro in cerca di lui, hai continuamente quell'espressione sognante, vuol dire che pensi a lui. Parli solo di lui, stai sempre con lui..._
_Non è vero_ interruppe Hwanwoong l'ondata di parole di Dongju.
_A colazione, pranzo e cena sto sempre con voi_
_Sì, ma solo perchè ti senti in colpa. Altrimenti ci abbandoneresti del tutto_ disse Keonhee infilzando uno spicchio di mandarino con uno stuzzicadenti. Seoho e Geonhak si scambiarono uno sguardo. Si erano tenuti fuori dal discorso da tutta la mattina dato che non conoscevano bene Hwanwoong quanto i loro ragazzi (nel caso di Seoho il suo eventuale ragazzo). Iniziarono così a parlare della scuola visto che erano in classe assieme. Sembrava che non avevano mai parlato così tanto prima della gita. Seoho era davvero sempre stato asociale e se ne accorgeva sempre di più. Grazie a Keonhee.
_Sentite ragazzi. L'ho solo abbracciato qualche volta e abbiamo giocato un po' con il sapone. Lo fanno tutti gli amici_
Keonhee e Dongju si guardarono e alzarono le sopracciglia.
_Credi ciò che vuoi credere caro Woong, ma ti consiglio di non illudere te stesso_ disse il suo migliore amico ridacchiando dedicandosi poi completamente al cibo mentre tenne una mano intrecciata con quella di Seoho.
Hwanwoong lo fulminò. Non sapeva perchè era così convinto di non provare nulla per Youngjo. Dopotutto si sentiva bene con lui e voleva stargli vicino, anche perchè si sentiva in dovere data la sua situazione famigliare, ma non aveva mai percepito l'impulso di baciarlo o cose simili. Voleva dargli tutto l'affetto che possedeva, ma se era così anche con l'amore non lo sapeva dire.

Dopo pranzo tutti gli allievi si trovarono nei parcheggi davanti all'hotel. Faceva caldo come la settimana scorsa, ma almeno si era aggiunto un fresco venticello. Hwanwoong percorse la folla con lo sguardo in cerca di una chioma nera ma ce n'erano fin troppe. Dove spariva ogni volta quel ragazzo e come faceva?
_Bene ragazzi!_ gridò ad un tratto il professore di educazione fisica che era salito su una panchina per attirare l'attenzione degli studenti.
_La corsa d'orientamento di svolgerà nel bosco di quella collina_
Indicò alla sua sinistra verso il bosco dove gli allievi non erano ancora stati.
_Lì ci sono distribuite 30 bandiere che dovete localizzare con la mappa, trovarla e copiare il segno stampato su di essa sul vostro foglio di carta. Quando avete trovato tutte le bandiere raggiungete il punto d'incontro cerchiato in arancione_
Alzò in aria una grande cartina e indicò il cerchio colorato che cadeva subito all'occhio.
_Lì vi aspetterò io con gli altri docenti. Assicuratevi che ogni coppia possieda almeno un telefono di modo che potete chiamarci se succede qualcosa. Il confine è segnato in viola e nel bosco ci sono dei pali di ferro a segnarlo. Non andate oltre per nessun motivo, perchè lì la zona diventa pericolosa. Ci sono frane e vecchi buchi da caccia in cui potreste cadere. Tutto chiaro?_
Gli allievi annuirono, alcuni fecero domande e poi vennero distribuite le cartine e i fogli per disegnare i segni delle bandiere.
_Buona fortuna voi due_ disse Keonhee rivolto ai due maknae che stavano già studiando la loro mappa. Vedendo che nessuno dei due si diede da fare per ricambiare la sua gentilezza prese Seoho per mano e lo trascinò via.
_Cattivi..._ borbottò offeso.
_Spero che almeno Dongju abbia il senso dell'orientamento, perchè Woong non ce l'ha per niente_
_Stai tranquillo_ lo rassicurò Seoho dandogli un bacio sulla testa per il quale si dovette mettere in punta di piedi.
_È solo un gioco, fa niente se perdono_
Keonhee sorrise.
_Hai ragione_
Si guardò in giro e vide Youngjo chinarsi sulla cartina assieme a una ragazza dai capelli a caschetto tinti di viola.
_Sai chi è quella lì?_ chiese rivolgendosi a Seoho.
_Sì, va in classe con lui_ rispose il maggiore.
_È praticamente l'unica che gli parla, ma intanto è amica un po' di tutti, non c'è da stupirsi. Non si interessa per le storie delle altre persone. È un po' come me. O meglio come ero io_ spiegò ridacchiando. Vide l'espressione preoccupata di Keonhee.
_Oh... ti preoccupi per Hwanwoong, vero?_
L'altro annuì e strinse più forte la mano di Seoho.
