C'è una sorpresa per voi in questo capitolo :D
Ho deciso così sul momento di metterla, quindi mi scuso con coloro a cui potrebbe non piacere. Si può saltare in tempo se caso ;)• • • • • •
_Youngjo?_ sussurrò Hwanwoong con voce stanca e si costrinse ad alzare la testa.
_Sì?_ chiese il corvino mentre guardava per terra per stare attento a dove metteva i piedi.
_Grazie_
Il piccolino allungò il collo per lasciare un casto bacio sulla guancia del suo hyung che andò in fiamme dopo quel tocco. Youngjo arrossì, cosa che non gli succedeva spesso e sorrise incosciente. Aveva sempre pensato che sarebbe stato lui a fare questo primo passo, ma il fatto che l'aveva intrapreso Hwanwoong lo rendeva più felice che mai.
_Oh... ma sono tutti qui?_ chiese Dongju sorpreso vedendo il prato affollato dai loro compagni e professori.
_Eh beh certo. Dovevamo essere qui prima delle 20:00 e quelle sono passate da un po'_ spiegò Geonhak.
Appena uscirono dal bosco qualcuno li notò e tutti iniziarono ad applaudire e gridare. Alcuni gridarono a Hwanwoong chiedendogli cosa aveva. Keonhee si alzò da terra dove si era rannicchiato tra le braccia di Seoho e corse loro incontro. Si fermò davanti a Youngjo e gli mise le mani sulle spalle. Si morse il labbro cercando di non piangere, poi lo abbracciò, per quel che riusciva dato che teneva ancora Hwanwoong in schiena.
_Grazie... grazie mille_
Il corvino fu sorpreso da quel gesto ma non gli dispiacque.
_Io... niente, figurati_ disse confuso.
_E scusami Woong. Ero troppo occupato a... stare con Seoho per preoccuparmi di dove foste tu e Dongju... prima che sapevo che non c'eravate chiaramente_ continuò Keonhee rivolgendosi al suo migliore amico.
_Tranquillo, non è mica colpa tua che ci siamo persi_ disse lui con gentilezza.
I professori intanto stavano cercando di mantenere la calma e impedire agli altri allievi di precipitarsi sui quattro ragazzi come aveva fatto Keonhee. La signora Kwon fu la prima a raggiungerli. Si mise dritta con le mani sui fianchi e li guardò tutti severi senza però dire una sola parola. A quanto pare non sapeva quali scegliere per sgridarli a sufficienza.
_Ci scusi_ parlò quindi Dongju in tono dispiaciuto e abbassò la testa per guardarsi le scarpe.
_Non abbiamo fatto apposta a perderci e a farvi preoccupare, davvero_
La Kwon stava ribollendo di rabbia, ma si vedeva che davanti al suo allievo preferito non riusciva a mettere in atto il suo piano. Scoppiò in lacrime facendo così spaventare tutti e non ci pensò nemmeno ad asciugarle.
_Siete così... degli idioti ragazzi_ disse tra i singhiozzi e a quanto parve non notò gli sguardi stupiti dei ragazzi, anche di Keonhee che non era inteso nelle parole della professoressa.
_Spero che questa vi sia una lezione. E tu lascialo giù che ti rompi la schiena_ disse arrabbiata rivolta a Youngjo che obbedì al suo ordine tenendo però un braccio di Hwanwoong sulle spalle e il proprio attorno alla sua vita aiutandolo così a stare in piedi.
La Kwon li fulminò ancora, poi si girò e se ne andò per farsi consolare dai suoi colleghi.
Gli allievi vennero tutti mandati all'hotel a parte i quattro che avevano sorpassato il confine e l'orario. Per Hwanwoong venne recuperata una barella, anche se c'erano ancora solamente 800 metri da percorrere, ma non protestò. Non gli andava comunque di spaccare ancora di più la schiena a Youngjo che gli faceva evidentemente male dato che si muoveva in modo strano.
_Ragazzi, sono scioccato_ parlò il professore di educazione fisica mentre camminarono verso l'hotel.
_Pensavo di essermi spiegato chiaramente: non uscite dal confine perchè potreste cadere in vecchi buchi da caccia. E cosa succede? Un mio allievo cade proprio in uno_
Scosse frustrato la testa mentre Hwanwoong sorrise imbarazzato. Era costretto a stare sdraiato mentre i quattro docenti più forti portavano la barella. Youngjo ci camminava accanto e teneva stretta la mano del più piccolo ricevendo così qualche sguardo scettico dagli adulti.
