_Okay, ammetto che le quarte hanno fatto di più che un cazzo_ si lamentò Dongju mentre si passò la mano sulla fronte per asciugarsi il sudore. Sembrava davvero che ogni giorno faceva più caldo.
_Ecco vedi, prova le cose prima di aprire la bocca per criticarle_ lo stuzzicò Keonhee per poi prendere un sorso d'acqua dalla sua bottiglia.
Erano saliti su una delle colline dove si trovava un antico tempio costruito alla fine del nono secolo. Durante il cammino almeno erano stati sotto agli alberi, ma lì era umido e le zanzare non avevano voluto lasciarli in pace.
Ora le tre classi erano al sole, completamente sfinite e si lamentarono di quanto era stata faticosa quella salita. Per la conosciuta crudeltà dei professori non poterono nemmeno sedersi all'ombra del bosco perchè dovettero ascoltarsi la storia del tempio e quella durò parecchio.
Quasi un'ora di tortura più tardi poterono finalmente disperdersi e mangiare il pranzo che si erano portati dietro dall'hotel.
I tre ragazzi si ritirarono sotto a un grade albero al bordo del prato e si appoggiarono contro il suo tronco. Dongju iniziò subito una conversazione che coinvolse però soltanto Keonhee.
_Hwanwoong, cosa c'è?_ chiese il più grande notando che il suo migliore amico era assente con la mente. Quest'ultimo non rispose, ma fissò soltanto un punto morto nella natura mentre teneva le ginocchia avvolte con le braccia.
_Avanti, non pensare troppo a Youngjo, ti fa sentire solo male_ continuò Keonhee quando aveva compreso. Hwanwoong girò la testa per guardarlo.
_Non riesco a non pensarci. Non sono abituato a essere ignorato da lui. Ho paura che quando si sarà ripreso mi tratterà peggio che mai_
Gli altri due si scambiarono uno sguardo.
_Woongie..._ disse Dongju dolcemente e si alzò per sedersi accanto a lui e mettergli un braccio sulle spalle.
_Non preoccuparti, andrà tutto bene. C'è Keonhee e intanto ci sono anche io. Ti aiuteremo quando vuoi, lo prometto_
Anche Keonhee abbracciò Hwanwoong e lo strinse a sé.
_È vero. Ci saremo sempre_ disse e gli diede un bacio sulla guancia. Hwanwoong sorrise e abbracciò entrambi. Era grato per le loro parole.
_Grazie ragazzi. Vi voglio bene_La discesa dalla collina fu molto meno faticosa del previsto. Tutti i ragazzi parlarono già di quanto sarebbero rimasti sotto alla doccia e di cosa avrebbero fatto appena sarebbero stati liberi mentre Keonhee mormorava domande a se stesso chiedendosi se avrebbe dovuto chiedere a Seoho di uscire a fare un giro assieme o qualcosa di simile e Dongju canticchiava qualcosa. Hwanwoong invece non riuscì a togliersi dalla mente l'immagine di Youngjo. Lo perseguiva da ore, da quando aveva gridato in pratica. Non lo voleva lasciare in pace.
Salutò gli altri due quando furono al pianterreno e poi si precipitò su per le scale e in camera. Come si era aspettato fu il primo, dato che il giorno prima era stato al contrario. Meglio così.
Si affrettò a spogliarsi e a farsi una doccia nell'intento di sparire di nuovo senza incontrare il corvino, ma il suo piano fallì pienamente; quando uscì dal bagno per sua sfortuna Youngjo era già arrivato.
Hwanwoong non disse niente e fece per sorpassarlo e raggiungere il suo letto, ma venne fermato. Il bullo gli afferrò gentilmente il polso e lo tirò indietro.
_Aspetta, io..._
Hwanwoong lo guardò sorpreso.
_Sì?_ chiese e il suo cuore accelerò. L'ultima volta che erano stati così vicini Youngjo l'aveva tenuto per la maglietta e l'aveva minacciato. Adesso si morse il labbro e guardò le proprie scarpe in un leggero attacco di ansia.
_Possiamo parlare? Adesso?_
Hwanwoong ci mise un'attimo a realizzare.
_Sì... certo_
_Okay..._ disse l'altro nervoso e fece un sospiro. Andò verso il suo letto per sedersi sopra e si portò dietro Hwanwoong che si sistemò indeciso accanto a lui attento a lasciare un paio di decine di centimetri di distanza tra le loro gambe.
_Perché mi hai gridato contro?_ iniziò Youngjo senza guardarlo. Si impegnò a non mettere cattiveria nella sua voce, ma di parlare con un tono caldo e rassicurante.
_Ma cosa..._ cercò di dire Hwanwoong frustrato, ma venne interrotto.
_Non ti sto rimproverando. Voglio solo sapere perchè non l'hai fatto prima_
Hwanwoong sbatté le palpebre. Aveva sentito bene? Gli stava dicendo che aveva fatto bene? Quel ragazzo doveva aver subito davvero un cambiamento radicale.
_Perché prima non ne avevo il coraggio_ disse infine timidamente.
_Non riuscivo a controllarmi, non sono mai stato così arrabbiato con te. Sì è accumulato tutto nel tempo ed è esploso in una volta sola_
Youngjo annuì comprensivo e tamburellò le dita sulla coscia. Con uno sguardo sfuggente incitò Hwanwoong a continuare.