_Stai tranquillo. Devono solo cercare insieme delle bandiere. Non penso che Woong si ingelosirebbe per questo_
_Speriamo..._
Osservarono ancora un po' Youngjo e la ragazza, ma era chiaro che il corvino non sprecava uno sguardo per lei, quindi Keonhee si mise il cuore in pace. Hwanwoong e Dongju intanto sembravano completamente sommersi dal loro compito di memorizzarsi la cartina e non guadavano che succedeva attorno a loro.
_Va bene ora! Seguitemi fino al bordo del bosco!_ urlò il professore che aveva spiegato le regole e la mandria di ragazzi gli trotterellò dietro sulla strada fino a dove iniziavano gli alberi. Tutti gli allievi si misero in fila su una linea, vennero contati i secondi alla rovescia e poi si iniziò a correre. Seoho e Keonhee mantennero il passo con gli altri finché raggiunsero la fresca ombra delle foglie. Lì rallentarono per aspettare che tutti fossero spariti, cosa che durò qualche minuto.
_Ti va di seguirmi caro?_ chiese Seoho con voce seducente e tese la mano elegantemente verso il ragazzo davanti a lui. Quest'ultimo ridacchiò come una ragazzina e allungò il braccio per infilare le dita tra quelle di Seoho.
_Dove vuoi principe_
Mise la cartina in tasca dimenticandosene completamente e con essa anche il loro compito di trovare le bandiere. Camminarono a lungo nel bosco senza sapere dove andare. Di tanto in tanto vedevano qualcuno dei loro compagni in lontananza o sentivano gridare. Videro pure tre bandiere dalle quali copiarono i segni sul foglio di carta con poca voglia. Finalmente, dopo quasi un'ora trovarono quello che cercavano: un ruscello contornato da soffice erba verde decorata con centinaia di fragole selvatiche e fiori bianchi. Seoho si voltò per sorridere al suo dongsaeng.
_Sembra uscito da un quadro_ disse con voce dolce e lo tirò verso un punto nel praticello dove non rischiavano di sporcarsi di rosso se si sedevano.
_È bellissimo_ confermò Keonhee guardandosi in giro incantato mentre teneva la mano stretta in quella del suo hyung.
Si sedettero accanto all'acqua, l'erba era davvero morbida. Abbandonarono i telefoni e le scarpe da qualche parte per immergere i piedi nell'acqua. Seoho era decisamente più resistente quando si trattava di freddo e di equilibrio.
_Dai vieni_ disse mentre stava in piedi sui sassi scivolosi con l'acqua che gli raggiungeva a malapena le caviglie.
_No, non voglio_
_Perché no?_
_Ti ricordo che sono caduto nel lago l'altro giorno_ protestò Keonhee mentre sfiorava la superficie gelida con un piede per sentire la temperatura. Seoho scoppiò a ridere.
_Lo so, ma questo non è un lago e non c'è nessun pesce a tirarti dentro. In più ti tengo io_
Keonhee sorrise ampiamente. Amava quel ragazzo. Lo amava davvero.
Appoggiò cautamente un piede su un sasso e difatti scivolò immediatamente. Seoho, che aveva visto arrivare ciò, allungò subito le braccia dietro alla sua schiena e lo tenne come in un ballo di coppia. Avevano gli occhi fissi gli uni negli altri e si divorarono con lo sguardo.
_Sei... sei uno splendore_ mormorò Seoho e gli passò le dita nei capelli.
_Gr-grazie_ balbettò l'altro ancora spaventato dalla sua semi-caduta e si aggrappò agli avambracci del suo hyung che in un attimo lo tirò su aiutandogli a stare in piedi in equilibrio.
_Di niente. Non vorrei essere in questo posto con nessuno all'infuori di te_ continuò il più grande facendo accelerare il battito cardiaco di Keonhee. Si tenne alle sue spalle come un deficiente ma ormai l'equilibrio non faceva parte dei suoi punti forti e doveva conviverne.
_Lo stesso vale per me_ disse vicino al suo orecchio. Seoho gli sorrise innamorato e si abbassò poi per prendere un po' di acqua sul palmo e lasciarla cadere in pieno sui capelli e di Keonhee .
_Iiih, è fredda!_ esclamò quest'ultimo mentre le gocce gelate gli scesero lungo il collo e la schiena e si strinse nelle spalle mentre il suo hyung ridacchiò come una bimba felice.
_Aspetta e vedrai_ disse Keonhee in modo minaccioso e piegò le ginocchia a sua volta per immergere le mani nel ruscello e bagnare Seoho in volto. Nel giro di poco si ritrovarono in una battaglia di acqua fredda. Le loro risate riempivano l'aria sovrastando il rumore degli uccelli e del bosco. Sembravano due bambini, ma non c'era nessuno a giudicarli o a dire loro di smettere.