_E poi voi due sorpassate pure il confine sapendo che non potete_ continuò il professore puntando il dito contro Geonhak.
_Mi aspetto che non succeda mai più una cosa del genere, chiaro?_
Puntò il suo dito ancora in aria anche addosso agli altri tre.
_Dovrei punirvi altamente, ma non lo farò. Non illudetevi però, siete un'eccezione perchè molto probabilmente avete salvato la vita a Yeo e Son_
Hwanwoong si scambiò uno sguardo con gli altri che a quanto pare erano d'accordo con lui che il loro professore stava esagerando.
Arrivarono all'hotel e finalmente i quattro ragazzi vennero lasciati in pace senza rimproveri. Nessuno di loro aveva fame o voglia di mangiare, così ricevettero il permesso di andare nelle loro camere. A Hwanwoong venne consegnato un tubetto contenente una qualche crema più una benda, poi affidato a Youngjo che evidentemente aveva dimostrato la sua responsabilità.
Con l'aiuto di Geonhak gli fece da stampella visto che non riusciva proprio ad appoggiare per terra la sua caviglia ferita. Arrivarono alla camera 305 e lì i ragazzi si salutarono. Dongju era il meno fortunato dato che doveva ancora salire di un piano ed era anche separato dal suo ragazzo. Non avrebbe avuto bei sogni quella notte.
Youngjo riuscì a portare Hwanwoong fino al suo letto dove lo fece sedere accuratamente. Intanto di fuori faceva buio ed erano sollevati di non essere più nel bosco.
_Vuoi farti una doccia?_ chiese il corvino mentre mise a caricare il suo telefono. Il piccolini lo guardò con la testa inclinata.
_Non sarebbe male, ma temo di uccidermi_
Youngjo si girò e sorrise.
_Ma mica ti lascio là dentro da solo_
Hwanwoong sgranò gli occhi. Evidentemente aveva frainteso.
_N-non intendo che entrerò in doccia con te, chiaramente, ma non ti lascerò chiuderti in bagno_ si affrettò a dire e sventolò le mani in aria. Lo sguardo del piccolino si rilassò e riuscì a sorridere.
_Ah, okay. Scusa, stavo pensando che... fa niente, non importa_
Disse a Youngjo quali vestiti prendergli dall'armadio cosa che lo fece sentire un po' troppo viziato. Tenendosi poi sempre aggrappato alle sue spalle riuscì a raggiungere il bagno e a sedersi sul gabinetto.
_Potresti..._ iniziò il minore, ma venne interrotto.
_Sì Hwanwoong. Non preoccuparti che mi giro subito_ disse il corvino con un sorriso e fece come detto. Il più piccolo corrucciò la fronte e si affrettò a spogliarsi.
_Non dovresti vergognarti così tanto. Sai, sono un maschio anche io. So cosa si trova lì sotto_ ridacchiò Youngjo mentre gli dava la schiena.
_Lo so ma... sono timido, okay?_ disse il più piccolo ridendo imbarazzato.
_Riesci a entrare da solo?_ continuò Youngjo facendo perdere un battito a Hwanwoong. Effettivamente era difficile, ma non si sarebbe dato vinto a costo di impedire al corvino di vederlo nudo. Non era ancora pronto per questo passo. Si erano avvicinati, certo, ma così in fretta...
In un qualche modo riuscì a mettersi in piedi tra le pareti di vetro e ad accendere l'acqua. Chiaramente continuò a girarsi per assicurarsi che Youngjo stava davvero fermo con lo sguardo rivolto al muro. Non usò sapone; il suo corpo era ricoperto di graffi e piccoli tagli, non avrebbe sopportato il bruciore.
L'acqua bollente lavò via tutta la terra e la sporcizia che si erano raccolti sulla sua pelle e entro pochi minuti si sentì di nuovo pulito. Spense l'acqua e scostò il vetro mobile per guardare fuori dalla doccia.
_Youngjo?_
Lui, che per tutto il tempo che era stato girato aveva combattuto contro l'impulso di voltarsi e mangiarsi Hwanwoong con lo sguardo, strinse i pugni, ma non resistette. Hwanwoong arrossì di punto in bianco vedendo gli occhi del ragazzo puntati sul proprio corpo. Per fortuna in vetro era appannato e ricoperto di gocce, così non ci sarebbe stato molto da vedere.
