𖢨 XI 𖢨

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_Dio, ma si può sapere cos'hai?_
Keonhee prese il suo migliore amico per le spalle e lo scosse fortemente.
_Eh, cosa?_ chiese questi confuso. Il più grande sospirò e lo lasciò andare. Erano seduti in uno dei pochi ristoranti del villaggio e stavano facendo pranzo. Solo loro per una volta. Seoho era voluto restare in camera, Dongju e Geonhak erano fuori da qualche parte in due e Youngjo aveva nettamente rifiutato di uscire con Hwanwoong se c'era anche solo una persona in più.
_Da quando ti ho visto oggi sembri in una bolla, non parli, sorridi come se avessi avuto il tempo migliore della tua vita e poi cambi espressione e sembra che vuoi buttarti da un ponte_
Keonhe giocò con le bacchette e il cibo mentre parlò. Non era arrabbiato con Hwanwoong, per carità, ma lo disturbava un po' il fatto che non sapeva cosa succedeva ogni volta tra lui e Youngjo e aveva paura di venir lentamente escluso.
_Cosa c'è tra te e quel ragazzo? Ogni giorno sei di un umore diverso. Passate così tanto tempo insieme?_
Hwanwoong prese un sorso della sua bibita per prendersi il tempo per pensare ad una risposta.
_Neanche tanto. Diciamo che quando ci vediamo... parliamo_
_E di cosa?_ insistette Keonhee curioso continuando a mangiare.
_Non..._ iniziò Hwanwoong, ma si sentiva infantile a dire "È un segreto".
_Non so se gli va bene se te lo dico. Mi ha raccontato un paio di cose che non ha detto a nessun altro e non vorrei irrompere nella sua privacy_
Keonhee mise un broncio deluso.
_Peccato. Mi interesserebbe sapere come vanno le cose. Bene, vero?_
Il più piccolo ci pensò un attimo. Si poteva dire che le cose andavano bene, sì, ma non era proprio in chiaro. Almeno non del tutto.
_Sì, stai tranquillo. Se ho bisogno ti chiamo subito_
Continuarono a mangiare in silenzio finché Keonhee non iniziò nuovamente a parlare.
_Woong, voglio dichiararmi a Seoho_
Hwanwoong alzò lo sguardo dal suo piatto e si fermò con il cibo in aria.
_Cosa? Davvero?_
_Sì. Mi sono deciso_ continuò l'altro e strinse i pugni sul tavolo.
_Siamo amici, me l'ha detto. Se mi rifiuta ci dovrò convivere ma non riesco più ad osservarlo tutto il tempo senza dire niente e non voglio che lo scopre da solo_
Hwanwoong sorrise, orgoglioso del suo migliore amico.
_Grande Keonhee. Vedrai che andrà via liscia. Siamo tutti con te_
_Dai, così mi metti in imbarazzo. Non è una cosa tanto grande_ disse il più grande con un sorriso adorabile.
_Sì invece, per te_
Keonhee alzò le spalle. Fece per riprendere a mangiare, ma si fermò.
_Secondo te... insomma, potrei piacergli anch'io?_ chiese insicuro. Hwanwoong rise.
_Assolutamente sì_
Koenhee ridacchiò.
_Ah, lo so che lo dici solo perchè sono io_
Un'ora più tardi tornarono all'hotel non sapendo che altro fare e quando raggiunsero i parcheggi Dongju corse loro incontro agitato.
_Hwanwoong, Hwanwoong!_ gridò e agitò le braccia in aria. Gli altri due ragazzi si scambiarono uno sguardo spaventato. Era successo qualcosa?
_Che c'è Dongie?_ chiese Keonhee quando il maknae si fu fermato davanti a loro.
_Per fortuna vi ho trovato. Si tratta di vita o di morte!_
A Hwanwoong si rivoltò lo stomaco.
_Cos'è successo?_ chiese il più grande insistente e prese Dongju per le spalle che si mise a ridere.
_Sono uscite le iscrizioni per la corsa d'orientamento_ esultò contento. Hwanwoong sospirò.
_Dio, mi hai fatto prendere un colpo_
Sorrise e stuzzicò il maknae per vendicarsi.
_E quindi?_ chiese Keonhee.
_Volevo chiedere a Woong se gli va bene fare una squadra con me. Sono sempre da due. Tu puoi andare con Seoho, no?_
_Ehm... certo_ rispose il più alto incredulo e sbatté le palpebre.
_Ti va bene?_ chiese Dongju rivolto al biondino con occhi da cucciolo imploranti.
_Sì... certo_
Avrebbe preferito andare con Youngjo, ma il ragazzo dai capelli viola era così insistente che non riusciva a dire di no.
_Evviva!_ esultò lui e batté le mani.
_Aspetta, ma... perchè tu non vai con Geonhak?_ chiese Keonhee confuso. Dongju ridacchiò.
_Oh, noi non faremmo corsa d'orientamento_ disse semplicemente e prese Hwanwoong per un polso per tirarlo verso l'entrata dell'hotel.
