Aveva appena aperto la porta di casa che sentì il telefono che suonava, era la notifica per le email, andò a vedere chi fosse: Eren Jaeger, così la aprì: "Salve signorina Talbott, sono l'assistente del professor Ackerman, mi ha chiesto di contattarla per sapere se ha trovato ciò che le ha richiesto ieri in sede di colloquio, nel caso può allegarmi direttamente tutto rispondendo a questa mail.
La ringrazio per la sua attenzione e le auguro una buona serata"
Amelia decise di rispondere subito, avendo il PC a portata di mano, ma appena aprì la sua casella di posta notò che aveva già una nuova email sempre da parte del ragazzo: "Scusami la formalità, ma per me questo è lavoro, comunque ho saputo che ci sarai anche tu stasera, sai già dove devi venire?"
Rimase un attimo perplessa dal cambio di tono, ma lo apprezzò così decise di mandargli due email, la prima come se rispondesse all'assistente: "Salve signor Jaeger, si li ho trovati e glieli ho inoltrati tutti. Grazie e buona serata a lei." e la seconda che rispondeva al ragazzo: "Non preoccuparti non c'è nessun problema. In realtà no, ma mi passerà a prendere tua sorella con il suo ragazzo, però ti ringrazio per l'interessamento. A più tardi."
Decise di chiudere tutto e iniziò a prepararsi per la serata."E se invece passassi io a prenderti? Che ne pensi? Fammi sapere l'indirizzo, potrei essere da te diciamo per le 8.30, ti lascio il mio numero **********. A più tardi."
Ora doveva solo aspettare la risposta ed era fatta no? Era così contento che quella ragazza avesse fatto amicizia proprio con sua sorella e il suo migliore amico, sarebbe stato molto più facile conoscerla, per quanto riguardava Levi non era mai stato un problema, non sarebbe certo stata la prima volta che si "dividevano" una ragazza, certo Amelia non sembrava proprio il tipo, ma chi poteva averne la certezza.
Era passata quasi un'ora ma lei non gli aveva ancora dato notizie, andò a vedere se per caso l'avesse ricevuta, si ma non l'aveva aperta... E se si fosse sconnessa? Non aveva il suo numero... Decise di chiedere a Mikasa, era l'unica che avrebbe saputo aiutarlo: "Ehi sorella! Ti stai ancora preparando?"
"Si, cosa vuoi?"
"Mi daresti il numero di Amelia? Così la passo a prendere io, invece che tu e faccia da cavallo"
"E perché scusa?" lo guardò la ragazza con sguardo interrogativo
"Perché così non si sentirà la terza incomodo" rispose il ragazzo in tono ovvio
"È un codice per non dirmi che ci vuoi provare con lei?"
"Dai non rompere, dammi il suo numero, per favore"
"Siamo già d'accordo che la passiamo a prendere noi e poi non ti conosce"
"Beh in realtà non è vero, mi ha visto a lezione e poi mi hai detto che sa che sei mia sorella quindi non sono un estraneo..."
"E va bene... Come sei stressante, però aspetti che le scrivo prima io per avvertirla e ti do l'indirizzo, Viale del Wall Maria, 845. A che ora la passi a prendere?"
"Alle 8.30, Grazie Mikasa, sei la miglior sorella del mondo!"
"Si si, solo quando ti serve qualcosa"
Già non la stava più ascoltando e se n'era tornato nella sua stanza a prepararsi prima di andare a prendere "la sua damigella".Pensò che il suo telefono fosse diventato un centralino, stava finendo di vestirsi, che le aveva già suonato almeno tre volte... Così decise di prenderlo e vedere chi fosse: una mail da Eren Jaeger, un messaggio da Mikasa e uno da un numero sconosciuto, ignirò la prima e apri il messaggio della sua amica: "Ciao Amy, guarda c'è un piccolo cambio di programma, ti passa a prendere mio fratello, spero che non sia un problema per te, se lo fosse dimmelo e faccio in modo che siamo noi a venirti a prendere. Comunque l'orario non cambia e gli ho dato il tuo numero, così può avvertirti quando sarà sotto da te"
Non capiva il motivo, ma in fondo non cambiava nulla, sarebbero comunque andati tutti nello stesso posto: "Ciao Mikasa! Nessun problema, allora ci vediamo direttamente al locale. A dopo"
Aprì il messaggio del numero sconosciuto: "Ciao Amelia, sono Eren, mia sorella mi ha dato il tuo numero perché passerò io a prenderti, spero che non sia un problema, mi ha anche già detto l'indirizzo, passerò per le 8.30. Quando sono li sotto ti chiamo così mi raggiungi. A dopo."
