Ciao, io sono Emma Smith, ho 17 anni, sono italiana all'apparenza sembro una ragazza normale ma niente è come sembra. In questo momento mi trovo in aeroporto, sto per partire in direzione Forks, una città degli Stati Uniti d'America, nello Stato di Washington. Vi faccio un piccolo riassunto della mia vita: i miei genitori sono morti quando avevo 3 anni per mano di una persona che gli prosciugò il loro sangue, ho vissuto poi fino ai 12 anni con mio zio, una persona molto gentile e determinata. Purtroppo venne ucciso anche lui da un suo caso amico, perchè pramava al potere e si sentiva ostacolato da mio zio, davanti ai miei occhi, ma mi lasciò una lettere che mi consigliava di dirigermi a Forks dove avrei trovato una famiglia in grado di aiutarmi, ma non specificò chi fossero. Ovviamente penserete perchè parto solo ora, beh dovevo trovare i soldi. Torniamo ad oggi, dopo un lungo viaggio sono filmanelmente arrivata, domani inizia scuola ma per ora me ne starò nel mio alloggio provvisorio fino a quando non incontrerò questa misteriosa famiglia.
IL GIORNO DOPO...
Sono appena arrivata a scuola, ho scelto le materie ed ho già fatto qualche amicizia. Durante la pausa pranzo mi siedo al tavolo con Mary e Jess, due ragazze simpatiche ma un po' strane. Vedo entrare dalla porta un gruppo di ragazzi e ragazze molto belli, ma i miei occhi si focalizzano su uno in particolare.
" Loro sono i Cullen, Figli adottivi del dottor Carlisle Cullen, stanno sempre per i fatti loro ma nessuno ne capisce il motivo", continuai a fissarli e mi accorsi che uno di loro aveva una faccia strana come delusa ed era insieme ad una ragazza, ma lascia perdere.
Iniziò l'ora di arte, amando questa materia, ero davvero emozionata, come per tutte le altre ore arrivai in classe, mi presentai e andai a sedermi nell'unico posto libero, vicino a uno dei Cullen. Mi avvicinai e chiesi se potessi sedermi, lui mi fece cenno di sì mentre continuava a leggere. Il libro in questione era Amleto, avrò riletto almeno 200 volte.
"Essere o non essere, questo è il dilemma" dissi per attirare la sua attenzione, ma per mia sfortuna ricevetti solo uno sguardo gelido, mi girai allora dall'altra parte e recuperando il libro sussurrai :" Uomo di tante parole"e lui a sto punto mi rivolse un semplice ghigno compiaciuto. Passammo l'ora a fissarci, provai più volte ad instaurare un discorso ma in cambio ottenni solo occhiatacce, sarà molto complicato parlare con lui. Uscii da scuola, salutai Jess e Mary, mi iniziai a dirigermi verso casa e notai Jasper che mi fissava e mi accennò un piccolo saluto con la mano senza farsi vedere dai fratelli.
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Frosinova (twilight)
FanfictionEmma Smith è una ragazza all'apparenza normale ma con un segreto nascosto. Dopo la morte dell'unica persona a lei cara parte per Forks alla ricerca di una famiglia molto speciale. Ma purtroppo l'arrivo di un oggetto porterà scolpiglio all'intero del...