Capitolo 8

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pov. Emma
Passarono alcune settimane da quel fatidico giorno, avrei voluto tanto andare da loro e raccontargli la mia storia ma ho davvero troppa paura, non so se fanno parte di quel gruppo di vampiri che sostenevano mio zio o dell'altro, nel caso fosse l'altro potrebbero uccidermi.
A scuola è davvero dura, io e Jasper non facciamo altro che guardarci, vorrei correrli in contro ogni singolo giorno o sedermi di fianco a lui, ma è sempre con la sua famiglia ed io avevo giurato a loro che non mi sarei più avvicinata. Però va bene così finché riesco a studiare i loro comportamenti.
Un giorno però mentre ero in riserva per camminare un po’incontrai Bella di sfuggiata prima che partì con la macchina, lì c'era pure Jacob quindi dedussi che stavano parlando di qualcosa, lo salutai. Rimasi un po' a parlare con lui e scoprii subito l'atgomento della conversazione con Bella, ovviamente ero io, mi disse che nonostante sapessi di loro era contento che non avevo paura e volevo rimanere sua amica. Jacob con tutta sincerità come faccio ad aver paura di un licantropo se pure io sono mezzo vampiro però preferii non specificarlo.
Da quel momento andai molto spesso in riserva anche perchè oltre a loro non avevo dei veri e propri amici quindi per non starmene tutta sola a casa preferivo uscire con i licantropi, non fraintendetemi sono tutti molto simpatici soprattutto Emily, anche se non è veramente una di loro, però la loro puzza è insopportabile e poi avrei preferito stare con Jasper.
In tutto questo quando andavo in riserva percepivo una strana presenza come se qualcuno volesse  seguirmi, non nego che all’inizio ebbi molta paura ma poi individuai per terra un capello biondo e dedossi subito che la persona in questione non poteva che essere Jasper, la cosa stranamente non mi dispiacque affatto almeno anche da lontano potevo stare con lui.
Era un normale giovedì o almeno era quello che pensavo, tornai da scuola, aprì la porta di casa e percepì una strana sensazione, in casa non c'era nessuno eppure qualcosa non andava infatti solo poco dopo il mio sesto senso super sviluppato percepii l'arrivo in città delle ultime persone che volevo o meglio vampiri, i Volturi. Uscì di casa e corsi verso casa di Jacob non sapevo cosa fare, non sapevo neanche se raccontarli tutto ma dovevo fare qualcosa e magari lui aveva delle idee. Una volta lì a mia grande sorpresa vidi Bella, Jacob ed Edward parlare ma nel loro animo percepivo della tensione, iniziai così ad origliare la conversazione.
“ Jacob mi raccomando avvisa gli altri di tener lontani le persone dal bosco sabato pomeriggio, non possiamo permetterci che qualche civile si faccia male” disse Edward, stavano sicuramente parlando dei Volturi.
“Soprattutto non devono arrivare a lei e lei non deve sapere di loro, i Volturi potrebbero ucciderla ed è meglio non correre rischi” concluse Bella, Jacob annuì per poi salutarsi. Rimasi ferma qualche secondo con il sangue gelato, loro avrebbero combattuto per salvare me, una sconosciuta che aveva esposto il proprio disgusto verso di loro e la loro specie, in quel momento capì due cose fondamentali, uno, non potevo permettere che si facessero del male per me e due, Jacob non mi averebbe aiutato quindi è meglio tornare a casa. Sabato mi presenterò lì anche perchè sono l’unica in grado di fermare Aro senza che i Cullen si feriscono o muoiano.
Venerdì passò in fretta troppo in fretta e in un batter d’occhio fu sabato pomeriggio, iniziai a percepire la loro presenza e mi diressi dove mi portava l'istinto ovvero in un prato nel bosco, la mattina l’avevo passata a studiare le varie posizioni assunte dei licantropi così da facilitarmi il passaggio senza attirare la loro attenzione.
Mi nascosi ed aspettai il loro arrivo, dopo qualche ora apparvero sia i Volturi sia i Cullen.
Appena si sistemarono tutti Aro iniziò a parlare:“ Amatissimi Cullen, mi è giunta voce che avete infranto una regola fondamentale di noi vampiri, mai svelare agli umani i nostri segreti, addirittura l’avete invitata a giocare a baseball e pensa che ero sicuro che dopo il primo errore con Bella avreste smesso di innamorarvi degli umani” alla parola "innamorarvi" aveva fatto il gesto delle virgolette come se la cosa lo divertisse.
“Ti sbagli lei è una di noi” disse Bella “o almeno lo pensiamo”, Aro la fece avvicinare per leggere la sua mente attraverso la mano, in quel momento tutti guardarono Bella pregandola con lo sguardo di tenere attivo lo scudo,  Aro provò a leggerla ma niente così infuriato lanciò indietro Bella ed eserdì:”Beh sono solo supposizioni e visto che hai deciso di non farmi leggere la mano prima ucviderò voi poi andrò a cercare personalmente queata persona per ucciderla” stava per dare il via alla battaglia ma si fermò notandomi mentre uscivo dal nascondiglio, ero sicura che appena mi avrebbe vista da vicino mi avrebbe riconosciuta. Camminai fino a quando non gli fui davanti, i Cullen mi guardavano straniti , non riuscivano a capire come avevo fatto ad arrivare lì e soprattutto non capivano la faccia sorpresa di Aro
“ Guarda un po’ chi si vede pensavo, ero sicuro di averti ucciso” mi disse con il suo solito modo scherzoso 
“ Ed invece eccomi qua un po' più vecchia, tu invece sempre uguale”
“ lo so grazie, la bellezza non ha età, ora che ti guardo bene assomigli sempre di più a tuo zio” sempre modesto
“Fammi pensare, stai parlando di quello che hai ucciso davanti ai miei occhi senza un vero motivo” risposi in tono sfida.
“Lui avrebbe accettato, dovevo, nonostante lo considerassi un fratello” mi disse malinconico, conoscevo il loro forte legame ma sapevo anche quanto lui fosse cattivo, avrebbe potuto uccidere chiunque si fosse intromesso tra lui e il potere,  in questo caso ci rimise la mia famiglia.
“Come sempre d'altronde, dai ascolto solo a ciò che vuoi, non bai neanche voluto credere ad uno dei tuo mogliori amici”
“Non essere sbruffona Emma, in ogni caso essendo te un vampiro i tuoi amati Cullen non hanno infranto nessuna regola, quindi possiamo tornare per la prima volta a Volterra senza aver ucciso nessuno, penso sia una specie di miracolo" si zittii per guardare i Cullen poi aggiunse:"Invece mi sa che tu dovrai dare delle spiegazioni a questi qui dietro, è stato un piacere rivederti". Mi girai verso i Cullen ed avevano ancora di più una faccia perpressa, dovevo prepararmi mentalmente al interrogatorio, guardai Aro e parlai prima che sparisse nel bosco insieme agli altri:”Non so se posso dire la stessa cosa” lui sorrise e sparì.
Mi rigirai verso i Cullen e dissi:"Appena saremo a casa vi spiegherò tutto e risponderò a tutto", nessuno parlò ed iniziarono ad incamminarsi verso casa, ora iniziavo a sentire un po' la paura anche perchè dai loro volti sembravano delusi ed arrabbiati.

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