Capitolo 12

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Arrivammo davanti ad una casa sull'albero, era piccolina ma nella sua immensa semplicità mi lasciò senza fiato. 
"Wow ma l'hai fatta tu?" chiesi sorpresa 
"Chi altro altrimenti" rise "non è niente di speciale ma è il mio posto speciale da sfruttare quando …" 
"Vuoi solamente stare da solo" finii la sua frase, lo capivo molto bene quando perdi qualcuno che per anni è stato per te un punto fisso devi ripartire da te stesso, quindi affrontare i propri mostri.
"Perchè mi ci hai portata?" Chiesi curiosa
"Perchè da oggi sarà il nostro posto segreto dove andare quando abbiamo bisogno di spazio o di silenzio, ma anche dove potremmo stare soli insieme senza qualcuno della famiglia che vi disturbi" avevo capito dove voleva andare a parare quindi lo zittii con un bacio e poi vi lascio immaginare.
Comunque, rimanemmo nella casetta per delle ore e al momento di partire  Jasper mi prese i fianchi e mi appoggiò su una piccola scrivania e mi consegnò una rosa che prima era appoggiata un una mensola: "Ma lo sai che è finta?"
"Certo"
"Allora perché mi dai una rosa finta?"  devo ammettere che in molti casi i ragionamenti contorti dj Jasper non gli capisco e sicuramente non ci riuscirò mai.
"Perché nel momento in cui quella rosa perderà i suoi petali io finirò di amarti" disse con la sua solita voce ammaliante.
"Ma non può perderli se è finta" o mi stava prendendo in giro o sono io che non ci arrivo su certe cose.
"Infatti" odio quando risponde così e non mi spiega,
"Jasper devi spiegarti non riesco proprio a capirti"
"Quella rosa durerà per sempre, è immortale, vuol dire che ti amerò per sempre fino alla morte." Si zittì e aggiunse con aria divertita "Ricordati che io non muoio mai, quindi rimarrai per sempre nei miei pensieri... ah e ovviamente con me, nel caso non fosse chiaro" lui era fantastico chissà come gli era venuta in mente questa cosa, in ogni caso è inutile dirvi che lo baciai e dissi:" Jasper io ti amo e ti amerò per l'eternità".
Ci incamminammo verso la macchina ma durante il tragitto mi ricordai che dovevo assolutamente informarlo sul mio futuro :" Io però non so se voglio essere un vampiro, penso che quello che sono ora mi vada più che bene" perfetto ora lo avrò decisamente offeso, lui fa tutto questo per me e io lo ripago così, invece...
"Allora perfetto" disse con estrema calma
"Cosa? non sei offeso? Ne deluso o arrabbiato?" Ero confusa
"Perché dovrei?"
"Perchè sono un'egoista e non tengo in considerazione i tuoi sentimenti per me" dai meglio essere diretti e dire la verità.
"Ora mi ami?" Uscì così dal nulla con questa domanda
"Certo te l'ho detto anche prima, ma ora cosa importa?" oggi proprio non comprendo i suoi ragionamenti.
"A me basta questo, il futuro è incerto per tutti quindi preferisco vivere il presente poi ci penserò o meglio ci pensieremo" comcluse così per poi aprire la porta di casa ed entrare abbandonandomi fuori in balia fi me stessa. Pensandoci bene ha ragione, avrò modo di cambiare idea o di non farlo in ogni caso so che ora voglio stare con lui, Entrai pure io in casa. Appoggia la rosa in camera per poi andare direttamente nello studio di Carlisle che doveva parlarmi. Bussai alla porta per poi entrare. Non ero ancora mai stata in quello studio, era molto grande e arredato secondo i canoni di tutta la casa, quindi uno stile moderno ma allo stesso tempo elegante. 
"Emma sei riuscita a calmarti?" Disse in modo pacato,
"Sì sì, scusatemi per prima ma non sono proprio riuscirai a trattenermi"
"Tranquilla ti capisco, io avrei ragito anche peggio se fossi stato nei tuoi panni" non era arrabbiato allora come mai aveva fretta di parlarmi.
"In verità devo ringraziare Emmett, Edward e Jasper, altrimenti ora avremmo dovuto organizzare un funerale" feci una battuta per smorzare un po' la tensione e ci riuscii.
"Comunque ti chiederai perchè ti ho fatto venire qui" beh dai almeno non dovrò chiederlelo io, " L'ultima volta che incontrati Supernova, come ben sai parlammo molto di te, uno dei argomenti fu la tua trasformazione e..." 
"Ma non c'è fretta" ribbattei convinta e veloce, non avevo voglia di parlarne.
"Invece sì, non sappiamo chi potrebbe venire qui e con quali intenzioni, ti ricordo che ora Aro sa di te e dove vivi. Ma ovviamente io non posso importi niente, se tu vorrai essere un vampiro allora sarò contento di renderti tale ma a parer mio io devi scegliere in fretta" parlava come un padre a un figlio e questa cosa la trovavo bellissima, mi sentivo parte di un nucleo familiare.
"E se io volessi rimanere un ibrido' dissi titubante a bassa voce, "Ti alleneremo in modo da fruttare a pieno la tua forza e i tuoi poteri, diventerai talmente forte da fare invidia pure ad Emmett, così che nessuno possa ostacolarti. Perché devi ammetterlo pure te che ora come ora non sei in grado di sopravvivere ad un eventuale attacco. Però devo capire come procedere".
"Per il momento vorrei rimanere un ibrido, non mi sento ancora pronta a compiere una scelta così importante, voglio vivere la mia vita da umana, o meglio da semi-umana, ancora per un po' " .
"Perfetto allora da domani mattina inizieremo il nostro allenamento" 
"Ottimo" risposi per poi uscire dallo studio. Si è fatto ormai tardi e mi conveniva andare a dormire così da essere prontissima domani per il primo l'allenamento, che tra l'altro inizia alle 5. Se mai diventerò vampiro mi mancherà molto dormire.

Spazio autrice
Ciao a tutti come va? 
Piccolo consiglio: ricordatevi della rosa perché tornerà.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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