Capitolo 16

487 18 0
                                    

In verità questo salto temporale è durato ben 5 giorni, posso riassumerveli in tre semplici parole: allenamento, pianti e cibo. ci stavo davvero male, pensavo che Jasper fosse il mio grande amore ed invece sono stata solo una sostituzione provvisoria. Ho sfogato il mio dolore nell'allenamento grazie a zio e ad Emmatt, credo di non aver mai sofferto per amore in vita mia ma sinceramente ne facevo anche a meno. I primi due giorni a stento mi alzavo dal letto e mangiavo schifezze dalla mattina alla sera.
Oggi mi stavo allenando da sola, come già detto mi allenavo 24 ore su 24 quindi molte volte mi ritrovavo da sola a prendere a calci e pugni uno stupido manichino, avevo pure pensato di metterci la faccia di Jasper ma mi sembrava troppo. Ritorniamo ad oggi, tutto andava come di routine ma ad un certo punto qualcuno prese il mio piede prima che potesse arrivare alla pezza. 
"Ormai per parlare con te devo venire qui o sfondare la finestra di camera tua" una voce inconfondibile parlò.
"Jasper che ci fai qui" ero sorpresa perché cercarmi nonostante sapesse come stavo.
"Mi hai sostituito come insegnate" rise
"E tu mi hai rimpiazzato come ragazza" frecciattina lanciata e colpita probabilmente non si aspettava questa risposta.
"Combattiamo"
"Ma non prendermi per il culo" mi liberai dalla sua presa, lui non poteva fare così, non poteva presentarsi qui, così, senza pensare minimamente a niente e dirmi combattiamo. Avrebbe potuto dire tante cose ma combattiamo no
"Pensi di farmi paura Emma, ti ricordo che non è così facile battermi" non capiva niente.
"Non voglio stare vicino a te, altrimenti sto male, non voglio combattere con te perché probabilmente potrei farti male e poi ci soffrirei, non voglio sentire il tuo odore perché  i ricordi mi fanno piangere. Quindi o te ne vai o me ne vado io" l'ultima frase la dissi con tutta la rabbia che avevo in corpo, doveva andarsene subito.
"Ti tiri così indietro, non pensavo fossi così debole" io debole... basta...

pov. Jasper
Forse stavo esagerando capivo dai suoi movimenti e dalle sue espressioni che non mi voleva intorno ma deve riuscire a reagire, non può continuare così. Sei debole... odiava questa frase ma era giusto così... in un batter d'occhio mi scaravento contro un albero, talmente forte che questo si piegò a metà.

pov. Emma 
Ora mi sento meglio.
"Non dobbiamo chiudere per forza, possiamo rimanere amici" con quale coraggio me lo veniva a dire.
"Vaffanculo Jasper" dissi correndo in casa a prendere la sua rosa per poi tornare da lui sperando di trovarlo ancora lì, per mia fortuna c'era.
"Guardala bene, è il simbolo del nostro amore giusto?" non rispose penso sapesse dove volevo andare a parare. 
"Rispondi" urlai
"Sì" 
"Bene, mi avevi detto che mi avresti amato fino a quando non sarebbero caduti tutti i petali, giusto?"
"Ma io ti amo ancora" disse ma non rispose, come faceva ad amarmi se aveva scelto Alice.
"Rispondi"
"Sì"
"Ecco" dopo questo strappai uno a uno tutti pedali e gli lasciai addosso tutto, "Ora... è finita"
"Ti comporti come una bambina" non era lui la persona giusta per farmi la predica, mi avvicinai alla sua faccia,
"Va bene sarò una bambina, ma almeno non sono un codardo bugiardo. Da oggi ognuno vive la propria vita, tu ha scelto lei adesso non rompermi e lasciami in pace"
"Non puoi dimenticarti tutto quello che abbiamo passato insieme"
"Ed invece è quello che ho fatto" mentii ovviamente, tornai a casa lasciandolo lì tra quei bellissimi petali rossi.
Una volta dentro Carlisle e Supernova mi chiamarono in studio:" Emma abbiamo una cosa importante da dirti" iniziò Carlisle per poi continuare mio zio "Parto"
"Cosa? Ma sei appena tornato" chiesi stupita
"Lo so ma devo continuare il lavoro che ho interrotto prima di morire, unire il mondo degli umani con quello dei vampiri" 
"Pensi che io lo accetti senza battere ciglio, ti ho perso tempo fa non voglio che riaccada" perché oggi andava tutto di merda.
"No, in verità quello che cerca di chiederti Supernova è se vuoi partire con lui" parlò Carlisle
"Cosa?"
"Voglio che tu venga a darmi una mano in questo progetto" concluse mio zio.
"Io e perché, non sono neanche un vampiro"
"Ecco a proposito, dovresti essere un vampiro perché è un viaggio troppo pericoloso per un umano o un ibrido"
"Perché vuoi me? Tante persone ti pregerebbero in ginocchio di essere tuoi assistenti."
"Perché tu sei pura, semplice, umana... tu non cerchi successo anzi preferisci rimanere nell'ombra"
"Come pretendi di conoscermi, sei morto, sparito,  ritorni, riparti e pretendi di conoscermi?"
"Per quello che so tu hai paura"
"Non ho paura"
"Hai paura di cosa potresti diventare, hai paura di essere un mostro, sei un po' come Carlisle" lui mi capiva anche quando stavo zitta.
"Quindi porteresti una persona che ha paura con te, è da pazzi?"
"Forse, ma dietro quella paura c'è una stella pronta a blillare ed io voglio che brilli" mio zio è molto bravo con le parole
"Se io non volessi brillare"
"Tu vuoi brillare, devi solo capire come fare... accetti?"
"Ma i Cullen?"
"Ci sarà sempre spazio per te qui, Emma" Carlisle che fino ad ora era rimasto in silenzio, mi diede la forsa di decidermi con una semplice frase.
"Ok partirò con te ma ad una condizione" dissi decisa
"Vai spara"
"Voglio che a trasformarmi sia Carlisle" lo lasciai a bocca aperta,
"No io non posso, è più sicuro che lo faccia tuo zio"
"Io voglio te" ero sicura di ciò che dicevo, Carlisle a sto punto guardò Supernova:" per me va bene, anche se preferivo farlo io" disse lui
Carlisle si avvicinò a me e mi morse, mi sentivo pronta, era arrivato il momento che aspettavo da anni, io sono Frosinova. Sentii il mio sangue che completa la trasformazione e poi buio.
Mi sveglia qualche ora dopo con tutti i Cullen vicino, appena aprii gli occhi cercai Jasper ma non c'era, Carlisle sia ccorse che qualcosa non andava e mi sussurrò all'orecchio:"Ti augura buona fortuna, pensava che forse era meglio che non lo vedessi vista la situazione" alla fine fui io a chiedrli di sparire ma i suoi occhi mi mancano.
Comunque la mia nuova vita da vampiro stava iniziando.

Frosinova (twilight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora