Ormai stava quasi per addormentarsi, finalmente, dopo tanta fatica il suo telefono suono’, si era dimenticata di metterlo silenzioso per la notte, si ridestò di soprassalto e maledì chiunque le avesse scritto a quell’ora così assurda, ma appena vide il mittente le venne il batticuore, era Levi, si erano scambiati i numeri privati proprio quella stessa sera appena saliti in auto: “Sei sveglia?”
“Si…”
“Ti ho svegliata vero?”
“Non esattamente…”
“Allora ti ho svegliata, scusa, mi dispiace… torna a dormire, ne riparliamo domani”
“No dai dimmi, tanto ormai ci sono” sapeva che arrivata a quel punto non avrebbe più dormito neanche se fosse stata in una mansarda e avesse iniziato a saltare sul letto
“Va bene. Non questo che arriva, ma il prossimo fine settimana, ti andrebbe di venire da me? Potrei chiamare anche il Moccioso, che ne pensi?”
Non se lo sarebbe mai aspettato, o almeno non cosi presto e in più non sapeva cosa rispondere, non che non volesse andare, ma su due piedi era indecisa cosa dire, alla fine si lasciò andare alla prima cosa che le era venuta in mente appena letto il messaggio: “Si potrebbe fare, per me va bene”
“Bene allora ne parlo con Jaeger e ti aggiorno, tanto abbiamo tempo, ora vai a dormire, che domani ti voglio concentrata a lezione”
“D’accordo prof… Buona notte” ormai il sonno se n’era andato, quindi decise utilizzare il tempo in modo utile finché non fosse riuscita finalmente a dormire un po’.
Eren entrò nell'ufficio e come tutte le mattine Levi era già lì, da quando lo conosceva non lo aveva mai visto ne dormire ne tanto meno appisolarsi, si chiedeva come facesse a resistere: "Buon giorno, come sempre sei già qui"
"Devo parlarti" non alzò nemmeno lo sguardo verso di il ragazzo
"Di buon umore anche oggi?"
L'uomo alzò un sopracciglio e lo osservò con stupore: "Non mi sembra di essere di cattivo umore - si sfilò gli occhiali e li posò sui fogli - comunque Moccioso il prossimo fine settimana tieniti libero, ho chiesto ad Amelia di venire da me e voglio che ci sia anche tu"
Ci pensò su un momento: "Non si potrebbe fare questo? Io il prossimo non posso proprio, poi ora che ci ripenso, da quando si fa a casa tua?"
"Questo non è assolutamente possibile, sai anche bene il perché..." il volto dell'uomo si incupì improvvisamente, riprese gli occhiali e li rimise sul naso, e il giovane ricordò subito che giorno sarebbe stato proprio quel sabato: "Mi dispiace... Andrai a trovarla come tutti gli anni?"
"Si, le porterò i suoi fiori preferiti, spero solo di non incontrare suo padre..."
"Non può incolparti per la morte di sua figlia, è stato un maledetto incidente..."
"Invece si, anche io penso che sia colpa mia, se quel giorno avessi annullato la presentazione del libro, lei non sarebbe andata da sola e non sarebbe successo nulla..."
"Smettila di incolparti, sono anni che lo fai... - cercava sempre di farglielo capire, ma in fondo lui non sapeva cosa volesse dire perdere la persona che si ama, sapeva che era come se morisse anche un pezzo di se stessi, ma non lo aveva mai provato sulla propria pelle - verranno anche Erwin e Hanji?"
"No, voglio andare da solo questa volta - cercò di cambiare discorso - quindi non ci sarai?" qualcosa dentro di lui lo fece sentire sollevato dal fatto che il ragazzo non ci sarebbe stato, ma non lo diede a vedere, in fondo era sempre stato un maestro a nascondere le emozioni
"Non credo di riuscire comunque, quei giorni siamo dai miei genitori" avrebbe voluto fare di tutto per esserci anche lui, non voleva che Amy rimanesse da sola con il professore, poi a casa sua, sapeva esattamente come sarebbe andata a finire e gli provocò un certo fastidio, non che se lui fosse andato avrebbero fatto i cruciverba, ma non voleva che l’uomo avesse un vantaggio su di lui nei confronti della ragazza.
Fuori dall'aula Mikasa la stava già aspettando, era stanca morta, non aveva dormito molto, il suo cervello non ne voleva sapere di staccare la spina: "Giorno..."
"Non hai dormito?" chiese la ragazza
"Non molto effettivamente..."
"Ti mette in ansia il corso del nanetto?" chiese con un sorriso sghembo
"No è proprio Levi che non mi fa dormire, poi ci si è messo anche tuo fratello, la verità è che quei due mi manderanno al manicomio..." ma i suoi pensieri non potevano prendere voce... "In realtà no, sarà che ho cambiato tutto, dalla città alla casa e forse devo ancora abituarmi a questa nuova vita, tutto qui..." disse sospirando
"Allora vedrai che con il tempo andrà meglio, anche a me all'inizio è successo quando sono andata a vivere con la famiglia di Eren" Amy notò che Mikasa poteva sembrare fredda e distaccata a volte, ma la verità è che alla fine a modo suo si preoccupava per gli altri, non per tutti magari, ma quello lo trovò anche normale.
Ormai erano in aula e erano riuscite a trovare dei buoni posti, si prepararono alla lezione e poco dopo entrò il professore seguito dal suo fidato assistente, entrambi gettarono un fugace sguardo nella direzione di Amelia, ma nessuno ci fece caso, tranne la sua compagna di banco, che non rimase colpita tanto dal gesto del fratello quanto da quello dell'uomo, ma pensò che fu un caso e soprassedè sull'accaduto.
Hanji aveva finito prima, così decise di andare dal nanetto per vedere se sarebbe riuscita a vedere la famosa fanciulla che aveva fatto battere di nuovo il cuore di quello scorbutico individuo, si punzecchiavano spesso, ma la verità era che erano molto amici e in fondo lei gli era grata di avergli presentato il suo compagno, maschiaccio com'era non pensava che qualche uomo potesse interessarsi a lei, figuriamoci innamorarsene, ma a quanto pareva uno c'era e grazie a Levi era riuscita ad incontrarlo. Era fuori dall'aula e scrutò tutte le persone che stavano uscendo dalla porta, ma nessuno la colpì, finché non la vide uscire dietro alla sorella di Eren, capelli rossi, corporatura minuta ma con le curve nei punti giusti, viso solare e sguardo dolce, notò anche che doveva avere una fissa per il colore viola, era quasi tentata di avvicinarsi, ma poi pensò che se lo avesse fatto Levi l'avrebbe scorticata viva, quindi continuò a osservarla da lontano e pensò che fosse proprio perfetta per il suo amico, forse un po' giovane, ma alla fine neanche troppo.
Amy si incamminò con Mikasa verso il bar a prendere un caffè, ne aveva proprio bisogno altrimenti si sarebbe addormentata in piedi, ma le venne istintivo guardarsi intorno, aveva come l'impressione che qualcuno la stesse osservando, ma non notò nessuno in particolare quindi pensò che fosse stata la stanchezza ad averle dato quella sensazione. Le ragazze entrarono nel piccolo locale e si avvicinarono al bancone e ordinarono le loro consumazioni per poi tornare fuori e sedersi comode nell'attesa della prossima lezione.
Armin era appena uscito da una lezione di diritto internazionale e si era incontrato con Marco e insieme avevano deciso di raggiungere il bar vicino il dipartimento di lettere sapendo che anche le due ragazze dovevano essere appena uscite.
Arrivati vicino alla caffetteria, Armin notò una figura semi nascosta, ma non abbastanza da non essere riconosciuta, così chiese conferma al suo ragazzo: "Ehi, ma quella non è la professoressa Hanji Zoe?" dando un leggero colpo di gomito al giovane accanto a lui
"Si è proprio lei, strano che si trovi qui, magari è venuta per salutare il professor Ackerman, sai che si conoscono da anni?"
"Ora che mi ci fai pensare è vero, ma allora perché sta semi nascosta dietro quell'albero? Sembra che stia osservando qualcuno" seguì con gli occhi la direzione in cui la donna stava osservando, e vide che nella sua visuale c'erano Mikasa e Amy, cercò di capire il motivo, ma non ne trovava nemmeno uno, la prima già la conosceva e beh non aveva motivo di osservare la seconda, tanto meno di nascosto... A meno che... Non fosse l'ennesima persona ad aver notato la somiglianza... Decise di lasciar perdere e prese Marco sottobraccio e lo portò dentro il bar e raggiunse le due ragazze già spaparanzate a un tavolino con le loro ordinazioni.

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Lezioni private
Fiksi PenggemarFan-fiction su Shingeki no kyojin. In un altro mondo e in altro tempo Levi Ackerman è un professore e Eren Jaeger il suo assistente e tra di loro ci sarà una ragazza che sconvolgerà i loro equilibri...