_Aspetta, che intendi?_ chiese Keonhee confuso, ma dato che nessuno gli rispose seguì i due ragazzi per andare ad iscriversi alla corsa.

Il giorno dopo Keonhee si svegliò prestissimo, era quasi ancora buio. Non sapeva perchè si era svegliato, ma era chiaro che non sarebbe più riuscito ad addormentarsi. Sospirò e si sdraiò sul fianco e istantaneamente si ritrovò ad osservare Seoho come dormiva beatamente, con una gamba avvolta attorno alla coperta e il cuscino che sembrava stesse per cadere dal letto.
Sorrise. Era così carino, uguale cosa faceva. Credeva che ci sarebbe davvero rimasto male se sarebbe stato rifiutato. Non gli aveva ancora detto nulla, nemmeno della corsa aveva accennato qualcosa e che voleva stare in squadra con lui. Di solito non esitava così tanto a fare richieste semplici, ma sentiva che con questo ragazzo sarebbe andata diversamente dal solito. O forse semplicemente ci sperava tanto da crederci?
"Oggi gli chiedo di venire fuori a fare un giro con me, punto e basta. Devo" si disse. Poteva farcela, non era poi tanto difficile. Doveva solo dare l'impressione di non essere nervoso. Oppure Seoho si era già accorto di tutto? Aveva preso sul serio la battuta di Hwanwoong quando aveva detto a Keonhee di non sbavare mentre guardava la sua crush pettinarsi i capelli? Magari aveva già preso la sua decisione e per lui non ci sarebbe mai stato di più che una semplice amicizia...
"Basta, dio santo, così non arrivo da nessuna parte".
Prese il suo cuscino e se lo stampò in faccia. "Avanti Keonhee" continuò a dirsi, "Ce la puoi fare, chiaro?".
Due ore più tardi il sole era sorto completamente e illuminava la camera. Seoho mugugnò qualcosa che somigliava a "Portatemi le uova fritte", poi sbatté piano le palpebre e aprì gli occhi. Keonhee sorrise. C'era qualcosa di più bello da vedere di prima mattina?
_Buongiorno_
Parlò Seoho sbadigliando poi ampiamente e si strofinò gli occhi.
_Mi stavi osservando mentre dormivo?_ chiese con un piccolo sorriso furbo e si mise seduto. Keonhee sgranò gli occhi.
_Eh? Certo che no, stavo solo... anch'io dormivo fino a poco fa e..._
Non riuscì a trovare una scusa mentre Seoho lo guardava con i suoi occhi scuri e dolci e infine riuscì solo ad arrossire.
_Va bene, crederò alle tue parole_
Il più grande si alzò e, creandosi una strada attraverso il casino per terra raggiunse l'armadio per iniziare a cambiarsi. Keonhee avrebbe dovuto alzarsi anche lui, ma il busto spoglio di Seoho lo distraeva nettamente. Infine riuscì a scrollarsi e a guardare altrove.
_Ehm... Seoho?_ chiese timido mentre si toglieva la maglietta che usava come pigiama.
_Sì?_
"Avanti, ora glielo chiedo e basta".
Prese un profondo respiro e si girò per guardarlo.
_Non è che... per caso ti andrebbe di andare con me fuori? Solo una piccola passeggiata, per parlare un po'_
Seoho lo guardò per qualche secondo, poi una largo sorriso dipinse nuovamente le sue sottili e rosee labbra.
_Con il più grande piacere_ disse infine e Keonhee perse un battito. Si sforzò di ricambiare il sorriso, poi si girò di nuovo, convinto che dalle sue orecchie doveva uscire del vapore.
Dopo aver fatto colazione all'hotel uscirono senza una meta precisa. Non c'era molto da vedere in quel paesino; un paio di centinaia di case, tra cui metà di famiglia, una scuola elementare, i negozi necessari per sopravvivere e due, tre ristoranti. Proprio per quello Keonhee non capiva perchè la gente fosse così attratta da quel posto. Non c'era nulla da vedere a parte le case e il mare di bosco attorno. D'accordo, per studenti del liceo c'erano tante attività, ma per persone comuni? Non riusciva a capirlo. Poi era convinto che se mai sarebbe andato da solo in quel bosco non ne sarebbe più uscito senza girovagarci prima per qualche giorno cercando di non perdersi.
I due ragazzi parlarono a lungo di loro, delle loro vite e famiglie. Keonhee scoprì tante di quelle cose che non si sarebbe mai immaginato. Per esempio che la madre di Seoho una volta faceva parte dello staff del gruppo 2PM e che era riuscita una volta ad organizzare un incontro tra loro e suo figlio. Oppure che sua sorella maggiore aveva partecipato in Pick me up della Produce 101. Al minore sembrava come se la sua stessa vita non fosse interessante nemmeno la metà.