Quindi ora aveva anche il suo numero, aveva la sensazione che non fosse proprio un caso, ma decise di soprassedere: "Ciao Eren, si tua sorella già mi ha avvertito e non c'è nessun problema, allora ci vediamo dopo."
Posò il telefono e si infilò finalmente i suoi jeans preferiti e una camicetta viola con sotto un top nero per poterla lasciare più sbottonata, aveva messo dei sandali con un po' di tacco, senza esagerare, non mettendoli spesso voleva evitare che le facessero male, decise di prendere anche il suo giacchetto di pelle, la notte iniziava rinfrescare e voleva evitare di prendersi un raffreddore, non lo sopportava...
Aveva sistemato i capelli in una semplice coda alta e si era truccata, non troppo pesante, ma sicuramente era più presente di quello che metteva la mattina. Cercò di vedere se aveva dimenticato qualcosa, ma aveva preso tutto, era pronta e stranamente era in orario. Il telefono non si fece attendere, era Eren, era arrivato e l'aspettava giù. Prese le chiavi, chiuse la porta e scese le scale a piedi.Appena la vide varcare il portone pensò che era veramente stupenda e rimase un attimo imbambolato a guardarla finché lei non si avvicinò: "Ciao Eren, ora ci conosciamo di persona, piacere Amelia" gli sorrise e lui non capì più nulla
"C-ciao, io sono Eren e tu sei veramente stupenda..." si accorse di essersi comportato da stupido, perché la ragazza abbassò lo sguardo e arrossì: "Gr-azie"
"Scusami sono un'idiota, è solo che ti ho vista uscire e non ho più capito nulla, perdonami se ti ho messa in imbarazzo..."
"Nessun problema... Vogliamo andare?"
"Si certo - il ragazzo si alzò dalla macchina dove si era appoggiato nell'attesa ed essendo dal lato del passeggero le aprì la portiera - prego signorina, spero che la carrozza sia di suo gradimento" le disse sorridendo, la rossa ricambiò e sali, in macchina, mentre lui faceva il giro, Amy pensò che era un ragazzo carino, alto, ma non troppo, occhi verdi molto simili ai suoi, forse di una tonalità più chiara e i capelli castani, un po' lunghi che aveva raccolto in un codino, normalmente non le piacevano i ragazzi con i capelli lunghi, ma a lui stavano proprio bene.Parcheggiarono davanti al locale, molti erano già arrivati, fra cui Mikasa e Jean, anche Armin che stava insieme ad un ragazzo dal viso dolce. Come la videro andarono subito a salutarla: "Ciao Amy, sei arrivata sana e salva - l'abbracciò la mora - spero mio fratello si sia comportato bene, se no lo picchio"
"Ciao Mika, si è stato bravo e ha guidato con prudenza. Ciao Jean - il ragazzo la saluto con la mano - ciao Armin"
"Ciao, ti presento il mio ragazzo, Marco"
"Ciao, tu sei Amelia giusto? Armin mi ha detto che frequenti il corso del professor Ackerman con Mikasa"
La rossa ebbe un sussulto al cuore a sentir pronunciare quel nome "S-si, sono io, piacere mio" rispose sorridendo
"Ciao a tutti, eh si, lei segue anche con me, anche se io sono dall'altra parte della cattedra" Eren lo disse avvicinandosi ad Amelia e poggiandole le mani sulle spalle, lei fece un salto, non si aspettava una tale espansività, iniziava seriamente a pensare che quel ragazzo ci stesse provando spudoratamente con lei.
"Buona sera ragazzi" un ragazzo alto e biondo si stava avvicindo a loro
"Ciao Reinar, dove li hai lasciati Annie e Berthold?" chiese un altro ragazzo, anche lui appena arrivato insieme ad una ragazza alta dai capelli castani
"Annie non sta bene e figurati se quell'altro la lascia sola..." rispose alzando gli occhi al cielo
"Ciao, io sono Sasha" disse la castana appena arrivata avvicinandosi ad Amelia sorridendole
"Ciao, piacere Amelia"
"Oh scusa... Piacere io sono Reinar, non ti avevo vista" disse il biondo
"Io sono Connie" aggiunse l'ultimo con un grande sorriso
"Piacere a tutti".

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Lezioni private
FanficFan-fiction su Shingeki no kyojin. In un altro mondo e in altro tempo Levi Ackerman è un professore e Eren Jaeger il suo assistente e tra di loro ci sarà una ragazza che sconvolgerà i loro equilibri...