_Dai basta, comincio ad avere freddo_ disse Keonhee dopo un po' e tornò sull'erba. La sua maglietta e i suoi pantaloni erano fradici e dato che il sole non arrivava fino a sotto gli alberi ci avrebbero messo molto ad asciugare. In più c'era pure vento e i suoi piedi erano congelati. Almeno questa volta non aveva fatto il bagno, anche se era quasi bagnato ugualmente.
_Hai ragione_ ammise Seoho e lo seguì sul prato dove si sedettero su una debole macchia di sole. Il più grande niziò a strappare tutte le fragole che riusciva a raggiungere dai loro gambi e le raccolse in un palmo. Le offrì anche a Keonhee e insieme si gustarono quella delizia naturale. Si scambiarono continui sguardi sfuggenti e dovettero sorridere. Per entrambi era la situazione più romantica che riuscivano ad immaginarsi.
_Fai aah..._ disse Seoho dolcemente e tenne una fragola davanti al viso dell'altro. Lui obbedì senza pensarci due volte e spalancò la bocca. Il piccolo frutto venne posato dolcemente sulla sua lingua, ma quando chiuse nuovamente le labbra il dito del suo hyung rimase incastrato.
_Oh..._ ridacchiò lui sorpreso sentendo la lingua sulla pelle, ma anche per il solletico. Tolse in fretta la mano per l'imbarazzo, ma non si asciugò il dito dalla saliva di Keonhee e questo fece molto piacere al suo proprietario.
Continuarono a darsi da mangiare a vicenda e presto non ci furono più fragole a loro portata di mano.
_Non ho voglia di alzarmi_ disse Keonhee quando notò questo fatto.
_Nemmeno io_ affermò Seoho a voce bassa e mise le mani sulle spalle del suo dongsaeng. Con forza lo schiacciò nell'erba e si appoggiò su di lui.
_Ma che fai?_ chiese Keonhee vedendo le azioni del ragazzo. Intanto riusciva a non più arrossire essendosi abituato talmente tanto alla vicinanza del suo hyung ed era felice di questo.
_Ti conquisto_ sussurrò Seoho a bassa voce e si avvicinò col proprio viso.
_L'hai fatto da un bel po'_ ribatté il più piccolo con un ampio sorriso. Le loro parole superavano a malapena il fruscio del vento e del ruscello.
_Benissimo allora_
Seoho si leccò le labbra e si appropriò poi di quelle di Keonhee. Non si erano più baciati da sabato pomeriggio e ora se ne pentiva. Quel ragazzo aveva una bocca stupenda. Avrebbe recuperato tutto.
Mise le mani ai lati della testa del più piccolo cullandola dolcemente. Incastrò le loro gambe sentendolo ancora più vicino.
Mai aveva percepito una sensazione del genere. Mai aveva baciato qualcuno in quel modo. No, in verità non aveva mai baciato qualcuno. Solo una volta per sbaglio quando...
"No, non posso pensare a quello ora. Devo stare qui con la mente".
Le farfalle svolazzavano felici e contenti nella sua pancia e mentalmente non vedeva l'ora di poter toccare la lingua del ragazzo con la propria.
Keonhee intanto stava andando completamente fuori. Era drogato di quel ragazzo anche se era solo il loro secondo bacio. Osservò i rami sopra alla sua testa mentre Seoho giocava con le sue labbra, ma ben presto tutto divenne sfuocato e fu costretto a chiudere gli occhi per non impazzire. Incrociò le mani sulla schiena del più grande tenendolo stretto. Sentiva il suo peso, la stoffa ancora umida appiccicata al corpo e le sue delicate mani sulle guance ad accarezzargliele in movimenti dolci e amorevoli.
Schiuse le labbra in attesa di conoscere ancora di più il suo hyung e proprio così successe. Incontrò la sua lingua calda e morbida e iniziò a giocarci istantaneamente. Era divino, così bello e liberatorio. In testa gli ribollivano mille idee e pensieri caotici e le luci esplosero ovunque.
Questo era l'amore vero, così come l'aveva sempre desiderato. Non importava più quanto sarebbe durato, sarebbe per sempre rimasto con lui.
Dopo qualche minuto passato in quel modo Keonhee si fu finalmente ripreso e riuscì a comprendere tutto. Spostò gentilmente il peso di Seoho verso destra così da farlo scendere da lui e invertire le posizioni. Si ritrovò sdraiato su di lui con le gambe divincolate ai lati del suo corpo e gli accarezzò il petto sotto alla maglietta umida mentre non ci pensò nemmeno a staccarsi dalla sua bocca.