_...E poi ho appeso il poster dell'LGBTQ+ davanti agli occhi dei miei genitori sopra alla mia scrivania. È stato strano fare coming out in quel modo, ma ci stava. Mi faceva sentire più sicuro di me stesso_
Seoho stava parlando senza pausa di quando aveva dichiarato il suo orientamento alla sua famiglia e il battito del minore iniziò subito ad aumentare. Parlare di quell'argomento lo rendeva estremante nervoso per quello che aveva intenzione di dire dopo. Aveva sempre pensato che se anche Seoho era omosessuale o almeno bi, sarebbe stato molto più facile per lui dichiararsi, ma non fu così.
_Tu cosa sei?_ gli chiese ad un tratto e Keonhee scosse un attimo la testa per tornare al presente.
_Oh... io non mi definisco, capita chi capita. Nella maggior parte dei casi sono maschi_
_Capisco_ mormorò l'altro e incrociò le gambe. Erano seduti su un muretto sul piazzale abbandonato della scuola locale dove c'erano alcuni alberi a salvarli dal calore quasi insopportabile. Di tanto in tanto dall'altra parte della strada vedevano alcuni dei loro compagni passare via, alcuni per andare nei negozi a prendere cibo oppure semplicemente per sfuggire al caos nell'hotel.
_Seoho_ disse il più giovane deciso e strinse i pugni sulle cosce. Si era finalmente fatto coraggio.
Il nominato girò la testa e lo guardò con la sua espressione curiosa da scoiattolo. Le sue ciocche rosse in mezzo ai capelli neri gli davano un aspetto selvatico.
_Sì?_
_Io... devo dirti una cosa_
Abbassò la testa in preda all'ansia e iniziò a giocare con l'orlo della sua maglietta.
_Dimmi tutto_
_Voglio dirti che... tu mi piaci, ecco... e anche tanto_
Aveva evitato di guardarlo mentre aveva parlato, ma intanto la sua curiosità era troppo forte per riuscire a resistere.
Gli occhi di Seoho erano sgranati in uno sguardo incredulo e sembrava non capire del tutto.
_Aspetta... tu..._
_Sì_ confermò Keonhee e interruppe il contatto visivo. A quanto pare aveva centrato in negativo.
_Ti ho notato da un po', già una o due settimane prima della gita e mi piacevi ogni giorno di più. Ero felicissimo quando ho scoperto che avremmo condiviso una camera e effettivamente ti ho guardato dormire_
Picchiò i piedi uno contro l'altro per occuparsi in un qualche modo.
_Mi attrai tantissimo, sempre, ovunque io ti veda e qualunque cosa tu faccia, voglio sempre osservarti_
Riuscì a fermare la sua ondata di parole che era partita senza che lui stesso era riuscito a spiegarselo.
Seoho rimase a lungo in silenzio e realizzò ciò di cui era appena venuto a conoscenza. Piaceva a qualcuno. Per la prima volta in vita sua piaceva a qualcuno e interessava a qualcuno. Non ci poteva quasi credere. Era sempre stato evitato, chiamato asociale e distaccato e mai aveva sprecato tempo per l'amore. Ma ora lui era lì, Lee Keonhee e si era appena dichiarato.
_Io... grazie, non so che dire_ iniziò indeciso. Quella situazione era nuova per lui e non sapeva bene come comportarsi.
_Oh, tranquillo non devi dire niente, capisco se non sei interessato_ ribatté Keonhee con voce triste.
_Cosa? No. Sì che lo sono_ si oppose ancora Seoho. Non sapeva se era vero, ma sicuramente non l'avrebbe lasciato andare in quel modo.
_Non devi dirlo solo per paura di farmi male. Sai, ne sono abituato_
Keonhee parlava con un sorriso malinconico sul volto. Già. Tutte le persone a cui era stato interessato gli avevano fatto male.
_Io dico sul serio_
Gli mise una mano sotto al mento e lo costrinse a girare la testa.
_Semplicemente faccio fatica a credere che uno come me possa piacere a un ragazzo fantastico come te_
Keonhee deglutii. Se non avesse saputo che non era un sogno avrebbe voluto dormire per sempre.
_Io... fantastico?_ chiese incredulo e con voce tremante.
_Sì tu. Non mi uscivi più dalla testa da quando mi hai osservato alla stazione del treno. E quando mi hai messo il choker l'altro giorno ho sentito qualcosa nella pancia e non volevo che togliessi le tue mani da me_
Seoho sorrise ampiamente. Non aveva mai detto parole del genere a qualcuno, ma non gli dispiacque affatto che ci fosse una prima volta e che erano indirizzate a esattamente quel ragazzo che stava arrossendo sotto al suo tocco. Era davvero molto bello. Avvicinò il proprio volto al suo lasciando ancora la mano sotto al suo mento. Vide il panico negli occhi di Keonhee, ma non si fermò. Nemmeno lui sapeva come fare, ma lasciò andare i suoi istinti. Mise l'altra mano sulla coscia del minore e appoggiò le labbra sulle sue.
Rabbrividì. Mai si era sentito così. Tanti dicevano che il primo bacio con la persona giusta e nel posto giusto fosse la cosa più bella del mondo e in quel momento dovette ammettere che effettivamente avevano ragione.

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