_Mi... mi passi l'asciugamano per favore?_
Youngjo annuì senza togliergli lo sguardo di dosso e fece come richiesto.
Hwanwoong si affrettò ad avvolgerselo attorno alla vita e già si sentì meglio. Uscì dalla doccia per sedersi nuovamente sul coperchio del gabinetto e iniziò a vestirsi sempre sotto allo sguardo del corvino.
_Mi metti a disagio se mi guardi così_ gli fece notare con le guance rosse e le orecchie bollenti. Forse era anche a causa dell'acqua calda, ma ne dubitò.
_Scusa_ borbottò Youngjo e si morse il labbro.
_È che sei... sei davvero bello_
Hwanwoong sorrise.
_Non che tu non lo sia, neh_ disse con un sorriso e si infilò i boxer sotto all'asciugamano con un po' di fatica. Meno male che il suo hyung non gli offrì il suo aiuto, altrimenti gli avrebbe davvero tirato uno schiaffo per fargli capire che doveva smetterla di flirtare così tanto. Non ci era abituato e non sapeva per quanto sarebbe riuscito a resistere. Non sapeva se lo prendeva in giro, se erano complimenti a caso intesi con amicizia, se c'era un sentimento in più da parte di Youngjo, o se era solo invidioso del suo aspetto. Non sapeva niente e non lo voleva scoprire in quel modo.
Quando fu finalmente vestito per la notte si mise l'asciugamano attorno al collo e si fece portare fino al letto. Non in braccio però. La schiena del corvino aveva già subito abbastanza quel giorno.
Si sdraiò sul materasso e guardò il suo hyung con gratitudine.
_Ti devo mettere questa_ disse lui prendendo il tubetto di crema dal tavolo.
_Dicono che allevia il dolore. Domani verrà a farti visita il medico locale_
Hwanwoong scosse la testa incredulo.
_Dovresti prenderti più cura di te stesso_ affermò toccandogli la punta del naso con un dito.
_Guardati. Sei distrutto per avermi portato sulla schiena per ore e chilometri, eppure non ti va bene riposarti prima che io sono in paradiso_
Youngjo ricambiò il sorriso.
_Esatto. Voglio che sei in paradiso_
Hwanwoong non seppe che dire a quelle parole. Lo commuovevano, ma per nulla al mondo voleva mostrare ciò quindi alzò gli occhi al cielo.
_Stupido_ disse ridendo e tirò uno gentile schiaffo sul braccio del più grande.
_Non farmi piangere per favore_
_Scusa_
Il corvino ridacchiò e si sedette ai piedi del letto. Mise delicatamente le mani sulla caviglia sinistra di Hwanwoong.
_Fa male così?_
Il più piccolo scosse la testa e tenne i denti stretti per prepararsi a un eventuale dolore che però non venne.
Youngio schiacciò il tubetto prendendo un po' della sostanza bianca sulla mano e la spalmò accuratamente sulla zona rigonfia.
Hwanwoong lo osservò con piacere. Era così attento in tutto ciò che faceva. Si impegnava al massimo per farlo sentire bene, in qualunque modo e in qualunque situazione. Se ci fosse stato Keonhee con lui probabilmente avrebbe lasciato Hwanwoong bendarsi da solo per paura di fare qualcosa di sbagliato. Youngjo invece era sicuro di sé in tutto ciò che faceva. Lo ammirava per questo. Non capì come quel ragazzo era riuscito a odiarsi in passato. Forse lo faceva ancora. Come potevano i suoi genitori odiarlo, se poi lo facevano davvero. Era la persona più fantastica del pianeta. Come poteva sua madre non volerlo?
Il corvino srotolò la benda e la avvolse attorno alla caviglia del ragazzo disteso, tutto ciò come se lo facesse da una vita.
_Grazie_ disse Hwanwoong sorridente e il suo hyung ricambiò.
_Prego_ sussurrò per poi alzarsi e andare verso l'armadio dove tirò fuori i vestiti che servivano a lui.
_Che fai?_ domandò il biondino mentre si infilò sotto alle coperte. Youngjo si girò e sorrise scuotendo la testa.
_Si vede che sei stanco Woongie... sai, anche io ho sudato oggi_
_Oh, giusto_ mormorò il piccolino imbarazzato.