L'altro intanto stava giocando coi suoi capelli e di tanto in tanto si tentò anche lui sotto alla sua maglia. E tutto ciò in un letto di erba morbida... semplicemente incredibile.
Passarono minuti, forse ore a limonare e questo senza stufarsi minimante. Prima o poi però Keonhee percepì il bisogno di dire qualcosa e si scollò da quel bacio intanto diventato quasi volgare.
_Hyung..._ iniziò senza fiato. Aveva i capelli disfatti e le labbra aperte dai denti del più grande.
_Vuoi essere il mio ragazzo?_
Seoho non rispose subito. Lo guardò a lungo soltanto con il sorriso più bello da molto tempo e con occhi innamorati.
_Certo che sì. Non vedevo l'ora di ricevere questa richiesta_
Keonhee lo abbracciò forte e premette il viso contro il collo di Seoho dove iniziò anche a mordicchiarlo dolcemente.
_Hai un profumo meraviglioso_ mormorò tra un bacetto e l'altro iniziando a lasciare piccoli marchi sulla pelle del ragazzo più grande che di tanto in tanto rideva per il solletico.
_Se ci vedesse uno dei docenti ci ammazzerebbero, sopratutto la Kwon_ ridacchiò mentre piegò il collo per lasciare più spazio a Keonhee e si immaginò i visi sconvolti dei suoi professori.
_Che lo facciano pure_ mormorò l'altro mentre si avvicinò all'orecchio del suo hyung.
_Dopo questo possono dirmi e farmi di tutto_
Seoho sorrise guardando il cielo attraverso le foglie.
_Ti amo Keonhee_
Lo abbracciò con amore e lo accarezzò ovunque lo raggiungeva. L'altro finì il suo lavoretto e si sdraiò poi accanto a lui nell'erba tenendo una mano intrecciata con quella del suo ragazzo e guardò il cielo a sua volta.
_Ti amo più io_

Rimasero ore a quel ruscello e ci sarebbe rimasti tutta la notte, ma così avrebbero seriamente rischiato la morte. Accendendo poi i telefoni per guardare gli orari notarono che non c'era campo, nemmeno per una semplice chiamata.
_Ma a che diamine pensano quei professori quando ci dicono che dobbiamo chiamare se succede qualcosa?_ domandò Keonhee snervato mentre si rimise le scarpe.
_Scommetto che da nessuna parte la connessione prende_
_Probabilmente non è mai successo niente e quindi si fidano_ propose Seoho guardando la cartina. Ci mise poco a trovare il ruscello e la direzione nella quale dovevano andare.
_Sono quasi le 16:00 e abbiamo trovato solo tre bandiere_ aggiunse poi guardando il foglio quasi completamente vuoto.
_Ah, ma chi se ne frega di quelle_ disse Keonhee ridacchiando e si alzò in piedi per poi prendere Seoho per mano e lasciargli un bacio a stampo.
_Abbiamo trovato qualcosa di molto migliore_
L'altro sorrise.
_Sei più romanico di quanto mi aspettavo_ ammise scherzoso mentre iniziarono ad incamminarsi verso il punto cerchiato in arancione sulla mappa.
_Ehi, guarda che mi offendo!_ si difese il più piccolo e gli toccò uno dei segni che gli aveva fatto con la punta dell'indice.
_Spero non sia un problema per te mostrarli a tutti_
_No, assolutamente_ lo rassicurò Seoho.
_Non mi dispiace mostrare a chi appartengo_
Ci misero poco più di un quarto d'ora a raggiungere la cima della collina dove furono riuniti già tutti i docenti e gli allievi che si riposavano all'ombra degli alberi.
_Siamo gli ultimi a quanto pare_ rise Seoho vedendo quanta gente c'era. Il professore di educazione fisica aprì già la bocca quando li vide arrivare, ma uno sguardo sul collo di Seoho gli bastò per capire che non c'era bisogno di fare domande e accettò il loro foglio di carta riempito poveramente senza dire altro.
_Dai, è stata una bella corsa d'orientamento_ disse Keonhee divertito e appoggiò la testa su quella del suo ragazzo.
_Lo penso anche io_ rispose lui. Iniziarono già a dirigersi verso un'albero al bordo del prato per aspettare che i docenti li lasciassero tornare i paese, quando Youngjo e Geonhak corsero loro incontro.
_Avete visto Hwanwoong e Dongju?_ chiese il più grande tra tutti in fretta e con sguardo speranzoso. Gli altri due si guardarono e scossero le teste.
_No. Non sono con voi?_ chiese Seoho.
Geonhak sbatté il piede per terra e bestemmiò sottovoce.
_Che? Cosa vuoi dire?_ domandò Keonhee rivolto al corvino e l'ansia salì. Youngjo sospirò e li guardò seri.
_Non sono ancora arrivati. Non sappiamo dove sono_

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