_Avevi esagerato talmente tanto che non pensavo più alle conseguenze. Solo quando mi sono calmato ho cominciato ad avere paura_ continuò quindi. Non era suo intento ferire Youngjo quando era così fragile, ma non voleva nemmeno sprecare un'occasione come questa per fargli notare quanto aveva sbagliato senza rischiare di venire decapitato.
_Capisco_ disse Youngjo con voce roca e si schiarì la gola.
_Io... mi dispiace Hwanwoong. Ho fatto tante di quelle cazzate che nemmeno me le ricordo. Era sbagliato che tu diventassi sempre la vittima di esse. Non te lo meritavi_
Girò la testa per guardarlo in viso. Il suo sguardo era ancora sorpreso, ma dolce. Significava che avrebbe accettato le sue scuse? Lo avrebbe perdonato?
_Grazie che mi hai detto, o meglio gridato, ciò che pensavi. Era necessario per me sentirlo, per rendermi conto di quanto sono stato crudele_
Sentì di nuovo gli occhi umidi.
_Youngjo..._ sussurrò Hwanwoong e si avvicinò cautamente. Era uno scherzo? Si stava scusando per tutto ciò che gli aveva fatto?
_Stai calmo, va tutto bene_
In quel momento il corvino gli lanciò le braccia attorno al corpo senza preavviso e lo strinse a sé in un forte abbraccio.
Hwanwoong sgranò gli occhi. Fu così stupito da quell'azione che si lasciò scappare un piccolo grido.
_No, non va tutto bene. Non mi merito il tuo perdono_ protestò Youngjo e le lacrime iniziarono a scorrergli e segnargli le guance. Si sentiva così indifeso, come una bambola di porcellana.
_Mi vergogno così tanto, sappilo. Davvero, io..._
_Shh..._
Hwanwoong, che si era appena ripreso da quella specie di shock appoggiò esitante le mani sulla schiena del ragazzo iniziando ad accarezzargliela con gentilezza e ricambiò quel suo bisognoso abbraccio. Youngjo intanto teneva la testa appoggiata sulla spalla di Hwanwoong e non riusciva a smetterla di piangere. Aveva davvero bisogno di affetto ed era felice di riceverlo dall'esatta persona della quale si era aspettato l'avrebbe respinto con disprezzo e senza pietà.
_Mi sento così in colpa_ continuò quando si fu calmato e quando i suoi singhiozzi erano quasi spariti del tutto.
_Non devi_
Hwanwoong non sapeva nemmeno cosa stava dicendo. Voleva mettere da parte tutti i brutti ricordi che aveva delle azioni di quel ragazzo, certo che sì. Ma gli voleva perdonare così facilmente?
_Come no?_
Youngjo alzò la testa e lo guardò in viso. Lo vedeva sfuocato per via dell'acqua nei suoi occhi, ma riconosceva chiaramente il suo sguardo premuroso.
_Non ti ho nemmeno parlato subito per dirti tutto questo. Ci ho messo due giorni per tirare fuori le palle per dirti che mi dispiace. Questo è da codardi Hwanwoong. E io lo sono_
Si morse nuovamente il labbro intanto che Hwanwoong lo fissava ancora intento ad assorbire tutto.
_No, non lo sei. Hai ascoltato le mie parole contro di te e le hai comprese. Hai capito quanto mi hai fatto male stando male tu stesso. Ci hai pensato e te ne sei pentito. Questo per me è sufficiente per perdonarti_
Youngjo sorrise debolmente e tirò su col naso. Si sentiva così infantile, voleva soltanto sparire.
_Davvero?_ chiese speranzoso. Hwanwoong ricambiò il sorriso e annuì.
_Sì. Davvero_
Il corvino emise un verso strano, una via di mezzo tra ridere e tossire e strinse di nuovo il ragazzo, così forte che avrebbe rischiato di rompergli un qualche osso se non la smetteva in fretta.
_Grazie Hwanwoong. Non sai quanto mi sento meglio ora_
_Sono... contento_ ansimò quest'ultimo cercando di respirare. Youngjo lo lasciò andare e si passò la mano sugli occhi.
_Non ti farò mai più nulla di cattivo, lo prometto_
Hwanwoong non seppe che dire a quelle parole. Riusciva solo a sorridere e il suo hyung ricambiò. Aveva un sorriso affascinante.
_Ehm... vado a farmi una doccia_ disse Youngjo accorgendosi che si stavano guardando anche fin troppo a lungo.
_Oh, certo. Ho dimenticato il mio shampoo però_ si ricordò Hwanwoong mentre si alzò dal materasso.
_Tranquillo, non lo uso_ disse Youngjo gentilmente e si prese il suo asciugamano per poi chiudersi in bagno.
Hwanwoong rimase in piedi immobile esattamente dove si trovava finché sentì il rumore dell'acqua sulle piastrelle. Poi si precipitò alla finestra, la aprì in uno scatto ed emise un fortissimo grido di gioia che rimbombò tra le colline. Non gli importava se tutti lo avevano sentito. Era libero, ecco cos'era importante.• • • • • •
Sono soft...
I miei bimbi🥺
Ora che hanno fatto pace le cose andranno sempre meglio, ve lo prometto🥰💕
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⟣тшιIιgнт⟢
Fanfiction❕L'ho riletta e corretta tutta per il concorso dei Wattys2021❕ L'incubo più grande di Yeo Hwanwoong si è avverato: in una gita scolastica lunga ben dodici giorni è costretto a vivere in una camera da due persone con il suo unico e peggior nemico: Ki...