_Buona doccia allora_
Il corvino ringraziò con un cenno del capo e si chiuse poi in bagno. Era ancora tutto umido e lo specchio era appannato. Il ragazzo ci passò sopra la mano liberando una piccola area. Si guardò attentamente; aveva gli occhi stanchi e i capelli annodati. La sua maglietta era sporca di terra e in parte strappata dai rami. Sorrise al suo riflesso. Era felice, non sapeva neanche spiegarselo.
Si tolse tutto ed entrò poi in doccia. L'acqua bollente era una divinità. Sembrava non solo lavare via lo sporco ma anche la stanchezza, almeno in parte.
Aveva raggiunto i suoi limiti di resistenza quel giorno, ma non gli importava. Sapere che Hwanwoong era al sicuro nel suo letto invece che nel bosco in un buco di terra lo rilassava. Già. Hwanwoong lo rilassava. Oggi quando gli aveva baciato la guancia il suo cuore era accelerato. Gli era sembrato di perdere il suolo sotto ai piedi.
Si passò le mani nei capelli fradici cercando di sciogliere i nodi. Sfortunatamente si accorse che pensando al piccolino in quel posto iniziava a sentire delle pulsazioni in basso. Che doveva fare ora? Cercò di ignorare. Non poteva pensarlo in doccia. Non poteva...
Si morse il labbro, cosa che stava diventando una sua abitudine. Appoggiò le mani sul vetro cercando di pensare ad altro che a Hwanwoong, ma gli risultò impossibile. Stava andando fuori controllo. Il suo viso, i suoi occhi, le sue labbra... vedeva tutto di lui nella sua mente e gli sembrava scolpito dagli angeli. Lo pensava da molto, ma ne era sicuro da quando l'aveva visto in doccia, anche se sfuocato.
Iniziò a respirare affannosamente. Le pulsazioni stavano aumentando e non sapeva come farle sparire senza...
"Quindi adesso sono costretto a segarmi?" pensò snervato. Aveva resistito a tutto e di più, aveva avuto Hwanwoong per sé per giorni e non aveva mai percepito queste emozioni. Perchè ora che non ce l'aveva nemmeno davanti stava avendo un'erezione?
"Cazzo..." pensò e sbatté la fronte contro il vetro. Si vedeva che non gli rimaneva altra scelta. Si lasciò catturare dall'eccitazione e dalla passione e fece scivolare le mani in basso. Chiuse gli occhi cercando di non fare rumore. Se Hwanwoong lo scopriva era fottuto. E anche letteralmente. Okay no, quello no, ma avrebbe avuto un problema.
Strinse i denti mentre il ragazzo danzava nella sua testa. Lo vedeva dappertutto, ovunque cercava di scappare con la mente. Vide il suo sorriso, il suo viso bagnato dalle lacrime che voleva asciugare, le mani piccole e delicate appoggiate educatamente sulle proprie gambe e i suoi capelli biondi che gli punzecchiavano gli occhi. I suoi occhi. Erano così dolci e profondi. La meraviglia in persona.
Si mosse più in fretta in preda al piacere cercando di soddisfare se stesso. Davanti ai suoi occhi chiusi vide la figura di Hwanwoong dietro al vetro appannato e il desiderio di oltrepassarlo e sentire il suo corpo spoglio contro il proprio mentre l'acqua calda li bagnava entrambi si fece largo. Avrebbe dovuto farlo? Gli sarebbe andato bene?
Piegò indietro la testa lasciandosi scappare un piccolo gemito e un bellissimo orgasmo gli fuoriuscì in un ruscello bollente. Le sue ginocchia cedettero e si lasciò cadere sul fondo della doccia contro le piastrelle scivolose.
_Lo amo..._ sussurrò a se stesso. Aveva aperto gli occhi e l'acqua bruciava in essi.
_Lo amo più della mia stessa vita_• • • • • •
Sììì, lo che nella descrizione del libro non c'era scritto nulla di questo, però dai, non è vero smut😅
Pensavo di mettere questa piccola scena dato che questa storia è basata su parole e sentimenti così da darle una piccola spinta :D
E finalmente Youngjo è in chiaro su cosa prova. Evviva!!
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⟣тшιIιgнт⟢
Fanfiction❕L'ho riletta e corretta tutta per il concorso dei Wattys2021❕ L'incubo più grande di Yeo Hwanwoong si è avverato: in una gita scolastica lunga ben dodici giorni è costretto a vivere in una camera da due persone con il suo unico e peggior nemico: Ki...