28.Chapter

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Todoroki's pov:

(t/n) chiuse gli occhi, con ancora il sorriso ad illuminarle il volto.

Quel sorriso...

È il sorriso che fai, quando sai di aver fatto tutto ciò che potevi per salvare i tuoi compagni, e in qualche modo ci sei riuscito. E questo ti rassicura.

Ma quel sorriso che contiene anche l'amarezza e la consapevolezza che per se stessi non si poteva fare nulla, e senza poterlo rifiutare o aggirare, accetti il tuo destino e te lo porti dietro. Come una valigia piena di rimpianti.

Appena chiuse gli occhi la sua testa calò leggermente di lato, e la sua mano, ancora intenta a cercare di contenere la fuoriuscita del sangue sul braccio opposto, si posò invece sul terreno.

E in un istante anche quel sorriso si sciolse, lasciando spazio ad un'espressione tranquilla. Come quelle che si fanno quando si dorme, come quando hai la speranza che tutto andrà per il meglio.

Io non riuscii a proferire parola, come i miei compagni d'altronde.

Avevamo gli occhi spalancati, ancora nell'intento di elaborare cosa fosse appena successo.

Midoriya: "q-quindi fino ad adesso lei... Ci ha salvato la vita" disse di punto in bianco e con voce tremante

Todoroki: "e sta continuando a farlo..." riuscii solo a dire una cosa ovvia agli occhi di tutti.

Iida: "dobbiamo affrettarci a portarla in ospedale!"

Io e midoriya annuimmo.

Iida trasportava Stain e io (t/n).

Cominciammo tutti a correre verso l'uscita del vicolo, nella speranza di trovare al piú presto qualcuno a cui affidare Stain. Cosí da poter portare (t/n) all'ospedale.

(t/n) 's pov:

Appena chiusi gli occhi mi ritrovai in una sottospecie di stanza.

Cosa è successo?

Ricordo solo che ero a corto di energie... E le ultime rimaste le ho date a loro per proteggerli.

Che mi sia capitato qualcosa di grave?

Yami almeno tu riesci a sentirmi?

Dove sono finita?

È tutto buio.

D'un tratto una sagoma nera sbucò dal nulla in mezzo a quelle quattro mura.

Era abbastanza alta la figura, anche molto robusta. Dev'essere un uomo.

Io mi misi in posizione da combattimento.

E solo in quell'istante vidi che la mia tenuta da hero non c'era, e aveva lasciato spazio a una tunica di velluto bianca. La ferita sul braccio era magicamente guarita. Ed ero tornata in forze.

(t/n) :"sei stato tu a guarirmi?" dissi senza temere se ci sarebbero state o no conseguenze.

Lui non disse niente, si limitò ad avvicinarsi.

Piú si avvicinava, piú io indietreggiavo. Fino a che andai contro il muro.

Chiusi gli occhi, aspettando la sua mossa.

Ma quello che fece mi sorprese veramente tanto.

Le sue bracca erano intorno al mio bacino, la sua testa era nell'uncavo della mia spalla, e non accennava a muoversi.

Mi stava abbracciando... Sembrerebbe aver bisogno di affetto.

(t/n) :"emh... Ecco...posso sapere chi sei?"

You can be my hero!💜{Shinsou x Reader} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora